La peste italiana.il caso caserta
È dello scorso 18 novembre la notizia che a Cervino (Ce), nei pressi del cimitero , i militari dell'arma, guidati dal capitano Giuseppe Nardò, hanno posto i sigilli ad una cava che misura oltre diecimila metri quadrati ma la cava agli occhi dei militari si è subito rivelata in realtà una discarica abusiva.
All'interno del sito, recintato e chiuso con un cancello con un grosso lucchetto, erano ancora ben visibili le tracce dei camion che scaricavano ogni tipo di rifiuti, infatti sono stati ritrovati sia elettrodomestici abbandonati, scarti di lavori edili, rifiuti tossici e non poteva mancare anche scarti di amianto.
Il sito in questione risulta proprietario Pietro Caturano, fondatore della “ Caturano Trasporti S.r. L Trasporti Nazionali e Internazionale”, azienda nata negli anni 60 che velocemente ha allargato il suo raggio d'azione, entrando anche nel settore della produzione di calcestruzzo preconfezionato, diventando leader regionale nel settore, come lo si può leggere nel sito www.caturano.it.
Da quando i militari hanno posto i sigilli alla cava del Caturano, questo risulta irreperibile ed stato denunciato a piede libero dalle autorità competenti.
L'azienda Maturano, seppur essendo un vero e proprio colosso, con 400 automezzi e 3 are logistiche localizzate in Ravenna, Cainiello e Maddaloni, è a condizione familiare; infatti nella dirigenza dell'azienda compaiono i principali componenti della famiglia, come Aniello Caturano, responsabile di Calcestruzzi Volturnia o Luigi Caturano responsabile del settore trasporti ma l'azienda Caturano non è la prima volta ad essere coinvolta in vicende giudiziarie infatti nel 2003, l'azienda fu coinvoltarazione “ Re mida” dove sia Luigi che Antonio Caturano, secondo l'accusa, gestivano la fase del traffico dei rifiuti tossici e con il sostegno dei casalesi, costringevano i vari imprimprenditori della zona a scegliere la loro azienda per i vari trasporti.
Ma non tutti i componenti della famiglia Caturano sono impegnati nella gestione dell'azienda di famiglia, infatti Antimo decide di dedicarsi alla politica e lo fa per la prima volta nel 2001, candidandosi con una lista del centro sinistra amministrative di Maddaloni e venendo eletto alla carica di consigliere comunale; nel 2010 Antimo Caturano decide di cambiare schieramento candidandosi con la Lista Liberali e Cristiani- Unione di Centro, con nzi Presidente, alla carica di Consigliere Provinciale e dopo una campagna elettorale, molto “dispendiosa” il Caturano viene eletto consigliere provinciale
“L'attività dell'azienda Caturano e L'attività politica di Antimo Caturano è il caso emblematico di come la Partitocrazia in accordo con le organizzazione criminali stanno sfruttando senza nessun scrupolo il nostro territorio. La discarica messa sotto sequestro, scoperta nella cava di proprietà dei Caturano è solo una delle tante sparse nella provincia di Caserta.”
A dichiaralo è Luca Bove, dell'Associazione “Legalità & Trasparenza” e componente del Comitato Nazionale dei Radicali Italiani che continua “ La carriera politica di Antimo Caturano, figlio e fratello delle persone coinvolte in varie indagini per traffico di rifiuti tossici è stata sempre svolta per avvantaggiare le mire imprenditoriali dell'azienda di famiglia e il suo sostegno, alle ultime elezioni Provinciali, che hanno Portato Domenico Zinzi alla presidenza della provincia di Caserta, non nasce per caso ma potrebbe essere frutto di un calcolo ben preciso per arricchire le casse dell'azienda Caturano, su queste vicende di sicuro farà luce la magistratura sperando anche nelle forze dell'ordine nella loro attività nel combattere il traffico dei rifiuti tossici. Conclude” Il contributo che noi dell'Associazione Legalità & Trasparenza” Radicali Caserta, che possiamo dare su questo fronte è quello di realizzare un dossier delle discariche abusive sparse nella provincia di Caserta”.
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