Abbassiamo il nostro Spread Digitale Internet si appella al nuovo Governo - Digitale e Potere - Rassegna dal 12 al 14 novembre

Diritto d'accesso

Abbassiamo il nostro Spread Digitale Internet si appella al nuovo Governo Corriere della Sera

"Al pari di quanto avvenuto nelle edizioni precedenti, l' Internet Governance Forum del 2011, appena conclusosi a Trento, ha stilato il lungo elenco dei nostri ritardi e inadempienze sul fronte della società digitale: in tema di costituzionalizzazione del diritto di accesso, diffusione della banda larga, alfabetizzazione digitale, sfruttamento delle opportunità di crescita economica e occupazionale offerte dalle tecnologie di rete, l' Italia occupa una posizione di retroguardia nel concerto delle nazioni sviluppate. Tracciando un bilancio dell' Agenda Digitale lanciata nel gennaio scorso con un appello sottoscritto, fra gli altri, da Telecom, Vodafone e Microsoft, molti oratori hanno usato l' aggettivo desolante : la politica ha risposto con pochissime decisioni (perlopiù sbagliate: vedi il tentativo di mettere il bavaglio ai blogger). Non stupisce quindi che l' Igf Italia - scommettendo sul buon esito dell' impresa di Mario Monti - abbia deciso di pubblicare una lettera aperta al neosenatore a vita, nonché presidente del Consiglio in pectore, per sollecitarne l' attenzione nei confronti del nostro «spread digitale»."

Se il Sud ci sorprende nell'utilizzo del web Il Sole 24 Ore pag. 18

"Molisani, sardi, calabresi e campani, in rigoroso ordine di classifica digitale. E' la sorpresa, davvero inaspettata, del censimento nazionale, in cui primi "tagli" sui questionari già restituiti (circa la metà sinora dei 25,3 milioni distribuiti alle famiglia italiane) svelano l'inversione di un canone tradizionale. A utilizzare il web invece del modulo cartaceo per rispondere ai quesiti dell'anagrafe sono infatti prevalentemente le regioni del Sud, dove a fronte di una media nazionale del 37,6% di navigatori del censimento, il Molise supera il 53,2 per cento, tallonato da Sardegna, Calabria e Campania. Si tratta di un dato parziale, è vero, ma che per la prima volta, in una classifica "digitale", guarda la penisola da una prospettiva rovesciata."

<<Spazi bianchi, ora servono le regole>> Corriere delle Comunicazioni pag. 7

"<<Per ora siamo in una fase di sperimentazione e manca un quadro normativo chiaro. Ma la tecnologia della radio cognitiva che sfrutta gli spazi bianchi (cioè le frequenze tv inutilizzate, assegnate ai broadcaster con il passaggio al digitale terrestre), per l'accesso a Internet a banda larga in aree montane e rurali, è un'alternativa tecnologica che potrebbe contribuire in maniera concreta al superamento del digital divide>>. La pensa così Roberto Borri, direttore Ricerca e Sviluppo Csp - Innovazione nell Ict centro di ricerca partecipato da Regione Piemonte, commentando il buon esito della prima sperimentazione italiana in atto in Val di Viù, territorio di alta montagna a nord di Torino, verso il confine con la Francia."

Anche i sacrifici pretendono un futuro: ci vuole un ministro per il digitale LaStampa.it

"Il consenso pressoché unanime in Usa, in Asia, in Europa - è che i settori in cui si deve trovare il modo di investire anche nel mezzo di un crisi - anche per superare la crisi stessa! - includono istruzione, ricerca e digitale. In questi settori, l’Italia, secondo i parametri europei (ma anche quelli Ocse), è in gravissimo ritardo. Occorre quindi intervenire con urgenza, prima che il distacco con gli altri Paesi avanzati diventi incolmabile. Mi concentrerò sul digitale. Contrariamente a quello che pensano ancora in molti, il digitale non è solo un comparto dell’economia, per quanto importante. Il digitale, infatti, permea ogni settore economico e ogni attività, dall’agroalimentare alla cultura, dai trasporti all’energia, dall’istruzione ai media. Questa trasversalità va compresa a fondo se si vogliono cogliere i frutti della rivoluzione digitale. Così stanno facendo tutti i Paesi avanzati."

Diritto d'autore

Igf; Partito pirata presenta manifesto a Trento Ansa.it

"Il Partito pirata italiano ha presentato oggi a Trento il suo manifesto, nella giornata di chiusura dell'Igf (Internet Governance Forum 2011). Ha concluso cosi' tre giorni di riflessioni e incontri su quale sistema di governance attuare per tutelare i diritti della rete. Ha colto inoltre l'occasione per annunciare la discesa in campo alle prossime elezioni. "Tra i dieci punti irrinunciabili, presenti nel manifesto, che si trova in rete sul nostro sito - ha riferito il presidente Athos Gualazzi - c'e' la richiesta di sancire con legge costituzionale la liberta' della rete, abolendo ogni tipo di censura. Ma anche quella di stabilire Internet a costo zero per tutti i cittadini"."

Giovani produttori, no barriere su trailer ANSA

"'Il supposto pagamento dei diritti Siae per le musiche nei trailer dei film presenti sui siti di cinema non aiuta il cinema indipendente e le produzioni giovani, gia' troppo spesso penalizzate da una difficolta' evidente nella distribuzione delle loro opere in sala'. E' quanto dichiara Martha Capello, ceo di A.G.P.C., l'Associazione Giovani Produttori Cinematografici, sulla vicenda Siae-siti internet di cinema."

Accordi segreti con le multinazionali minacciano la libertà di espressione (e non solo)? Valigia Blu

"Puoi immaginare il tuo Internet service provider controllare tutto ciò che fai online? Puoi immaginare farmaci generici, che potrebbero salvare delle vite, messi al bando? Puoi immaginare semi che potrebbero nutrire migliaia di persone tenuti sotto controllo e trattenuti nel nome dei brevetti? Tutto questo diventerà realtà con ACTA. ACTA è l'accordo su commercio e anti-contraffazione. Mascherato da accordo commerciale, ACTA va molto, molto oltre. Negli ultimi tre anni, ACTA è stato negoziato in segreto da 39 paesi. Ma i negoziatori non sono stati democraticamente eletti. Non ci rappresentano, ma stanno decidendo le leggi alle nostre spalle. Scavalcando il processo democratico, impongono nuove sanzioni penali per fermare il file sharing in rete. ACTA mira a rendere gli Internet service e access provider legalmente responsabili per ciò che fanno i loro utenti online. Trasformandoli in poliziotti e giudici digitali privati, che censurano le proprie reti. Le conseguenze sulla libertà di espressione sarebbero terribili. Nel nome dei brevetti, ACTA darebbe alle multinazionali il potere di fermare farmaci generici prima che raggiungano le persone che ne avrebbero bisogno. E di impedire l'utilizzo di certi semi per la coltura. Il Parlamento Europeo presto voterà su ACTA. Questo voto sarà l'occasione per dire 'no' ora e per sempre a questo pericoloso trattato."

Pirateria, le fiamme gialle sequestrano il network Italianshare.net: un arresto Julie news.it

"I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Dott. Renato Martuscelli, hanno eseguito una perquisizione nei confronti di P.G., 49 anni, originario di Napoli e residente ad Agropoli (SA), conosciuto sulla rete con il nickname di “Tex Willer”, sottoponendo a sequestro 5 siti web, tutti appartenenti al medesimo network illegale “ITALIANSHARE”, vero e proprio supermarket della pirateria tra i più diffusi in Italia, con oltre 136 mila utenti iscritti e 31.360 opere coperte da copyright illecitamente in condivisione."

La riforma del web riparte dalla Russia ItaliaOggi pag. 18

"La Russia si sta rivelando negli ultimi tempi uno dei paesi più sensibili alla necessità di introdurre nuove regole condivise in materia di Internet ma, come noto, in materia non si è ancora formato un consenso internazionale. Dal punto di vista dei paesi occidentali, è forte tuttavia il timore che eventuali nuove regole possano essere utilizzate o applicate per reprimere la libertà d'espressione. In realtà, la tematica della tutela della proprietà intellettuale in Internet potrebbe svolgere la funzione di punto d'incontro e di equilibrio tra i diversi approcci. Non vi è infatti alcuna contraddizione tra la protezione della proprietà intellettuale (e in particolare del diritto d'autore) e la difesa della libertà d'espressione nella rete. In tale contesto, la proposta recentemente presentata proprio dalla Russia nell'ambito del G20 appare molto interessante. Secondo questa proposta, ogni stato dovrebbe articolare la protezione del diritto d'autore in Internet sui seguenti due principi: - la presunzione di gratuità dell'utilizzazione delle opere tutelate dal diritto d'autore in Internet, salva diversa dichiarazione dell'avente diritto (principio già applicato di fatto, o per default, nella rete); - l'attribuzione ad Internet service provider, motori di ricerca, website, proprietari di domain names, etc di una responsabilità <<generale>> per le violazioni, con le opportune limitazioni ed esenzioni."

Dati aperti e trasparenza

Dati condivisi al servizio delle Regioni Nova Il Sole 24 Ore pag. 50

"Ultima giornata per l'Internet governance forum Italia a Trento: è un'occasione per ricostruire una sorta di mappa delle frontiere della rete e della sua continua evoluzione. A partire dagli open data: sono i dati condivisi in un formato riutilizzabile per progetti creativi, informativi e imprenditoriali."

<<Con il web sarà possibile l'idea del governo aperto>> Il Riformista pag. 7

"<<Ora la porta è aperta, chiunque può partecipare, per la prima volta abbiamo a disposizione a costi bassi degli strumenti che ci permettono di affiancare i canali ottocenteschi della democrazia rappresentativa ad altri canali di partecipazione che non li sostituiscono ma li integrano>>. Ad affermarlo è Alberto Cottica, l'autore di un libro considerato la bibbia dell'@democracy, Wikicrazia."

Fonte: http://www.agoradigitale.org/abbassiamo-il-nostro-spread-digitale-internet-si-appella-al-nuovo-governo-digitale-e-potere-rassegna

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