Quest'anno portiamo in Congresso un bagaglio pieno di cose importanti: la partecipazione alle primarie di coalizione per le comunali di Torino e Novara; la soddisfazione, dopo la delusione delle regionali, per l'elezione di Silvio Viale in Consiglio Comunale; il consolidamento dell'attività radicale ad Asti; il contributo determinante nella formazione di “Idee per Torino” insieme a Valentino Castellani; l'attivazione del registro dei testamenti biologici al Comune di Torino e il tentativo di istituirlo in Provincia e in tanti altri Comuni; la campagna per la modifica della normativa sull'otto per mille con ben 2.000 firme inviate alla Camera dei Deputati; la campagna per la restituzione dei contributi silenti dei lavoratori precari; le 500 firme autenticate per la campagna di ricostruzione dell'Aquila (per festeggiare il 150° in modo militante!); la costituzione come parte civile nel processo a Michele Giovine per le firme false alle regionali (condannato in primo grado, 10.000 euro di risarcimento alla Lista Pannella); le iniziative per sollecitare la nomina del garante regionale delle carceri e.... tanto altro ancora che potrai trovare sul sito www.associazioneaglietta.itTutto bene? Non del tutto. L'Associazione sta vivendo una seria crisi di militanza, dovuta alle sempre più difficili condizioni in cui i radicali sono costretti ad operare, in Piemonte come dappertutto, stretti fra il qualunquismo del “Sono tutti uguali!” e una partitocrazia senza partiti in cui la “lotta per bande” necessita e impone l'esclusione dell'interlocutore radicale. Crisi di militanza che è anche crisi di iscrizioni: arriveremo in Congresso con il 20% di iscritti in meno … Ma, come sai, ci si puo' iscrivere fino all'ultimo momento utile, anche direttamente in Congresso o andando a questo link: http://www.associazioneaglietta.it/?page_id=2

Il 4 dicembre dovremo porci questa domanda e tentare di rispondere, con un dibattito sincero nel quale anche tu potrai dare voce alle tue idee.A noi sembra che le ragioni dei radicali e le motivazioni per andare avanti siano immutate, forse ancora maggiori nella crisi di regime che stiamo attraversando, ma, come sempre, avere ragione non basta; occorrono nuove energie e nuove assunzioni di responsabilità.Come ci ha ricordato Emma Bonino “è ora di rilanciare per costruire la società delle nuove speranze” e quindi...se non ora, quando?