Analfabeti digitali. L'Italia che ignora Internet - Digitale e Potere - Rassegna stampa del 3 novembre

Diritto di accesso

Analfabeti digitali. L'Italia che ignora Internet la Repubblica pag. 45

"Si chiama "analfabetismo digitale", ed è uno dei tre analfabetismi censiti dall'Ocse per descrivere chi oggi, nel primo come nel quarto mondo, è a rischio di emarginazione per mancanza di competenze. Un rischio ben presente nel nostro paese, dove gli analfabeti "totali" ormai non sono più dell'1,5% della popolazione, ma dove quasi il 50% degli italiani adulti non possiede un computer né utilizza Internet. Un dato enorme se paragonato al resto d'Europa e soprattutto agli Stati Uniti."

Assoprovider scrive a Romani: "Per le Ngn trovare nuove forme di investimento" Corriere delle Comunicazioni

"Rivedere i contributi amministrativi per incentivare lo sviluppo della banda larga e trovare nuove forme di investimento per le Ngn, coinvolgendo i cittadini. Sono le proposte di Assoprovider contenute nella lettera inviata al ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani."

Diritto d'autore

Internet, i provider dal giudice. "Fermare l'oscuramento dei siti" la Repubblica pag. 25

"E' cominciata la rivolta dei provider italiani in nome della libertà di Internet, contro l'oscuramento dei siti web. Si è celebrata a Padova la prima udienza del procedimento con cui i provider - cioè i soggetti che ci permettono di navigare - si oppongono all'ordine, di un magistrato, di oscurare siti. I provider dicono di no al filtro che li ha resi inaccessibili. Attraverso le associazioni Aiip e Assoprovider, i provider si sono rivolti al Tribunale della Libertà di Padova (sezione del Riesame) per annullare un provvedimento di qualche giorno prima. Quello stesso Tribunale aveva ordinato loro di oscurare 493 siti, su denuncia della multinazionale della moda Moncler, nell'ambito di una campagna contro la vendita di prodotti contraffatti. Solo alcuni tra questi siti vendono merce falsa; altri sono vuoti o inattivi. la loro unica colpa è che nel nome del sito c'è la parola Moncler (esempi, "ILoveMoncler o "Moncler Fans"). Per i provider questo aspetto del provvimento è stata l'ultima goccia. <<Se passa l'idea che basta il nome di un'azienda nell'indirizzo del sito per farlo oscurare, allora è il tramonto della libertà d'espressione>>, spiega Fulvio Sarzana, avvocato dei provider ed esperto di questi temi. <<E' la premessa alla censura, in massa, di siti che contengono opinioni sgradite ad aziende o politici>>, aggiunge."

Politica digitale transnazionale

Regole per la Rete. Gli intellettuali: c' è il rischio censura Corriere della Sera.it

"Un codice per il cyberspazio, che tuteli i diritti umani, ma allo stesso tempo protegga dalla criminalità online. Perché per quanto pericolosi siano su Internet terrorismo e furto d' identità, «la rete deve rimanere libera, aperta a tutti e non ghettizzata». Si è avviata ieri al Queen Elizabeth Conference Centre di Londra una conferenza internazionale sul web organizzata dal ministro degli Esteri William Hague, alla quale partecipano 60 Paesi nonché i maggiori innovatori del settore, come Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, Joanna Shields, presidente di Facebook, Brad Johnson, vicepresidente di Cisco. Dando il via ai lavori Hague ha voluto sottolineare che una regolamentazione eccessivamente pesante, nonché la censura, sarebbero fatali per la rete, «che funziona e vive solo per via del talento di persone singole e dell' industria all' interno di un mercato aperto all' idee e alle novità». Una critica, neanche troppo velata, a Cina e Russia e un messaggio chiaro per i loro rappresentanti in sala."

E-government

Sulla firma digitale pasticcio all'italiana Il Sole 24 Ore pag. 26

"E pensare che qualche ora prima il presidente Napolitano aveva stigmatizzato il <<sensibile scadimento del processo di formazione delle leggi>>. Erano appena passate le 17,30 di lunedì scorso. Poco dopo la Gazzetta Ufficiale dava alle stampe un decreto che contiene un eloquente esempio del problema a cui il capo dello Stato aveva fatto riferimento. Si tratta di un provvedimento che concede alle imprese e agli organismi che emettono le firme digitali altri due anni di tempo per autocertificarsi. L'autocertificazione - dunque, la possibilità di continuare a operare - è però subordinata a una domanda, che andava presentata entro il 1° novembre, ovvero il giorno dopo, per di più festivo. Anche a voler agire, non c'era alcuna possibilità di farlo. E così da ieri il mercato delle firme digitali - mercato in crescita, perché le sottoscrizioni elettroniche equivalgono alle firma autografe e garantiscono la provenienza e l'autenticità del documento informatico - rischia il blocco."

Eventi

Internet Chiama Italia 2011 internetchiamaitalia.info

"Internet Chiama Italia - Roma 9 Novembre 2011 Sala di Piazza Montecitorio 123/A. L'evento è il punto di riferimento per tutti coloro che vogliono approfondire lo stato dell'arte della Rete di accesso in fibra ottica (NGAN) in Italia legata all'evoluzione delle nuove tecnologie e della regolamentazione. Un momento unico per confrontarsi con i maggiori player del mercato e incontrare le aziende associate ad AIIP che sperimentano concretamente le soluzioni più innovative."

Piemonte Share Festival Piemonte Share

La settima edizione di Piemonte Share Festival, che si svolgerà dal 2 al 13 novembre 2011 al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, è dedicata alle espressioni poetiche e politiche delle pratiche contemporanee, il titolo volutamente pop Cops & Robbers ne definisce l’approccio dissacrante e provocatorio.

Fonte: http://www.agoradigitale.org/analfabeti-digitali-litalia-che-ignora-internet-digitale-e-potere-rassegna-stampa-del-3-novembre

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