Carcere Marassi: suicidio di detenuto ventinovenne

RAHAMANI JALEL AVREBBE DOVUTO USCIRE TRA POCHI MESI. QUANTI ANCORA DOVRANNO SEGUIRE LA SUA SORTE AFFINCHÉ LE ISTITUZIONI FACCIANO QUANTO È NECESSARIO E URGENTE PER RIENTRARE NELLA LEGALITÀ?

 

Genova, 28 ottobre 2011, manifestazione di Radicali Genova e dei Familiari dei Detenuti a piazza De Ferrari, davanti alla Regione Liguria, dalle 10 alle 13. Alle 11.30 si terrà una conferenza stampa.

 

Venerdì scorso si è ucciso in carcere a Marassi Rahamani Jalel, un detenuto di 29 anni: è il 55esimo suicidio in carcere in Italia dall'inizio dell'anno.

Il carcere di Marassi ha al momento 812 detenuti nonostante i posti regolari siano circa la metà, ossia 456: dall'inizio dell'anno ci sono stati nove casi di tentato suicidio, 85 atti di autolesionismo grave, due suicidi e dieci aggressioni ad agenti di polizia penitenziaria.

Ci sono delle leggi che regolano il trattamento dei detenuti che lo Stato sistematicamente non rispetta. Abbiamo fatto negli ultimi mesi due visite ispettive nelle carceri genovesi di Marassi e Pontedecimo in cui abbiamo potuto constatare la tipica situazione italiana di legalità violata: il cronico sovraffollamento, la mancanza di adeguata assistenza sanitaria e psicologica, le condizioni dei detenuti chiusi in celle per 20 ore al giorno, la mancanza di un numero adeguato di agenti di polizia penitenziaria, messi di conseguenza in condizioni lavorative molto difficili.

A seguito di queste visite, Marco Perduca e Rita Bernardini, rispettivamente senatore e deputata radicali, hanno fatto richiesta di acceso ai verbali delle relazioni eseguite dalla Asl di competenza, relazioni semestrali previste dal DPR 1 aprile 2008, allegato A, riguardanti le condizioni igieniche e ambientali e lo stato delle strutture edilizie dei due istituti penitenziari, richiesta a cui ad oggi non è ancora stata data risposta, nonostante le assicurazioni e l’interessamento dimostrato dal Sindaco, Marta Vincenzi, e dagli altri esponenti politici che hanno partecipato il 26 luglio scorso alla fiaccolata davanti al carcere di Marassi. Noi Radicali ribadiamo la necessità di agire concretamente e denunciamo quindi il comportamento omissivo della Regione Liguria e delle altre istituzioni locali tornando a chiedere con forza di poter visionare la documentazione richiesta nel luglio scorso dai parlamentari Marco Perduca e Rita Bernardini.

Da mesi inoltre portiamo avanti la battaglia "amnistia per la Repubblica" per denunciare che quando lo Stato non rispetta le sue stesse leggi il prezzo da pagare in termini di diritti umani calpestati è altissimo come possiamo vedere quotidianamente nelle carceri. Per questo i Radicali propongono l'amnistia come provvedimento d'urgenza per rientrare nella legalità, in attesa di avviare una seria riforma del sistema penale e carcerario.

 

Per tutti questi motivi, VENERDÌ 28 OTTOBRE 2011 DALLE ORE 10,00, i Radicali porteranno il carcere sotto IL PALAZZO DELLA REGIONE LIGURIA in piazza DE FERRARI battendo le stoviglie per chiedere il rispetto della legge ovvero, per dirla con Marco Pannella, "la vita del diritto per il diritto alla vita".

 

I Radicali CONVOCANO UNA CONFERENZA STAMPA ALLE ORE 11,30 a cui parteciperà anche il Presidente del gruppo regionale Di Pietro-Italia dei Valori Nicolò Scialfa e a cui hanno chiesto di intervenire, per rafforzare la richiesta, anche alla Sindaco Marta Vincenzi e all’assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo per dare risposte ai cittadini e ai parenti dei detenuti che manifesteranno con noi.

 

Genova, 26 ottobre 2011

 

 

Info: Susanna Mazzucchelli, segretario Associazione radicali Genova

Telefono: 3396180810 susanna.mazzucchelli@gmail.com

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