WEB: AGORÀ DIGITALE, NUOVA RICHIESTA DI STOP AL REGOLAMENTO-CENSURA SU DIRITTO D'AUTORE - Digitale e Potere - Rassegna stampa del 20 ottobre
Diritto d'autore
WEB: AGORÀ DIGITALE, NUOVA RICHIESTA DI STOP AL REGOLAMENTO-CENSURA SU DIRITTO D'AUTORE AgenParl
"Si è tenuto ieri un nuovo incontro tra l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e rappresentanti di blogger, esperti di diritto, consumatori, cittadinini, imprenditori, e politici che da mesi si scontrano con Agcom alla ricerca di una soluzione sul nuovo regolamento-censura sul diritto d'autore. Molto grave lo scenario emerso durante l'incontro: Agcom non è in possesso di alcuno studio indipendente sull'impatto della pirateria sul mercato dei contenuti coperti da diritto d'autore. Un'ammissione che conferma l'irrimediabile condizionamento sull'Autorità da parte delle major per mezzo degli studi di parte da loro commissionati."
Mauro Masi e la Fieg assalto a Google per il diritto d'autore il manifesto pag. 8
"Guarda chi si rivede a Palazzo Chigi. Mauro Masi, l'ex dg Rai trasferito a peso d'oro alla concessionaria pubblica delle assicurazioni, torna nella sua antica reggia come presidente del <<comitato antipirateria multimediale della presidenza del consiglio>>. Il <<tavolo Masi>> - che presto presenterà le sue <<proposte concrete>> al governo - è solo uno dei missili a 360 gradi con cui Bonaiuti prova a ridisegnare prima dell'addio tutto il sistema dell'informazione. Una serie di <<riforme>> amministrative elaborate rigorosamente a porte chiuse che, se andranno a segno, rischiano di far arraffare ai soliti noti tutto l'arraffabile. Trofeo assai ambito è il diritto d'autore. Bonaiuti ieri alla camera ha annunciato un'imminente direttiva della presidenza del consiglio che dovrebbe vietare la pubblicazione online degli articoli da parte delle amministrazioni pubbliche in assenza di un accordo con gli editori. Non è difficile immaginare che senza obbligo di parità di trattamento le istituzioni per risparmiare cancelleranno anche dal digitale tutti i giornali scomodi o di nicchia."
Privacy e trattamento dei dati personali
Privacy, stretta del Garante sui dati raccolti nel Web Punto Informatico
"Nel corso di alcuni controlli ispettivi effettuati dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali è emerso che l'università telematica Unitelma Sapienza aveva richiesto agli utenti, al momento della registrazione al sito per ricevere notizie sulle attività dell'ateneo, alcuni dati non necessari (luogo e data di nascita, codice fiscale, cittadinanza) rispetto alle finalità dichiarate dallo stesso form di registrazione. Il trattamento di questi dati da parte della stessa università è stato, pertanto, esplicitamente vietato dal Garante, che ne ha richiesto, inoltre, l'eliminazione dal form di registrazione. In linea generale, il Garante ha ribadito il principio secondo cui a qualunque sito web non è possibile raccogliere dati non pertinenti e comunque eccedenti le finalità del servizio richieste dal cliente attraverso l'atto della registrazione."
"Facebook rispetti la legge europea". La sfida di tre studenti per la privacy Repubblica.it
"Davide contro Golia. Un ventiquattrenne austriaco contro il più importante social network del mondo. E' la storia di "Europe versus Facebook" il progetto in difesa della privacy lanciato da Max Schrems, studente di legge a Vienna. La storia nasce, ancora una volta, un po' per caso un po' per talento e intuito. Mentre si trovava negli Stati Uniti per studio, Max entrò in contatto con un ragazzo che lavorava nella compagnia di Palo Alto. Parlando con lui scoprì che tutti gli utenti di Facebook che non sono residenti negli Usa o in Canada (circa il 70% del totale) fanno riferimento alla sede irlandese del colosso. Da bravo studente di legge, Schrems si rende conto che stando a Dublino, Facebook deve far riferimento alle leggi irlandesi in materia di privacy, ben più rigide e precise di quelle americane. Inizia così la sua piccola campagna a fronte di 22 violazioni che individua nel comportamento del social network, accolte, il 24 agosto 2011, dalla DPC (Data Protection Commissioner) irlandese."
Dati aperti e trasparenza
La sfida dell'Open Data in realtà comincia ora Punto Informatico
"C'è sempre una fase delicata nei processi di cambiamento. Quella fase nella quale si passa dall'idea al progetto e dal progetto all'azione. Una fase delicata perché in essa si incontrano (e si scontrano) teoria e pratica, buoni propositi e realtà oggettiva. E perché spesso richiede un reale cambio di passo. È questa la fase che sta attraversando da ieri il movimento dell'Open Government italiano. Da ieri, infatti, il Governo si è dato una strategia. Lo ha fatto forse con ritardo rispetto ad altri Paesi, ma l'ha fatto con una convinzione ed una determinazione che non gli si può non riconoscere."
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