Dati.gov.it: nasce il portale italiano degli open data - Digitale e Potere - Rassegna stampa del 19 novembre
Dati aperti e trasparenza
Dati.gov.it: nasce il portale italiano degli open data Saperi PA
"La prima PA italiana a “liberare” i propri dati è stata la Regione Piemonte che, a partire dal 2010, li ha resi accessibili e riusabili dal sito dati.piemonte.it. Poi, nel febbraio scorso, è stata la volta del Comune di Udine, che ha pubblicato i dati di bilancio dell'Ente in formato open. Stessa cosa ha fatto il Comune di Faenza. La settimana scorsa la Regione Emilia-Romagna ha messo on line su dati.emilia-romagna.it una prima serie di dati aperti e, infine, ieri anche il Comune di Firenze ha fatto altrettanto. Queste importanti esperienze territoriali vengono ora riprese e valorizzate a livello nazionale: da oggi, infatti, è on line il portale italiano degli open data, www.dati.gov.it, che raccoglie i dati aperti del Ministero per la PA e l’Innovazione e di numerose amministrazioni centrali e territoriali. A conferma di questa impostazione collaborativa, tra dati.gov.it e i portali regionali (sono in arrivo anche Lombardia, Veneto, Sicilia, Sardegna) è garantito il continuo scambio di informazioni, anche in vista dell’integrazione nel portale open data pan europeo."
Dati.gov.it: Open Data sulle ali della trasparenza Webnews
"Dati.gov.it, ossia il nuovo riferimento italiano dell’Open Data. La presentazione è avvenuta da pochi minuti a Roma presso Palazzo Vidoni in occasione dell’apposita conferenza “Operazione Open Government: dati aperti e App”. Ed è questo un momento di grande importanza per il paese perché, almeno in linea di principio, parte da qui la corsa verso una gestione più trasparente dei beni comuni da parte della pubblica amministrazione."
Open data, PA 2.0 e G-cloud: una strategia per l’open government italiano Saperi PA
"Obiettivo open government: questa la strategia per una Pubblica Amministrazione che, di fronte a una crisi non solo economica ma anche di identità, deve trovare nuovi modelli operativi. Ne avevamo parlato in maniera approfondita nel convegno conclusivo di FORUM PA 2011: ormai appare evidente che – per coniugare efficienza e risparmio, per fare della PA un soggetto promotore di innovazione e per avvicinarla a cittadini, imprese e, in generale, ai diversi attori della società civile – bisogna inserire nell’agenda politica nazionale le azioni necessarie per creare una “PA aperta”, sul modello di quanto stanno già facendo, ad esempio, Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada. In Italia, a livello locale, ci sono già esperienze importanti in questo senso. Valorizzarle e metterle a sistema è il passo successivo. Oggi a Palazzo Vidoni si è parlato proprio di questo ed è stato presentato dal ministro Renato Brunetta un programma per l'open government che coinvolge, con diverse iniziative, non solo le istituzioni centrali, ma anche attori territoriali e associazioni attive sul tema. L’obiettivo è, quindi, inserire le esperienze già in atto in una politica di respiro nazionale, che veda come protagonisti, oltre ai diversi livelli di governo, anche cittadini, associazioni, imprese. PA 2.0, G-cloud e Open data sono le parole chiave di questa strategia. Un portale che mette a disposizione i dati aperti della PA e un contest per progettare soluzioni utili e interessanti basate sull’utilizzo di dati pubblici sono le prime iniziative messe in campo."
Open Government e Open Data, la prospettiva e la speranza italiana Saperi PA
"La diffusione dell'Open Data in Italia sta riproducendo dinamiche simili a quelle che hanno portato alla nascita della telematica pubblica. Un primo nucleo di sperimentatori, di innovatori, di associazioni e di volontari insieme, spesso, alla lungimiranza di alcuni enti locali, permise allora la realizzazione delle prime reti civiche creando la cultura e la prassi necessaria che poi hanno permesso la nascita e la diffusione della telematica pubblica nella forma che oggi conosciamo. Un analogo processo, seppur dai ritmi più sostenuti, sta finalmente portando anche l'Italia ad allinearsi con le esperienze internazionali volte a rendere accessibili e riutilizzabili i dati raccolti e prodotti dalle pubbliche amministrazioni. Ad oggi, infatti, analogamente con quanto è avvenuto negli altri paesi, tutti gli attori sono scesi in campo rispettando quelle che Tim Berners-Lee in un'intervista ha definito come le precondizioni per la politica degli Open data: “It has to start at the top, it has to start in the middle and it has to start at the bottom"."
Gray: "Liberare i dati immenso valore sociale" Repubblica.it
"Jonathan Gray accoglie così la notizia che anche in Italia le cose si stanno finalmente muovendo 1 sul fronte degli Open Data. Lui è il coordinatore della Open Knowledge Foundation e, in questa veste, è uno dei massimi rappresentanti del movimento che chiede la liberazione dei dati pubblici. In queste ore sta organizzando il grande summit mondiale che da giovedì a Varsavia vedrà riuniti tutti gli esponenti di quel mondo che crede che trasparenza, disponibilità dei dati e partecipazione possano darci una migliore democrazia."
Diritto d'accesso
La banda larga può attendere. Parola di B. Guido Scorza
"Era il 4 novembre 2009 quando il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, smentendo le dichiarazioni rese sino a poche ore prima dai Ministri Romani e Brunetta, dichiarava: “I soldi per la banda larga li daremo quando usciremo dalla crisi”. L’annuncio a sorpresa dell’eminenza grigia di Palazzo Chigi rappresentava l’epilogo - il peggiore possibile - di una brutta storia di ipocrisia di Stato nell’ambito della quale il Governo aveva continuato a raccontare agli italiani colossali bugie facendo apparire come imminente e ormai deciso uno stanziamento di 800 milioni per lo sviluppo dell’infrastruttura di banda larga."
http://www.guidoscorza.it/?p=2879
Politica digitale transnazionale
USA, l'antipirateria si cucina in segreto Punto Informatico
"C'è l'attuale vicepresidente Joe Biden, insieme ai vertici del Dipartimento di Giustizia e alla cyberzarina Victoria Espinel, coordinatore alla Casa Bianca per la protezione della proprietà intellettuale. Il governo a stelle e strisce a braccetto con gli alti rappresentanti di RIAA e MPAA, le note associazioni a tutela degli interessi dell'industria di musica e cinema. Autorità del governo, industria dell'entertainment, Internet Service Provider. Questi i principali protagonisti nei sotterranei del diritto d'autore statunitense, al lavoro in gran segreto per introdurre nuove misure di enforcement che puniscano con maggiore severità gli utenti colti con le mani nel P2P. Strategie modellate sui principi basilari della Dottrina Sarkozy, peraltro già emerse all'inizio della scorsa estate."
Privacy e trattamento dei dati personali
Good to know, progetto Google per la tutela della privacy News PMI Servizi
"Google si lancia una nuova sfida sociale, dopo Google Ventures, parte infatti, in collaborazione con il Citizen Advice Bureau, ufficio di consulenza legale ai cittadini, una campagna di sensibilizzazione volta alla sicurezza online."
Eventi
Smau, una nuvola si accende nel cielo di Milano La Stampa pag. 37
"Il presente è mobile, il futuro sulla nuvola. Il vecchio modo di concepire la Rete, seduti davanti al computer di casa, sta tramontando e la quarantottesima edizione di Smau, a Fieramilanocity da oggi a venerdì 21 ottobre, si concentra sull'evoluzione delle tecnologie che, giorno dopo giorno, ci cambiano la vita. Si parte con gli smartphone, i telefonini intelligenti, e si arriva ai social network di ultima generazione. In mezzo, conferenze e tavole rotonde. Con un occhio alle soluzioni di business che riusciranno a semplificare i lavori di imprese e Pubblica Amministrazione."
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