Udine: due ladri i primi arrestati “respinti” dal carcere troppo affollato
di Cristian Rigo
Messaggero veneto, 16 ottobre 2011
Arrestati perché sorpresi a rubare all’Upim e liberati nell’arco di 24 ore (dopo il processo per direttissima) senza nemmeno passare per il carcere di via Spalato. I primi a sperimentare le nuove indicazioni della Procura per gli arresti in flagranza di reato sono stato due ucraini fermati dai carabinieri giovedì sera e trattenuti tutta la notte nella camera di sicurezza della caserma di viale Trieste in attesa di finire in tribunale. Ieri il giudice monocratico Mauro Qualizza ha emesso la sua sentenza: 6 mesi di reclusione, ma pena sospesa con la condizionale.
E così Anatolii Myroshnychenko, 42enne nato e residente in Ucraina disoccupato e incensurato al pari della 35enne Olena Kachurenko ieri sono tornati in libertà senza aver provato l’esperienza del carcere. A chiedere lo stop agli ingressi in carcere fino alla convalida dell’arresto era stata la direttrice reggente della casa circondariale, Irene Iannucci. “Altrimenti - aveva spiegato - c’è il rischio concreto che alcuni detenuti debbano accontentarsi di dormire a terra, con un materasso al posto della branda”. In via Spalato infatti non ci sono più posti liberi.
A fronte di una capienza massima di 169 persone, la popolazione carceraria ha raggiunto nei giorni scorsi quota 228 ma, secondo la Iannucci, “almeno il 30-40% dei detenuti che entrano in carcere viene rimesso in libertà nell’arco di 48 o al massimo 72 ore quando si svolge il processo per direttissima”. Sfruttando le camere di sicurezza delle caserme dei carabinieri e della Questura quindi si potrebbe dare una risposta concreta al problema del sovraffollamento. La prima è arrivata ieri dai carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Udine.
La gazzella è intervenuta giovedì ai magazzini dell’Upim di via Cavour intorno alle 19.30. A chiamare i militari erano stati gli stessi dipendenti del negozio insospettiti dall’atteggiamento di una coppia di stranieri che si aggira tra gli scaffali e i camerini provando diversi vestiti. Che poi sono finiti in uno zainetto. I due però non hanno fatto in tempo ad allontanarsi e l’arrivo immediato dei carabinieri ha permesso di recuperare tutta la refurtiva il cui valore si aggirava intorno ai 2-300 euro. La coppia è stata quindi accompagnata nella caserma di viale Trieste e tratta in arresto nella camera di sicurezza. A fornire il vitto agli “ospiti” è stato comunque il carcere di via Spalato ma, come richiesto dalla direttrice Iannucci, i due non hanno occupato nessun posto letto della casa circondariale.
Messaggero veneto, 16 ottobre 2011
Arrestati perché sorpresi a rubare all’Upim e liberati nell’arco di 24 ore (dopo il processo per direttissima) senza nemmeno passare per il carcere di via Spalato. I primi a sperimentare le nuove indicazioni della Procura per gli arresti in flagranza di reato sono stato due ucraini fermati dai carabinieri giovedì sera e trattenuti tutta la notte nella camera di sicurezza della caserma di viale Trieste in attesa di finire in tribunale. Ieri il giudice monocratico Mauro Qualizza ha emesso la sua sentenza: 6 mesi di reclusione, ma pena sospesa con la condizionale.
E così Anatolii Myroshnychenko, 42enne nato e residente in Ucraina disoccupato e incensurato al pari della 35enne Olena Kachurenko ieri sono tornati in libertà senza aver provato l’esperienza del carcere. A chiedere lo stop agli ingressi in carcere fino alla convalida dell’arresto era stata la direttrice reggente della casa circondariale, Irene Iannucci. “Altrimenti - aveva spiegato - c’è il rischio concreto che alcuni detenuti debbano accontentarsi di dormire a terra, con un materasso al posto della branda”. In via Spalato infatti non ci sono più posti liberi.
A fronte di una capienza massima di 169 persone, la popolazione carceraria ha raggiunto nei giorni scorsi quota 228 ma, secondo la Iannucci, “almeno il 30-40% dei detenuti che entrano in carcere viene rimesso in libertà nell’arco di 48 o al massimo 72 ore quando si svolge il processo per direttissima”. Sfruttando le camere di sicurezza delle caserme dei carabinieri e della Questura quindi si potrebbe dare una risposta concreta al problema del sovraffollamento. La prima è arrivata ieri dai carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Udine.
La gazzella è intervenuta giovedì ai magazzini dell’Upim di via Cavour intorno alle 19.30. A chiamare i militari erano stati gli stessi dipendenti del negozio insospettiti dall’atteggiamento di una coppia di stranieri che si aggira tra gli scaffali e i camerini provando diversi vestiti. Che poi sono finiti in uno zainetto. I due però non hanno fatto in tempo ad allontanarsi e l’arrivo immediato dei carabinieri ha permesso di recuperare tutta la refurtiva il cui valore si aggirava intorno ai 2-300 euro. La coppia è stata quindi accompagnata nella caserma di viale Trieste e tratta in arresto nella camera di sicurezza. A fornire il vitto agli “ospiti” è stato comunque il carcere di via Spalato ma, come richiesto dalla direttrice Iannucci, i due non hanno occupato nessun posto letto della casa circondariale.
Fonte: http://detenutoignoto.blogspot.com/2011/10/udine-due-ladri-i-primi-arrestati.html
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