Seconda giornata nazionale dei contributi silenti: pensione o restituzione!

Lo Stato italiano è un Robin Hood alla rovescia: toglie a chi sta peggio per dare a chi sta meglio. Gran parte dei contributi previdenziali dovuti alla Gestione separata dell’Inps dai parasubordinati, dai precari o da coloro che esercitano professioni non regolate da ordini professionali, vengono versati a fondo perduto: se non si raggiunge il minimo richiesto dalla legge per maturare la pensione (il che accade sempre più spesso, dati i lunghi periodi di disoccupazione o lavoro nero), quei contributi vengono usati per pagare le pensioni di altri, ma non danno diritto ad averne una propria.
E anche quando si matura il minimo di contribuzione richiesto, la pensione ottenuta non supera le poche centinaia di euro dell’assegno sociale. Nella stessa situazione si trovano tanti disoccupati e tante donne che, lasciato il lavoro per accudire i figli o gli anziani, non hanno accumulato contributi sufficienti.
Intanto la Gestione separata dell’Inps ogni anno incassa 8 miliardi di euro di contributi, ma eroga solo 300 milioni di euro di prestazioni!

DOMANI DALLE 10.30 ALLE 13 SAREMO DAVANTI ALLA SEDE INPS DI PADOVA IN PIAZZA INSURREZIONE  E DALLE 11 ALLE 13  DAVANTI A QUELLA DI TREVISO IN VIALE TRENTO E TRIESTE PER INFORMARE E RACCOGLIERE FIRME SULL'APPELLO VOLTO ALLA CALENDARIZZAZIONE ENTRO FINE ANNO DELLA PROPOSTA DI LEGGE RADICALE VOLTA A OTTENERE LA RESTITUZIONE DEI CONTRIBUTO VERSATI CHE NON DIANO LUOGO ALLA MATURAZIONE DI UN CORRISPONDENTE TRATTAMENTO PENSIONISTICO.

Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2011/10/seconda-giornata-nazionale-dei.html

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