Bavaglio, oggi ancora in piazza e Wikipedia oscura il sito - Digitale e Potere - Rassegna stampa del 5 ottobre

Libertà di informazione

Bavaglio, oggi ancora in piazza e Wikipedia oscura il sito la Repubblica pag. 10

Di nuovo in piazza, al Pantheon, per protestare contro il disegno di legge sulle intercettazioni che fa il suo esordio oggi alla Camera. Il Comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cultura e allo spettacolo ha organizzato un presidio oggi dalle 17 alle 19. Di bavaglio si parlerà anche a Firenze, alla manifestazione indetta dall'Ordine dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della stampa venerdì e sabato prossimi, iniziativa cui aderisce anche la Federazione degli editori. E contro la legge italiana ieri è esplosa la protesta di Wikipedia. Alle otto di sera, l'enciclopedia online ha oscurato tutte le sue voci. Chi ha tentato di accedere ai contenuti si è ritrovato davanti prima una pagina bianca, poi un lungo comunicato: <<Negli ultimi 10 anni - si legge - Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Oggi i pilastri di questo progetto rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto ddl intercettazioni>>.

WEB: AGORÀ DIGITALE, MIGLIAIA DI BLOGGER A SOSTEGNO DI EMENDAMENTI SALVA-WIKIPEDIA Agenzia Parlamentare

"A poche ore dall'inizio della discussione degli emendamenti alla norma che causerebbe la chiusura di Wikipedia, sono già migliaia i blogger, le associazioni, i comuni e i cittadini che chiedono ai parlamentari di sostenere i numerosi emendamenti presentati da maggioranza ed opposizione per disinnescare gli effetti del comma che estende il dovere di rettifica a tutti i siti web, compreso quello della celebre enciclopedia online. Una lettera indirizzata a tutti i parlamentari verrà inviata in queste ore a tutti i parlamentari, assieme a tutte le firme raccolte e pubblicate sul sito dell'associazione Agorà Digitale (www.agoradigitale.org) e ad un resoconto di tutta la mobilitazione sui social network di queste ore da "Rivogliamo Wikipedia - No alla legge bavaglio" con 160.000 iscritti a "Salviamo Wikipedia" con 21.000. “La decisione di Wikipedia” dichiara Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale “di sospendere il suo servizio rappresenta una pietra miliare nella storia del web e della tutela del diritto alla libertà dell'informazione in rete. È una fondamentale presa di coscienza per i collaboratori e i fruitori della più grande opera collettiva che l'umanità abbia conosciuto, improvvisamente messi di fronte agli effetti delle norme censorie approvate dal Parlamento. Per i centinaia di migliaia di cittadini che si stanno mobilitando in queste ore c'è un obiettivo concreto da perseguire, dato che sono ben 7 gli emendamenti di quasi tutti i gruppi parlamentari che potrebbero disinnescare la censura del comma ammazza Wikipedia limitando alle testate registrate l'obbligo di rettifica. Altri 3, tra cui quello presentato dalla maggioranza con sostegno del governo, pur cercando di limitare gli effetti del comma incriminato, sono comunque insoddisfacenti perche' non risolvono in alcun modo il “caso Wikipedia”."

Wikipedia, rivolta on line l'Espresso

"La famosa enciclopedia autosospende la sua versione italiana per protesta contro le leggi liberticide sulla Rete volute da Pdl e Lega. Un fatto senza precedenti in una democrazia. Che fa esplodere la questione delle libertà digitali nel Paese dove comanda un tycoon con un impero economico e un consenso politico fondato sulle tv."

Intercettazioni: un divieto senza senso Corriere della Sera

"Puntuale come le polemiche sulla mancata prevenzione dopo un terremoto o il crollo di un palazzo, la nuova «ondata» di intercettazioni diffuse nelle ultime settimane ha prodotto la riesumazione del disegno di legge in itinere (con molte soste) da più di tre anni. Solo che in questo caso non c'è da evitare alcuna calamità o disgrazia, bensì la divulgazione di atti giudiziari non più segreti, a disposizione delle parti in causa nei processi. Atti potenzialmente pubblici secondo i codici, ma non pubblicabili: un controsenso di cui, forse, non s'è ben compresa la portata. L'ultimo emendamento presentato da esponenti della maggioranza mira proprio a questo obiettivo: impedire, fino a una non meglio precisata udienza-filtro, la possibilità di pubblicare le intercettazioni anche se inserite nell'ordinanza con cui il giudice manda in galera un indagato. Forse il resto del provedimento sì (almeno per riassunto), ma le intercettazioni no. E se, come spesso accade, l'indizio ritenuto più grave sta proprio in un colloquio registrato? Come si fa a non darne conto, nemmeno in sintesi? E chi può dire che è meglio, a maggiore tutela delle persone coinvolte, riepilogare una conversazione «nel contenuto», piuttosto che riportarne il testo esatto? Come può essere più corretta un'informazione sommaria, anziché il testo esatto di ciò che hanno registrato le microspie o ha scritto un giudice?"

INTERCETTAZIONI: GALAN,NON HO CAPITO DECISIONE WIKIPEDIA Ansa

"'Non ho capito la decisione di Wikipedia, non capisco quale lesione verrebbe al sito dal decreto sulle intercettazioni. Io sono un utilizzatore, la leggo molte volte, e' molto bella, in qualche caso ho trovato qualcosa di oggettivamente ripugnante'. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attivita' culturali, Giancarlo Galan, a margine del convegno 'Italia Audiovisiva: diritto d'autore e creativita' in corso a Roma."

INTERCETTAZIONI. CASSINELLI (PDL): ECCO EMENDAMENTO SALVA-BLOG SITI AMATORIALI ESCLUSI DALL'OBBLIGO DI RETTIFICA  DIRE

" "Il comitato dei nove ha esaminato un mio nuovo emendamento al comma 29". Il deputato del Pdl, Roberto Cassinelli, annuncia di avere sottoposto al Comitato dei nove della commissione Giustizia un altro emendamento al comma 29, da alcuni ribattezzato 'ammazza blog'.
"Il mio primo emendamento- spiega- gia' da diversi giorni depositato alla Camera prevede termini allungati e sanzioni ridotte per i siti amatoriali. Questa nuova versione, che ha avuto il sostegno degli onorevoli Contento e Costa, e che il Comitato dei nove potrebbe fare propria, invece, li esclude tout court dall'obbligo di rettifica, mantenendolo solo per le testate registrate".
Cassinelli aggiunge che "dopo un'intensa attivita' di sensibilizzazione sul tema, credo di poter dire che sia ormai maturata in tutti, anche nel governo, la convinzione che il comma 29 vada cambiato". Per questa ragione, il parlemantere confida "in un buon esito della vicenda, sottraendo cosi' i blog ai rischi cui sarebbero esposti in base al comma 29".

Intercettazioni, il no della Bongiorno Corriere della Sera

"Il Pdl, con l'avallo del governo che vorrebbe evitare un voto di fiducia su una materia così incandescente, fa la sua «proposta di mediazione» sul ddl intercettazioni per allargare la base di una maggioranza non ostile alla stretta sulla pubblicazione delle trascrizioni delle telefonate. E la mossa ha già incassato la non belligeranza dell'Udc che resta critica ma annuncia per oggi il ritiro della sua pregiudiziale di costituzionalità e il voto di astensione su quelle dell'Idv e del Pd. Punta i piedi, invece, Giulia Bongiorno (Fli) che minaccia dimissioni e non molla sulla pubblicazione, almeno per riassunto, delle intercettazioni: «Non sarò io il relatore del black-out del diritto di cronaca». E contro la norma anti-blogger scende in campo anche Wikipedia."

Polemica Vasco-Nonciclopedia: tutto risolto Wired.it

"Da ieri le invettive contro Vasco Rossi, reo di aver denunciato il sito satirico Nonciclopedia, non si placavano in Rete. Tutto era nato dalla decisione dei gestori del sito, anche se non obbligati da alcun giudice, di chiuderlo e rendere non visibili le varie voci. Questo in seguito alla denuncia del rocker per diffamazione. Dopo la focosa reazione del Web ( sempre pronto a infiammarsi se anche solo si sospetta una censura), la pace sarebbe stata fatta. Nonciclopedia si scusa e riaprirà presto i battenti, mentre Vasco ritirerebbe la denuncia. Tanto rumore per nulla, quindi?"

Politica digitale transnazionale

 

HADOPI, un anno di minacce Punto Informatico

"Il nuovo rapporto sull'attività di HADOPI relativo a tutto il 2010 mostra un quadro che per i responsabili è positivo e sintomo di successo. Già precedenti rapporti avevano, secondo l'Autorità, evidenziato come il sistema stesse aiutando a cambiare la percezione di cosa è legale e cosa no. Ora, il soggetto che presiede alla tutela del diritto d'autore online in terra francese, ritiene quindi che le statistiche relative al primo anno di attività lo confermino: dall'entrata in vigore del sistema di risposta graduata sono stati emanati 650mila primi avvisi (il primo inviato ad ottobre 2010) 44mila secondi avvertimenti e, ora, sarebbero una sessantina i netoyen passibili di ricevere la terza e ultima lettera, quella che anticipa la disconnessione."

Privacy e trattamento dei dati personali

Facebook: Europa e America tengono sotto controllo la privacy B2B24

"Il funzionamento di Facebook è sotto esame da parte delle autorità che si occupano di tutela della privacy degli utenti. Da entrambe le sponde dell'oceano Atlantico. L'ufficio irlandese che si occupa della protezione dei dati personali (la sede europea di Facebook si trova proprio in Irlanda) ha comunicato che intende avviare una consultazione con i responsabili del social network fondato da Mark Zuckerberg dopo aver ricevuto 22 contestazioni da parte del gruppo "Europe versus Facebook." che ha già pubblicato sul web un pingue fascicolo di informazioni su quelle che sono considerate le pratiche più dubbie messe in atto. Nel frattempo, anche la "Federal Trade Commission" statunitense sta compiendo delle verifiche dopo aver ricevuto diverse lamentele da parte di associazioni che si occupano di difendere i diritti degli utenti. La "bomba" sembra essere scoppiata dopo le dichiarazioni del ricercatore Nik Cubrilovic che, nei giorni scorsi, aveva segnalato come Facebook avesse l'opportunità di "tracciare" gli utenti anche dopo l'espletamento dell'operazione di logout dal social network. Per Cubrilovic, la mancata rimozione di alcuni importanti cookie al momento del logout, poteva consentire a Facebook di raccogliere informazioni sulle attività svolte in Rete da parte dei suoi utenti. Come? Semplicemente visitando i tantissimi siti web che contengono, nelle loro pagine, i ben noti "plugin sociali" di Facebook (pulsante "Mi piace", "Likebox" e così via)."

Eventi

TV: domani Costanzo modera il convengo sul futuro dei media Asca

"Sara' Maurizio Costanzo a moderare l'incontro-dibattito Italia Audiovisiva: diritto d'autore e creativita' che si terra' domani mercoledi' 5 ottobre a Roma. Sui temi della tutela del diritto d'autore ai tempi di Internet e della centralita' della televisione nell'era della multimedialita', il giornalista mettera' a confronto il presidente Mediaset Fedele Confalonieri, il vicedirettore generale della Rai Giancarlo Leone, il critico televisivo Aldo Grasso, il giornalista economico Oscar Giannino e il presidente dell'Anica Riccardo Tozzi. Alla mattinata, nel corso della quale verra' presentata la ricerca Italy: a Media Creative Nation commissionata da Mediaset a IsiCult-Istituto italiano per l'Industria Culturale, interverranno anche il Ministro ai Beni Culturali Giancarlo Galan e il presidente dell'Agcom Corrado Calabro'."

http://www.asca.it/news-TV__DOMANI_COSTANZO_MODERA_IL_CONVEGNO_SUL_FUTURO_DEI_MEDIA-1054758-ECO-.html

Fonte: http://www.agoradigitale.org/bavaglio-oggi-ancora-piazza-e-wikipedia-oscura-il-sito-digitale-e-potere-rassegna-stampa-del-5-ottob

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