L’opposizione salva De Magistris
di Ciro Crescentini da Cronache di Napoli, 01-10-2011
Ieri mattina la seduta del consiglio comunale di Napoli si è potuta svolgere grazie a due consiglieri dell’opposizione di centro destra. In aula erano presenti 26 consiglieri su 48. Notata l’assenza di ben sette consiglieri della maggioranza rosso-arancione e di tre consiglieri del Pd. La riunione ha rischiato di essere sciolta per mancanza del numero legale che avrebbe impedito all’assessore Riccardo Realfonzo di incardinare la manovra per gli equilibri di bilancio entro la data del 30 settembre (termine fissato dalle normative di legge), provocando l’arrivo del commissario prefettizio. Dunque, la presenza in Assise di Vincenzo Moretto (Pdl) e Domenico Palmieri (Liberi per il Sud) si è rivelato un soccorso determinante per la giunta guidata dal sindaco Luigi De Magistris.
Illustrando la sua relazione, l’assessore al bilancio ha confermato la scelta dell’amministrazione di tagliare drasticamente le spese “irregolari” approvate dalla precedente amministrazione a guida Iervolino. “La Giunta – ha affermato Realfonzo – nei suo primi mesi di attività si è trovata a dover tamponare molte falle”. L’esponente di Palazzo San Giacomo ha confermato la bocciatura di 6 milioni 928mila euro di debiti fuori bilancio, non ritenendo idonea la documentazione presentata. “Oltre 5 milioni, sono legati alle spese irregolari effettuate dall’azienda partecipata Napoli Servizi per lavori effettuati nella sede della Fondazione Forum delle Culture e per l’affidamento dell’attività di vigilanza armata, considerati dal Comitato di valutazione attività estranea alla convenzione” – ha denunciato l’assessore. L’assessore ha confermato il riconoscimento di 2494 debiti per un importo complessivo di 23.284.458,85 euro. “Sono debiti costituiti per due terzi da obblighi derivanti da sentenze e per un terzo da debiti assunti dai dirigenti per interventi di importo superiore ai 20mila euro effettuati nell’interesse dell’ente”. “Vi è una contrazione chiara dei debiti fuori bilancio e nonostante la riduzione dell’entità del bilancio del Comune, la spesa sociale è rimasta sostanzialmente invariata – ha aggiunto – Però accanto alla copertura di 23 milioni per i debiti fuori bilancio, la manovra considera ulteriori esigenze di spesa manifestatesi nel frattempo (riscaldamento di scuole ed uffici, utenze, rimborsi consiglieri, compensi relativi all’avvocatura, spese sociali e cofinanziamenti per l’ambiente) che portano a 30 milioni l’importo totale da finanziare”. Come saranno reperite le risorse? Si procederà alle dismissioni nel patrimonio immobiliare (circa 9 milioni); si utilizzeranno i vecchi finanziamenti Cipe (7 milioni) e gli interessi attivi derivanti dalla Cassa depositi e prestiti (circa 2 milioni). Si prevedono maggiori entrate legate all’Ici (circa 2 milioni), agli utili dell’Arin (2 milioni), agli avanzi vincolati dal Rendiconto 2010 (2 milioni).
Altre entrate sono previste da contravvenzioni, da interessi attivi, dall’attribuzione della gestione dell’impianto di depurazione di Coroglio all’Arin che ha portato un’economia di circa 200mila euro e, infine, da risparmi e tagli (la formazione del personale, gare di appalto non ancora indette).
Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=4568
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