Sesso e Sessualità

di Susanna Berti Franceschi ( scrittrice)

 

È risaputo che sull’argomento “sesso” si possono fare valanghe di affermazioni opinabili, buona parte delle quali può essere però facilmente contestata e superata da pareri scientifici o per lo meno fortemente accreditati.
Per quando riguarda l’argomento “bisessualità”, invece, le dicerie hanno a tutt’oggi campo libero. Le “grandi ricerche” sono ancora da fare, tanto che possiamo dire che “Due non è il doppio di uno” (di Elettra Groppo, edito da Elmi’s World 2010) è di tipo pionieristico.
Molti sono i pregiudizi e molte le false credenze che girano attorno al termine bisessualità. Questo orientamento sembra essere una figura mitologica. Quando si pensa ai bisessuali abbiamo due visioni: quella del passato in cui li si vede liberi a vivere una sessualità normale, ricordando i grandi popoli come i romani, i greci o gli spartani, e il presente in cui le persone vengono dipinte fondamentalmente ambigue che vogliono tenere il piede in due scarpe.
Oggi molti credono che questo orientamento non esita, si pensa che l’essere umano non possa far altro che collocarsi in una delle due categorie sessuali conosciute: eterosessuale e omosessuale. Chi sta nel mezzo viene ignorato e spesso bistrattato.
È chiaro che la mancanza di chiarezza, la mancanza di espressione da parte dei bisessuali e la forte contrapposizione di poli caratterizzata dal nostro secolo, non aiuta minimamente a comprendere questa sfumatura nell’orientamento.
Sarebbe bello poter vivere la sessualità in maniera meno ingabbiata, senza dover usare di continuo etichette, sarebbe bello poter amare senza dover in continuazione chiedersi: è la persona giusta? è il genere giusto? Invece di amare semplicemente dato che di per sé amare è bene per antonomasia.
Con il rafforzarsi delle religioni, come le conosciamo ora, il bene e male è stato definito più nettamente e le categorie si sono ampliate per poter sostenere i vari poteri e le varie ideologie. Sono nate così le rivendicazioni, dal femminismo ai movimenti omosessuali, tutti hanno urlato a gran voce (chi prima chi dopo) la loro esistenza e gli studi che si sono susseguiti hanno cercato di comprenderne i motivi culturali e biologici.
Dei bisessuali non abbiamo che un bisbiglio. Le poche ricerche fatte sono state condotte per lo più negli Stati Uniti e si sono fermate agli anni Novanta. Una goccia nell’oceano in confronto agli altri orientamenti.
Ma gli studi mostrano per lo più statistiche mentre la vita delle persone è costellato da sensazioni, sentimenti, emozioni e riflessioni. “Due non è il doppio di uno” cerca di andare oltre ai numeri, fondendo percentuali e desideri quotidiani ponendoci infine la domanda: possiamo forse guardare alla bisessualità come a un continuum nel quale i comportamenti etero e omosessuali si collocano agli estremi?
Sì potrebbe sostenere che nasciamo tutti potenzialmente bisessuali e che solo durante la nostra esistenza ci collochiamo su uno dei due estremi o rimaniamo in mezzo a questo continuum delimitato dai poli etero/omo. Le nostre esperienze, le pressioni sociali e le nostre inclinazioni personali potrebbero farci oscillare da una parte o l’altra mutando il nostro orientamento nel tempo. Se così fosse, i vari orientamenti farebbero parte del nostro essere e non ci risulterebbero più così estranee rendendole nuovamente naturali e togliendoci la paura del diverso.
Nata nel 1982 nei Paesi Bassi, Elettra Groppo ha compiuto a Padova i suoi primi studi, conseguendo il diploma di liceo linguistico nel 2002 (Inglese, Tedesco e Spagnolo). Sempre a Padova ha conseguito nel 2005 il diploma di Laurea Triennale in Scienze Psicologiche Sociali e del Lavoro, affiancando nel 2004 un counselor della Deutsche Bank in un corso apposito per i dipendenti della banca. Nel 2007, all’Università Bicocca di Milano, consegue il diploma di Laurea Specialistica in Psicologia delle Organizzazioni e dei Comportamenti di Consumo, con la Tesi “Sviluppo del self-empowerment nella formazione manageriale”. L’anno successivo, sempre a Milano, ottiene il Master in “Tecniche di Gestione delle Risorse Umane”.
La personale propensione all’osservazione dei comportamenti umani e le tecniche di analisi apprese negli anni di studio le consentono di realizzare alcune indagini psico-sociali che, mescolate alla sua passione per il linguaggio e alla sua vena poetica scanzonata, si riversano nelle sue opere letterarie.
I romanzi e i racconti (in via di pubblicazione anche presso altre case editrici) scavano in alcuni angoli del pensiero e della sensibilità degli uomini, scovando interrogativi e dubbi di tutti, ma anche speranze e talenti possibili per ognuno di noi.
Ha pubblicato lei stessa il suo primo saggio romanzato, frutto della sua “ricerca sul campo” su un argomento che può riguardare ogni creatura umana, ma che di fatto coinvolge particolarmente gruppi sociali ancora, in vari modi e in vario grado, emarginati: la bisessualità. Si tratta di un primo lavoro su una materia che la cultura italiana si sforza di non considerare; un passo già considerevole, che costituisce l’ingresso di questa scrittrice in un percorso incardinato sui due pilastri che le stanno più a cuore: la ricerca e la comunicazione.

Fonte: http://www.radicalicaserta.com/index.php?option=com_content&view=article&id=72:sesso-e-sessualita&catid=14:primo-piano

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