Il bavaglio cinese. Così Pechino spegne internet - Digitale e Potere - Rassegna stampa del 13 settembre
Politica digitale transnazionale
Il bavaglio cinese. Così Pechino spegne internet la Repubblica pag. 51
"Internet, più del dissenso ufficiale, è il grande nemico di Pechino, probabilmente l'ultimo, il solo a spaventare ormai i leader del partito comunista. La tentazione di spegnere la Rete, isolando virtualmente la nazione dalla comunità globale, risale a tredici anni fa: niente web niente tentazioni di libertà, hanno concluso i censori cinesi, ed è scoppiata la più costosa guerra invisibile del secolo. Il nuovo motore della crescita non obbedisce però più esclusivamente agli ordini ideologici dei successori di Mao, dipendenti dalla propaganda. Anche in Cina comanda il business e le cose, per le dittature come per le democrazie, si fanno assai più complicate. Il prezzo di una società disconnessa è insostenibile e la seconda potenza del mondo è scossa dalla più pericolosa delle contraddizioni: vanta il record di oltre 450 milioni di cybernauti, ma pure il primato delle barriere che impediscono loro di navigare in uno spazio libero. [...] La "Grande Muraglia di Fuoco", il filtro online ideato nel 1998, è mutato da vecchio strumento di censura ad arma della nuova propaganda web. I software che bloccavano le parole chiave dei "temi sensibili", mettendo fuori gioco Twitter, Facebook, Youtube e i siti che veicolavano lo scambio accelerato delle informazioni, sono ora controllati da un esercito di 60mila agenti elettronici e da una massa di milioni di "volontari patriottici", stipendiati per diffondere e sostenere in tempo reale l'opinione ortodossa sugli eventi, per intasare la Rete con notizie false, per trasformare il dissenso in consenso, o per cacciare e denunciare gli internauti indipendenti. [...] La Cina che cancella la Rete, che la reinventa da ponte sopra i confini in barriera che definisce l'Occidente e l'Oriente, fino a trasfigurarla nel certificato vitale di esistenza di ogni individuo, a discrezione dei leader del potere, è la sconvolgente novità che si nasconde nel cuore della crisi finanziaria che ridisegna il mondo. Per chi vive al di qua del "Muro di Pechino" possono sembrare "fatti loro". Il web eletto a dissidente da annullare è invece il nostro primo, non affrontato problema: Internet è l'abito che veste la democrazia contemporanea e se la prossima prima potenza del pianeta si rifiuta di indossarlo, per conservare e diffondere una forma nuova di totalitarismo economicamente vantaggioso, il mondo si scoprirà, ancora una volta, nudo."
Liu Xiaobo: Il Bavaglio Cinese la Repubblica pag. 1
"Grazie a Internet, che collega in tempo reale il mondo intero, ora mi basta un computer e, in un secondo, posso disporre di una quantità di informazioni prima inimmaginabili. Il computer mi ha reso più agevole scrivere, il web mi ha reso più facile reperire informazioni, collegarmi con il mondo esterno e, soprattutto, inviare articoli all'estero. Così, Internet è come una sorta di supermotore che imprime un forte impulso alla mia scrittura. Inoltre, ciò che guadagno con i miei articoli, grazie al diritto d'autore, è sufficiente ad assicurarmi una vita decorosa e indipendente. Per quel che riguarda l'interesse pubblico, Internet rappresenta per la Cina dispotica un canale informativo difficile da chiudere, e per la società civile una piattaforma di discussione, di scambio e, soprattutto, di autogestione."
Il Partito Pirata lancia il social network per condividere i film Zeus News
"Al grido di «Linking is not a crime» («mettere un link non è un crimine»), il Partito Pirata Ceco ha lanciato una nuova sfida alla locale Unione Antipirateria. È nato così il social network Moviehome, che si autodefinisce un Facebook per film, sul quale si possono trovare i link a film protetti dal copyright, ma nessun contenuto illegale direttamente ospitato. È da luglio che il Partito Pirata Ceco sta agendo contro le associazioni antipirateria: tutto è nato quando queste ultime hanno fatto causa a un sedicenne, reo di gestire un sito contenente i link a diverso materiale coperto da diritto d'autore. Pur non ospitando direttamente il materiale, il ragazzo è stato accusato di aver provocato danni all'industria cinematografica per più di 5 milioni di euro, e a quel punto il Partito Pirata si è fatto avanti con le proprie iniziative."
Diritto d'accesso
Liguria in Rete. Vodafone porta la banda larga nei piccoli comuni Il Secolo XIX pag. 13
"Sono pochi, ma cresceranno. Entro fine mese 16 piccoli Comuni della Liguria supereranno il digital divide. Detto in altri termini, entro fine settembre poco meno di diecimila liguri - 9.776, per la precisione - potranno fare ciò che (quasi) tutti gli altri già fanno agevolmente: navigare su internet in gran velocità. Questo significa poter seguire lezioni universitarie online, per esempio, avere un proprio sito web (importante per artigiani e piccolissime imprese), chattare o fare acquisti su internet. Il progetto si chiama "1000 Comuni" ed è finanziato da Vodafone con un miliardo di euro in tre anni. E' un impegno che il gruppo ha preso con il Paese, considerando che queste piccolissime realtà territoriali sono considerate a fallimento di mercato. L'iniziativa ha riscosso grande successo, a giudicare dalle oltre tremila richieste di intervento da parte della pubblica amministrazione e dei privati cittadini pervenute al gruppo."
E-government
Il certificato di malattia va online Il Sole 24 Ore pag. 35
A partire da domani, in caso di malattia, il lavoratore non è più tenuto a consegnare al datore di lavoro la copia cartacea del certificato medico. Si avrà, quindi, l'armonizzazione tra pubblico e privato. Termina, infatti, il periodo transitorio di tre mesi dalla pubblicazione della circolare 4/2011 della Funzione pubblica e del ministero del Lavoro in Gazzetta Ufficiale (13 giugno 2011), previsto per garantire l'adeguamento dei datori di lavoro privati al nuovo sistema. In precedenza, il lavoratore era tenuto, entro due giorni dall'inizio della malattia, a recapitare o trasmettere tramite raccomandata con ricevuta di ritorno il certificato di malattia rilasciato dal medico al datore di lavoro.
Eventi
Innovatori Jam 2011, una maratona sul web per discutere di innovazione Il Sole 24 Ore
"L'intelligenza collettiva degli internauti e delle comunità digitali per dare una scossa all'innovazione del Paese. Quaranta ore di conversazione via internet, una jam session che rappresenta un'iniziativa e un'opportunità unica per proporre idee e discutere di errori, inefficienze e oneri burocratici. Si chiama "Innovatori Jam 2011": una sessione di dibattito online promossa dall'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione, partner Il Sole 24 Ore e Ibm, e basata su un'apposita piattaforma di social networking predisposta da IBM. Dalle 8.00 del 13 settembre alla mezzanotte del 14 questa piattaforma potrà ospitare fino a 20mila internauti, in una maratona sul web durante la quale ogni partecipante porterà il proprio bagaglio di idee. La discussione, divisa in 10 forum, sarà coordinata in tempo reale da una Sala Jam a Milano. Saranno impegnate le principali community, certo. Ma chiunque potrà partecipare per offrire il suo contributo. Le idee saranno monitorate e analizzate da un tool dell'IBM, e ciascun forum sarà animato da un subject matter expert: un facilitatore scelto tra le diverse community attive. Innovazione e internazionalizzazione; giovani, talento e merito nella ricerca; a chi rivolgersi per creare una nuova impresa; i ranking dell'innovazione; accessibilità, apps e nuovi canali; digital agenda: open data, cloud computing e banda larga; e-commerce & e-tourism; il Codice dell'Amministrazione digitale; informazione e nuovi canali; smart city. Questi i dieci temi attorno a cui si articolerà il dibattito."
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