I costi della politica e la trasparenza - La Nuova Ferrara del 30 luglio 2011
Caro Bratti, caro Montanari,
nei giorni scorsi alla festa del PD avete raccontato i dettagli dei vostri emolumenti in quanto parlamentari o consiglieri regionali; aspetto nobile e degno di stima ma, credo, insufficiente. Mentre l’Italia si trova in una crisi economico – finanziaria che assomiglia e per certi aspetti appare anche peggiore di quella del 1992, mentre crescono povertà e precarietà, mentre la credibilità di governo e politica del Paese ci espone a devastanti attacchi finanziari dall’estero, mentre ci si aspettano lanci di monetine in forma indiscriminata perché, si tende erroneamente a dire, “tanto sono tutti uguali”, sembra necessario dare segnali di alterità e di sana moralità politica.
I Radicali di Ferrara, aiutati dai Socialisti, nel 2009 hanno per primi attivato, secondo statuto comunale, l’istituto della proposta di delibera di iniziativa popolare per chiedere trasparenza al limite del possibile nel Comune di Ferrara.
La delibera, detta anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati e per la trasparenza, è poi stata approvata dal consiglio comunale all’unanimità.
Nella delibera si prevedevano, per eletti e nominati, non solo i dettagli degli emolumenti ma anche una dichiarazione, anche se negativa, concernente i diritti reali sui beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri; le azioni di società; le quote di partecipazione a società, all’esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società; copia dell’ultima dichiarazione dei redditi soggetti all’imposta sui redditi delle persone fisiche; una dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale.
Si prevedeva ancora l’informazione su atti presentati con relativi iter fino alla loro conclusione; l’informazione sulle presenze ai lavori del consiglio e delle commissioni e i voti palesi espressi sugli atti adottati dal consiglio comunale medesimo.
E ancora: il bilancio annuale, il bilancio pluriennale, la relazio- ne previsionale e programmatica, il piano triennale delle opere pubbliche, il piano esecutivo di gestione, l’elenco delle ditte fornitrici e il programma degli incarichi di studio, ricerca e collaborazione previsto dal regolamento degli uffici e servizi; le delibere approvate, suddivise per anno, argomento, presentatore; l’archivio degli altri atti del Comune – interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno – con l’indicazione dei proponenti e lo stato del loro iter amministrativo; i bandi e gli esiti di gara; l’elenco delle proprietà immobiliari del Comune e loro destinazione d’uso; la pubblicità degli incarichi e consulenze esterne in conformità alle disposizioni di legge e regolamentari; la ragione sociale, i dati essenziali di bilancio, i nominativi dei consiglieri di amministrazione ed i relativi emolumenti per ogni società controllata dal Comune ed anche quelle controllate attraverso una partecipata; l’albo pretorio telematico e altro ancora.
Il tutto facilmente leggibile online sul sito del Comune.
Non dubito che la vostra sensibilità e il vostro desiderio di dialogo, trasparenza e partecipazione con i cittadini, che so essere veri e vivi, faranno sì che vi attiviate, nel rispetto di ruoli differenti ma con gli stessi obiettivi, per arrivare presto al rispetto quella delibera e, quindi, anche della legalità.
Sono passati oltre 800 giorni dall’approvazione di questa delibera così rivoluzionaria e questa, in quanto Radicali, è la nostra penultima possibilità per una pronta attuazione; l’ultima sarà, come in passato per ottenere il rispetto della delibera sul testamento biologico, l’attivazione di azioni non violente.
Un saluto caro e grazie per quanto potrete e vorrete fare ... e naturalmente analoghe azioni si possono attuare anche in Regione e in Parlamento.
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