Opportunità o merito per le incompatibilità degli amministratori delle ex municipalizzate?

Articolo da Agenzia Radicale del 6 Agosto 2011

Uno degli effetti dei risultato del referendum sul art 23 bis del Decreto Ronchi è stato quello di un inevitabile effetto domino che ha travolto i decreti attuativi. In particolare, l’esito di quello che nella vulgata è stato definito referendum sull’acqua ha spazzato via anche il D.p.r. n.168/2010 recante Regolamento in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica, a norma dell’art. 23 bis (detti decreti attuativi del Decreto Ronchi).

Questa legge disciplinava un aspetto particolarmente scottante, quello della cause di incompatibilità per gli amministratori delle aziende speciali.

La valanga di Si, più o meno consapevolmente, ha di fatto spalancato le porte, forse meglio dire tolto ogni remora, ad un sistema di nomine per le ex municipalizzate clientelare e partitocratico.

Esiste oggi un vero e proprio vuoto legislativo che ineludibilmente andrà riempito, vi sono dei dubbi su quale legislatore dovrò farlo, la sentenza  n.352/2010 della Corte Costituzionale ha affermato il principio che la potestà regolamentare sulle aziende speciali è delle Regioni, si può ritenere che anche per le cause di incompatibilità valga lo stesso principio, ma si tratta di questione che occuperà i giuristi nei prossimi mesi.

L’aspetto che va evidenziato è che il precedente regime delle cause di incompatibilità sanciva l’esclusione dalle cariche delle aziende speciali di tutti gli amministratori che nel precedente triennio avessero ricoperto incarichi, sindaci, presidenti della provincia, assessori, consiglieri comunali e provinciali e delle comunità montane con l’estensione del divieto a coniuge, parenti ed affini fino al quarto grado di parentela, si trattava evidentemente di un sistema che si preoccupava “dell’opportunità” e che tralasciava i risultati della gestione delle aziende. Si tratta dello stesso approccio mediatico delle varie “Parentopoli” in cui si affiancano dei cognomi per denunciare il nepotismo omettendo costantemente di valutare contabilmente la gestione di quegli enti.

Oggi il foglio delle incompatibilità è bianco, solo un sistema di incompatibilità legate al controllo sulla gestione  ed ai risultati insieme all’eventuale esercizio delle ordinarie azioni di responsabilità sugli amministratori può porre le basi di una riforma liberale dei servizi pubblici locali e su questo ci si deve augurare che presto si inizi a parlare, perché come l’acqua anche le cattive gestioni dei servizi ed i debiti prodotti sono di tutti ed è bene ricordarlo.

Andrea Granata(Associazione Radicali Marche)

Fonte: http://beta.radicalimarche.org/2011/08/09/opportunita-o-merito-per-le-incompatibilita-degli-amministratori-delle-ex-municipalizzate/

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