Accorpamento aziende trasporti del Comune di Napoli
Di Ciro Crescentini, da “Cronache di Napoli” del 3 luglio 2011
L’accorpamento delle aziende di trasporto di proprietà del comune di Napoli slitterà nel prossimo autunno. La scelta organizzativa e politica di mettere insieme l’Anm, Metronapoli e Napolipark sta trovando molti ostacoli. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate da Palazzo San Giacomo, il sindaco Luigi De Magistris e l’assessore comunale ai trasporti Anna Donati potrebbero accogliere la proposta lanciata dal sindacato indipendente Usb (Unione Sindacale di Base) e pubblicata da ‘Cronache di Napoli’ lo scorso 11 giugno, istituendo una commissione d’inchiesta sullo stato delle tre aziende comunali. Gli orientamenti del governo cittadino sono confermati dalle dichiarazioni rilasciate all’agenzia ‘Il Velino’ dall’assessore Donati. “Non credo che l’intera riforma potrà vedere la luce prima delle ferie”. Donati anticipa che “ci lavorerà subito un gruppo tecnico per verificare missione, piano industriale, bilanci, funzioni delle singole aziende in questione: puntiamo sulla creazione di un’azienda unica mobilità per regolarizzare una macchina che funziona in modo separato”. Gli obiettivi sono quindi “usare meglio le risorse, in calo sul tema del trasporto pubblico” e poi “unificare il servizio all’utenza, riorganizzando tutta la rete, evitando che il trasporto su gomma duplichi quello su ferro”. E le corse per garantire il trasporto pubblico notturno, spesso annunciato in campagna elettorale? “Aumentare il servizio in queste fasce, nell’arco di poche settimane, è una delle nostre priorità in questo settore: il sindaco lo ha ribadito durante le riunioni di giunta, stiamo ragionando come fare, ma riunioni con i sindacati non ne abbiamo ancora fatto”. Pronta la replica dei sindacalisti dell’Usb dell’Anm. “Sollecitiamo il sindaco e l’assessore ad attivarsi per la nomina commissione d’inchiesta sulla nostra azienda, redigendo un serio piano industriale –spiegano Vincenzo Ezio Lucchese e Antonio Aiello rappresentanti sindacali aziendali dell’Unione Sindacale di Base - Gli esponenti della giunta non sono stati informati dettagliatamente su quanto accade in Anm. E’ una fabbrica di consenso, dove si producono sprechi, clientele e tante ingiustizie”. Segnalazioni che il primo cittadino non può ignorare. L’Anm, da tempo non certifica più i km percorsi dai bus, creando una situazione difficilmente per verificare l’ erogazione e l’impiego delle risorse pubbliche e i trasferimenti regionali. Non solo. L’ Anm (autobus) e Metronapoli (metropolitane e funicolari), non hanno mai redatto un programma di esercizio, ovvero un piano annuale che fotografa la strategia della viabilità cittadina in cui si indicano i mezzi e le risorse con cui metterla in atto. Una lacuna che mette in difficoltà le casse comunali, poiché solo a fine anno si conosce quanto le aziende del settore hanno effettivamente speso. Dell’assenza dei contratti di servizio si parla da anni. Le risorse pubbliche vengono puntualmente sprecate. Il rifornimento dei bus viene effettuato da personale della ditta privata e si spendono 500 euro al giorno solo per la sorveglianza privata dalle ore 20 alle 2 del mattino. Non parliamo poi del degrado. Su 250 pullman che escono la metà rientra dopo poco per i soliti ‘problemi meccanici’.
CondividiFonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=3907
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