Lotta non violenta per la democrazia, la legalità e la giustizia: manifestazione davanti al carcere di Venezia. Amnistia, amnistia, amnistia!



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arceri: Pannella al 2° giorno di sciopero della sete. Presidio davanti al carcere di Venezia per un’Amnistia per la Repubblica.


Giovedì 23 giugno dalle ore 10 i militanti di VenetoRadicale incontrano i familiari dei detenuti del carcere Santa Maria Maggiore di Venezia a cui chiederanno di unirsi ai 15 mila cittadini che in tutta Italia hanno aderito allo sciopero della fame per chiedere un’"amnistia per la Repubblica", indispensabile per riportare le carceri italiane a livelli minimi di legalità e ripristinare il funzionamento di una giustizia lenta, di classe, che tiene in ostaggio un terzo, ormai, della popolazione italiana. Nei giorni scorsi anche i detenuti del carcere di Venezia hanno promosso una iniziativa pacifica di digiuno “per dare voce al disagio permanente che ormai ci vede e ci costringe al limite della sopravvivenza a causa del fortissimo sovraffollamento”. La capienza massima del carcere è di 160 reclusi a fronte dei 350 ospitati.

Con il leader Radicale digiunano detenuti di quasi tutti gli istituti di pena del Paese insieme ai loro familiari, e poi agenti di polizia penitenziaria, psicologi, avvocati dell’Unione Camere Penali, volontari, personale amministrativo e garanti dei diritti dei detenuti. Si sono uniti al digiuno l’avvocato Anna Maria Alberghetti, presidente della Camera Penale di Padova, Livio Ferrari, Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Rovigo e l’avvocato veneziano Simone Zancani, componente della giunta nazionale dell’Unione Camere Penali.

Marco Pannella è in sciopero della fame dal 20 Aprile e in sciopero della sete dalle 24:00 del 19 Giugno.

Sono più di 67 mila i detenuti attualmente presenti nelle carceri italiane rispetto a una capienza massima di 43 mila; negli ultimi dieci anni ne sono morti 1.800, di cui 650 per suicidio, e nello stesso periodo si sono tolti la vita anche 87 agenti di polizia penitenziaria. Lo scandalo delle nostre carceri, sempre più simili a discariche sociali dove si annidano nuclei consistenti di nuova Shoah, fa dello Stato italiano un delinquente professionale rispetto alla nostra Costituzione, al diritto europeo, internazionale, a tutte le dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.

Maria Grazia Lucchiari
Comitato Nazionale Radicali Italiani


Fonte: http://venetoradicale.ilcannocchiale.it/post/2661747.html

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