REFERENDUM POPOLARI DEL 12 E 13 GIUGNO 2011

REFERENDUM PER MORTO. ORA ABOLIAMO IL QUORUM
Il bavaglio all'informazione stato poi parte integrante del tentativo di sabotaggio dei referendum: difficile avere regole minime di democrazia se si esautora il "conoscere per deliberare". Nonostante le trappole, l'affluenza alle urne, che andata al di l di qualsiasi aspettativa, ha coinvolto le italiane e gli italiani in maniera trasversale: come diceva Gandhi, "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci". Sono convinta che gli effetti dei referendum, come nel passato quando stato permesso loro di giungere al voto popolare, daranno anche questa volta uno scossone all'assetto immobile e conservatore della nostra vita politica e legislativa. In questo caso l'effetto ancor pi chiaro e dirompente perch le italiane e gli italiani hanno pronunciato un sonoro no all'unico piano che questo governo ha dichiarato come "strategico" in campo energetico, quello della "rinascita nucleare", e ha pronunciato un altrettanto sonoro no ad un altro caposaldo, quello delle leggi ad personam in un settore, la giustizia, ancora in attesa della tanto strombazzata "riforma epocale".
Infine, ritengo molto salutare l'avvio di un grande dibattito nel nostro paese su come gestire in modo efficiente e nell'interesse pubblico una risorsa come l'acqua, anche se resto convinta che alcuni temi come quello delle public utilities sia preferibile trattarli attraverso consultazioni referendarie a livello locale. Questo appuntamento referendario ha ancora una volta messo in evidenza come l'esistenza di un quorum cos alto continui a pendere come una Spada di Damocle sulla testa di qualsiasi referendum e, per questo, noi radicali continueremo a batterci per la sua abolizione.
Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1766
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