Vasco Rossi: a sorpresa l’inedito “Noi siamo i soliti”, i referendum e l’Arcitossico
di Marinella Venegoni pubblicato su La stampa, il 07/06/11
«La prima l’ho scritta a Los Angeles, appena finito il disco, ma non ci stava più; la canterò a settembre in concerto. Esce con un documentario su Vasco e Zocca, il mio paese: spero che lo si possa presentare al Festival di Venezia. Per la seconda aspetto notizie dalla Mannoia, gliela ho mandata. È un periodo fertile, mi escono pezzi a raffica, magari poi è tutto finito».
Lei dal palco ha fatto un lungo discorso sulla libertà: anzi, una specie di sermone…
«È il bene più prezioso, 60 anni fa sono morti in milioni per difenderla, ma nessun governo te la garantisce. Anzi, la sacrificano per il nostro bene: guardi il caso dell’imposizione del casco per la moto; e guardi il proibizionismo sulla droga: chi lo difende, finisce per difendere le mafie».
È un tema che le è caro, l’antiproibizionismo.
«Guardi, vorrei fondare l’Arcitossico, un’associazione che difenda i minimi diritti umani del tossico. Lo sa che il fermo di polizia è stato allungato da 24 a 48 ore, durante le quali non puoi chiamare né l’avvocato né la mamma, come ho detto in concerto? Il drogato è visto male, eppure è calmo: non c’è uno più calmo di lui. Come presidente dell’Arcitossico, pensavo a Capezzone: così si potrebbe riscattare, per il suo passaggio dal Partito Radicale al ruolo attuale».
Voterà ai referendum?
«Non voto da tanto tempo. Non andrò, sono in tour. Però direi un sì per l’acqua, e in quanto al legittimo impedimento, Berlusconi, parliamoci chiaro, è entrato in politica per salvarsi. Il nucleare? Ma se non le facciamo noi, ce le hanno qui vicino in Francia, le centrali».
Lei ha sostituito in concerto, in «Delusa», il nome di Boncompagni con quello di Berlusconi.
«Può fare quello che vuole, ma deve rispettare la carica istituzionale».
Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=3623
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