Contributi silenti VS i non contributi degli eletti
Mentre in questi giorni il movimento radicale è impegnato su tutti i fronti nella battaglia sui c.d. contributi silenti, la trasmissione Report riproponeva stasera un servizio in merito alla rendita vitalizia garantita a tutti gli ex parlamentari, pari a circa 3000 euro al mese. In particolare si faceva notare che mentre ad un cittadino italiano ordinario siano richiesti 40 anni di contributi previdenziali, ai parlamentari basti una legislatura per vedersi garantita a vita una sostanziosa rendita, che in certi casi supera anche i 9000 euro, un esempio su tutti Walter Veltroni con i suoi (o nostri, dipende dai punti di vista) 9014 euro mensili. Una lista completa dei 2238 ex parlamentari che vantano suddetta rendita è stata stilata dalla rivista L’Espresso e si può facilmente consultare al sito http://commenti.kataweb.it/scandalopensioni/index.php .
A porre rimedio a questa straordinaria iniquità ci aveva provato però l’On. Borghesi (IDV) che aveva proposto il 21.09.2010 l’abolizione di suddetta rendita, abolizione che avrebbe garantito alla sola Camera dei Deputati un risparmio di 150 milioni di euro l’anno. Risultato? 498 contrari, 22 favorevoli , 5 astenuti.
Ma come si sono comportati i nostri eletti radicali? Grazie allo strumento di Open Parlamento è stato possibile capirlo e abbiamo così potuto appurare che i nostri 6 eletti erano tutti presenti e hanno votato tutti contrariamente alla proposta, tranne l’On. Bernardini che si è astenuta.
Vorrei capire il perché di questa scelta degli eletti radicali, scelta che a mio avviso non rispecchia in alcun modo il concetto liberale di stato che appartiene al movimento radicale. In particolare, il mandato parlamentare non è un lavoro, i parlamentari non ricevono uno stipendio e anche se così fosse rimane da chiedersi il perché di oltre 3000 euro per soli 5 anni di legislatura. Insomma la casta che difende se stessa, sarebbe bello capire che c’entrano i radicali in tutto questo. Proprio per questo stasera è stata inviata a tutti gli eletti radicali una mail chiedendo spiegazioni in merito a suddetta votazione.
Non appena riceveremo risposta provvederemo ovviamente a pubblicarla sul nostro sito, nella speranza che i deputati radicali sappiano darci una valida motivazione a supporto della loro contrarietà a quello che, a mio avviso, è un vero e proprio privilegio riservato ai nostri parlamentari.
Fonte: http://www.radicaliverona.it/?p=198
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