E ora De Magistris non deve apparentarsi

di Norberto Gallo, da “Napolionline.org” del 17-05-2011

Andrea Orlando ha dichiarato che il Pd appoggerà De Magistris al ballottagio, lasciando però aperta la questione di un apparentamento al secondo turno.
Il cosiddetto apparentamento è la possibilità consentita dalla legge per l’elezione del sindaco di dichiarare formalmente l’appoggio ad uno dei due candidati al secondo turno. La giurisprudenza ha chiarito che, in caso di vittoria, le liste formalmente apparentate tra primo e secondo turno partecipano alla divisione del totale dei seggi spettanti alle liste apparentate al vincitore.
In soldoni, le liste che appoggeranno formalmente chi vincerà al ballottaggio avranno ventinove seggi, mentre gli sconfitti dovranno dividersi i restanti diciannove.
Se l’apertura di Orlando è politicamente ineccepibile, la scelta tra l’apparentamento formale o meno ha conseguenze evidenti sulla composizione dell’eventuale maggioranza di Luigi De Magistris qualora dovesse vincere.
Aiuta a capire meglio qualche conto basato sui dati (non ufficiali, sarà bene ricordarlo) provenienti dagli uffici comunali.
De Magistris raccoglie il 27,52% dei voti come candidato a Sindaco, ma i partiti della sua coalizione si fermano assai dietro a poco più del 16%. Morcone arriva al 19,15% ma i suoi partiti superano il 22%.
Se le cose rimanessero come stanno e De Magistris vincesse al ballottaggio contro Lettieri alla sua coalizione andrebbero ben 29 seggi, di cui 15 all’Idv, 8 alla lista civica Napoli è Tua e 6 alla Federazione delle Sinistre, mentre la coalizione di Morcone sarebbe costretta a dividersi appena 5 seggi che sarebbero ripartiti tra il candidato sindaco sconfitto e 4 per il PD, mentre Sel dovrebbe contare sulle dimissioni di Morcone per avere un suo uomo in consiglio.
Sarebbe indubbiamente la peggiore delle situazioni possibili per la coalizione di Morcone, che guadagnerebbe seggi in tutte le altre possibili situazioni, addirittura se a vincere fosse Lettieri. In quel caso, infatti, entrerebbero in Consiglio De Magistris, 3 dell’IDV, 1 di Napoli è Tua ed un eletto di Federazione delle Sinistre, mentre assieme a Mario Morcone siederebbero in Consiglio 7 consiglieri del Pd ed uno di Sel.
Se invece De Magistris vincesse con l’appoggio formale dei partiti che hanno sostenuto Morcone, la composizione dell’eventuale maggioranza sarebbe tutta un’altra storia:
Oltre a Mario Morcone, farebbero parte della maggioranza 13 consiglieri del Pd, 3 di Sel, 6 di IDV, 3 della lista civica Napoli è Tua, 2 della Federazione delle Sinistre (che avrebbe il primo dei non eletti in caso di dimissioni di Morcone) ed otterrebbe un seggio anche la lista civica apparentata con Morcone, Le Competenze per Napoli.
In pratica De Magistris si ritroverebbe con una maggioranza composta da 18 consiglieri che non lo avevano appoggiato al primo turno, mentre le “sue” liste si fermerebbero ad appena 11 consiglieri.
Il che può sembrare un conto da bottegai, ma rappresenta un elemento determinante per capire se De Magistris Sindaco avrà i numeri in consiglio per far votare i provvedimenti che stabilirà o se dovrà fare attenzione a contrattare continuamente con i suoi alleati per evitare clamorose bocciature in Consiglio.
Certo, questo potrebbe essere considerato il prezzo da pagare per vincere contro il terribile Lettieri-Cosentino.
Con una conseguenza che potrebbe snaturare tutto il senso della campagna fin qui condotta dall’ex magistrato che diventerebbe il cavallo di troia sfruttato proprio da quelli che non lo hanno voluto come sindaco fino all’ultimo momento e che ora sono disposti a sostenerlo pur di non perdere l’ultima chance di rimanere in sella.

Condividi

Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=3403

Sostieni i Radicali Italiani con almeno 1 € - Inserisci l'importo » €