Visita al carcere di Fuorni dell'On. Bernardini
Radicali/Salerno: nella giornata di ieri visita ispettiva al carcere di Fuorni dell’On. Rita Bernardini, componente della Commissione giustizia della Camera, accompagnata da Donato Salzano del “gruppo carceri di Radicali Italiani” e da Michele Capano, segretario associazione radicale “Maurizio Provenza”. La delegazione radicale si è soffermata a lungo (più di quattro ore) nella 2° sezione tossicodipendenti (circa 70 detenuti), emerso il forte disagio e la sofferenza per la mancata assistenza sanitaria, percepibile inoltre un clima di tensione palpabile. A tal proposito in merito ai presunti pestaggi denunciati in ripetute lettere da alcuni detenuti, il direttore Stendardo ha escluso in modo categorigo che possano essersi verificati episodi di violenza, ma in ogni modo ha assicurato un’indagine interna per accertare i fatti. Infine positivi i lavori di ristrutturazione in corso e la riduzione delle presenze dalle abituali 500 alle 380 attuali, così da ridurre in modo parziale il sovraffollamento, che pure persiste.
Dichiarazione di Salzano “Radicali italiani – Gruppo Carceri”:
“Sono sicuro che verranno accertati fatti denunciati dai detenuti ove vi fossero, come promesso dal direttore Stendardo, sono felice per il ripristino del servizio postale per gli accrediti su i conto correnti dei detenuti, come sarei felice di trovare in biblioteca nella mia prossima visita, il regolamento interno del carcere a disposizione dei detenuti per la consultazione, invece in merito alla improvvisa e utilissima soluzione di recente apertura della sezione detentiva dell’ospedale San Leonardo, i riconoscimenti della direzione del carcere alla lotta nonviolenta dei militanti Radicali Donato Salzano, Manuela Zambrano e Michele Capano che affiancarono alle continue richieste della Comunità Penitenziaria. A tal proposito devo rivolgere un accorato e disperato appello al nuovo commissario dell’ASL SA2 Maurizio Bortoletti, a Fuorni il servizio sanitario nazionale semplicemente non c’è, si ripristino le condizioni minime di assistenza sanitaria.”
Dichiarazione dell’On. Rita Bernardini:
“E’ pur vero che la situazione, rispetto a qualche tempo fa, è leggermente migliorata , ma siamo ancora molto lontani da quello che può essere definita una detenzione giusta, rispettosa della vita e dei diritti fondamentali degli individui . Certamente il minor sovraffollamento rende alcuni problemi più semplici da gestire. Ma, in particolare per quanto riguarda i detenuti tossicodipendenti, la tensione è palpabile. Sono costretti a passare 20 ore in una cella, senza possibilità di uscire o svolgere qualunque tipo di attività. Le visite mediche sono ridotte al minimo. Molti soffrono di disturbi ai denti, ma il dentista arriva una volta a settimana e fa quel che può in poche ore. Dal Ministero, intanto, continuano ad arrivare tagli sia alle risorse per la struttura che per il personale. Positivi i lavori di ristrutturazione in corso.”
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