Caso Gheddafi/Tamoil: lettera aperta al sindaco

“RISARCIMENTI DEI DANNI". I RADICALI A PERRI:
CI TUTELI CON UN PROVVEDIMENTO CAUTELATIVO
(La Provincia del 4.4.2011)

Coinvolgere le istituzioni per fare in modo che il percorso di trasformazione venga seguito e controllato ad ogni livello e per garantire che la promessa salvaguardia di buona parte dei posti di lavoro venga effettivamente applicata: nella crisi Tamoil la politica stata determinante quanto il sindacato e continuer a ricoprire un ruolo decisivo anche da ora in avanti. Eppure, la polemica non manca: l'Associazione radicale Piero Welby di Cremona, in una lettera inviata al sindaco Oreste Perri e firmata dal presidente Ermanno de Rosa e dal segretario Sergio Ravelli, chiede maggiore incisivit ma utilizza toni che potrebbero anche suscitare reazioni altrettanto forti. 'Cremona ha dato abbastanza - scrivono i radicali -. Ha raffinato benzina per la guerra, ne ha raffinato per la ricostruzione, poi per il boom dell’automobile. Le porcherie della raffinazione finivano nell’acqua di falda e nei polmoni dei cremonesi tutti, mentre paghe e stipendi compensavano il lavoro onorevole di qualche centinaio di loro. Alla fine degli anni ottanta la raffineria di Cremona era gi vecchia ed in eccedenza rispetto alle richieste del mercato. Doveva essere demolita per sgravare la citt di un fardello che le impediva di crescere in altro modo. Non c’era bisogno che si continuasse a sporcare il cuore di una bella citt che voleva affacciarsi al suo fiume senza doversi turare il naso. Invece fu mantenuta e potenziata per impinguare le casse del nuovo proprietario libico. Noi radicali sappiamo bene quale sia stata nel salvataggio la parte dei rappresentanti politici della citt di allora, ma ora tocca a lei, sig. Sindaco, assicurarci il giusto risarcimento dei danni accertati restituendo ad attivit meno inquinanti tutta l’area bonificata e liberata da raffineria e deposito. Chieda i danni e si cauteli... Fra qualche giorno le consegneremo le firme di molti cittadini cremonesi che hanno sottoscritto la nostra petizione: chiedono un suo intervento per l'attivazione di un provvedimento cautelativo e conservativo nei confronti dei beni di Tamoil Italia. Ma occorre agire subito, prima che sia troppo tardi'.

Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1739

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