CASO GHEDDAFI/TAMOIL: PETIZIONE AL SINDACO
LA SOLVIBILITA' DI TAMOIL NELLA BONIFICA
(La Cronaca del 26.03.2011)
Oggi sussiste la probabilit molto fondata che sia la propriet di Tamoil ad essere condannata ai relativi risarcimenti e riparazioni. Ma che ne sar di questo responsabile quando il processo che sta per iniziare sar concluso? Quasi certamente la rivolta popolare in Libia che sta esautorando di fatto lattuale regime totalitario retto dalla famiglia Gheddafi avr reso inesigibili risarcimenti e riparazioni per irreperibilit del reo o per sua insolvibilit.
E necessario quindi assumere uniniziativa pubblica che abbia come obiettivo il congelamento di tutti i beni Tamoil in Italia per scongiurare il pericolo che la crisi libica lasci a Cremona sia i costi della bonifica e della riconversione che i risarcimenti dovuti a lavoratori e cittadini per i danni arrecati.
Come risulta dalle indagini giudiziarie, che porteranno a giudizio gli amministratori della raffineria, Tamoil si resa responsabile di gravi reati ambientali. Pertanto, in base alle vigenti norme in materia ambientale, spetta alla Tamoil farsi carico della bonifica delle aree inquinate e dei relativi risarcimenti, premessa indispensabile per qualsivoglia riconversione industriale.
Per questi motivi, i sottoscritti chiedono al sindaco di Cremona, in qualit di Autorit Sanitaria locale, di richiedere un Provvedimento Cautelare dUrgenza (ex art.700 del c.p.c.) sui beni Tamoil in Italia, a tutela dei lavoratori, dellambiente e della salute dei cittadini cremonesi.
E' questo il testo della Petizione popolare al sindaco Oreste Perri oggetto della raccolta firme promossa dall'Associazione radicale Piero Welby che si terr sabato 26 marzo dalle 9.30 alle 12.30 presso il mercato (via Monteverdi, angolo via Ala Ponzone).
Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1735
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