Tamoil: i Radicali incontrano il procuratore Di Martino

I radicali dal procuratore di Martino. Il caso a un pm in arrivo da Matera
INQUINAMENTO TAMOIL 'IL PROCESSO? TEMPI LUNGHI'
(La Provincia del 23.3.2011)

Agli inizi di gennaio, la procura aveva notificato il decreto di chiusura delle indagini ai tre manager della Tamoil (Mohamed Saleh Abulaiha, Enrico Gilberti e Livio Tregattini) ritenuti responsabili dell'inquinamento ambientale causato dalla raffineria. Ora si profilano tempi lunghi “per la richiesta di rinvio a giudizio. Il Procuratore Roberto di Martino ci ha fatto capire che bisogner attendere almeno la fine dell'anno”. La notizia l'hanno raccolta i Radicali Ermanno de Rosa e Sergio Ravelli (presidente e segretario dell'associazione Piero Welby), nell'incontro di ieri pomeriggio con il procuratore a capo di un ufficio che vive una situazione di emergenza, sia perch a fine anno ha perso due pezzi – il pm Cinzia Piccioni, titolare dell'indagine sulla Tamoil decollata nel luglio 2009, e il pm Cristina Gava – sia perch motivi personali in questo momento impediscono al procuratore di essere costantemente al lavoro. E il pm Francesco Messina non pu smaltire tutto il lavoro da solo. Se “in base a quanto ci ha riferito il procuratore, gi 1.500 procedimenti sospesi e la met andr in prescrizione”, bisogner attendere l'arrivo da Matera, in aprile, del pm Palamara (omonimo del Palamara capo dell'Associazione nazionale magistrati), perch i faldoni sul caso Tamoil finiscano sulla scrivania in vista del processo. E poich le carte da leggere e studiare sono centinaia, i tempi si dilateranno. Inoltre, in autunno un altro rinforzo potrebbe arrivare in procura da una pm di Reggio Emilia, che ha scelto come sedi sia Cremona che Rovigo. Intanto, lo scorso luned, Ermanno de Rosa e Sergio Ravelli hanno incontrato il sindaco Oreste Perri, alla presenza dell'assessore Francesco Bordi e del capo di gabinetto Walter Montini. A Perri hanno consegnato una lettera-appello, con la quale “si propone al sindaco, in qualit di autorit sanitaria locale, di richiedere al giudice un provvedimento con carattere d'urgenza, sui beni di Tamoil Italia, il contenuto dei serbatoi e la rete commerciale dei distributori per evitare che la crisi libica lasci a Cremona il costo della riconversione e neghi alle vittime i risarcimenti”. Un ricorso invia d'urgenza per fare 'pressing' sulla propriet “e per esercitare tutte le azioni, anche sindacali, al fine di ottenere almeno la bonifica e la difesa occupazionale”. Francesca Morandi

Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1733

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