LETTERA APERTA DEI RADICALI CREMONESI SULLA QUESTIONE TAMOIL

1- abbiamo, negli ultimi tre anni, interrogato per ben sei volte il governo e i ministri competenti sullaggravarsi della situazione riguardo alla raffineria, dal punto di vista ambientale, industriale, giudiziario;
2- abbiamo raccolto dalla Magistratura e dallAvvocatura di Cremona indicazioni sulle cause di inefficienza che ne rallentano lazione incidendo anche sui tempi delle indagini circa i reati di inquinamento connessi alle attivit di raffineria e deposito Tamoil ed ora del processo da tre mesi in attesa di partire;
3- abbiamo, di recente, documentato che la societ Tamoil Italia stata inserita dal 1994 al 2007 nella black list antiterrorismo del governo americano e che il gruppo Oilinvest International proprietario della Tamoil Italia ha sede in un paese inserito nella black list dei paradisi fiscali dal nostro ministro dellEconomia e delle Finanze;
4- abbiamo, da subito, formulato la proposta di congelamento delle azioni e dei beni Tamoil, per evitare che la crisi libica lasci a Cremona i costi della bonifica e neghi alle vittime i risarcimenti. Questa azione la sola a puntare sulla condizione indispensabile di vincolare Tamoil in modo che possa concretamente rispondere delle sue responsabilit sia verso la cittadinanza che verso le maestranze;
5- abbiamo elaborato - in bozza da condividere ed approfondire - una proposta complessiva in grado di coniugare la difesa dei livelli occupazionali, la bonifica ambientale e la riconversione industriale della Tamoil. In questa rientra il piano per la bonifica, finanziato con i beni dei proprietari Tamoil, nel quale impiegare le maestranze attraverso la predisposizione di corsi di formazione dei dipendenti per la realizzazione della bonifica stessa. E, in prospettiva, la riconversione della Tamoil Cremona in societ esperta nel campo delle bonifiche.
Di fronte a tutto questo, il mondo politico, sindacale, istituzionale, non solo cremonese, non ha battuto ciglio. Ha percorso invece imperterrito, settimana dopo settimana, la strada pi facile e scontata delle riunioni, degli incontri, dei tavoli di crisi, rivelatisi sempre pi inconcludenti e impotenti di fronte al precipitare degli eventi. E allora che fare? E possibile che non ci sia qualcuno in grado di assumersi la responsabilit di aprire un confronto, un dialogo con i radicali?
Per quanto ci riguarda, annunciamo che luned 21 marzo alle 17 una delegazione radicale incontrer il sindaco di Cremona. A Oreste Perri chiederemo di fare un atto concreto, ufficiale, che vada nella direzione della difesa degli interessi dei lavoratori Tamoil, in primis, e della citt intera.
Ermanno de Rosa e Sergio Ravelli, presidente e segretario dell'Associazione radicale Piero Welby di Cremona
Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1730
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