OSSERVAZIONI SULLA CONSULTAZIONE PUBBLICA 668/10/CONS

CONSULTAZIONE PUBBLICA SUI LINEAMENTI DI PROVVEDIMENTO CONCERNENTE L’ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DELL’AUTORITA’ NELL’ATTIVITA’ DI TUTELA DEL DIRITTO D’AUTORE SULLE RETI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA

Osservazioni di Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet, Assoprovider e Studio Legale Sarzana e Associati

Milano/Roma 24 febbraio 2011


Le questioni che sottengono l’esercizio delle competenze dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (di seguito “l’Autorità”) nell’attività di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica sono a nostro avviso cruciali non solo per il futuro dell’industria dei contenuti audiovisivi ma anche e soprattutto, sotto il profilo dell’interesse generale, per un equilibrato sviluppo economico, sociale, tecnologico e culturale del nostro Paese. Ringraziamo, pertanto, l’Autorità per l’opportunità concessaci di meglio esplicitare, nell’ambito di codesta consultazione, tutte le perplessità che nutriamo sui lineamenti di provvedimento proposti. Stanti i diversi profili di possibile lesività delle prerogative del Parlamento e di conflitto con il vigente diritto comunitario, le presenti osservazioni vengono contestualmente inviate ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e al Commissario europeo per l’Agenda Digitale.


1) Premessa Con l’appello lanciato lo scorso 31 gennaio (allegato n 1 con le 3750 adesioni a supporto raccolte sul sito www.sitononraggiungibile.it) le scriventi associazioni, prima ancora che sottoporre le loro risposte formali all’Autorità, hanno ritenuto opportuno rivolgersi all’opinione pubblica e al Parlamento indicando i gravi rischi insiti nel procedimento sommario a tutela del diritto d’autore, così come delineato al punto 3.5 della Delibera oggetto di questa consultazione che, ove definitivamente approvato in queste forme, introdurrebbe meccanismi tali da consentire all'Autorità di impedire - in modo automatico e prescindendo da qualsivoglia requisito di colpevolezza accertato dell'Autorità giudiziaria - l'accesso ai siti posti fuori dal territorio italiano e di rimuovere contenuti sospettati di violare il diritto d'autore. In pratica, gli utenti potrebbero vedersi in tal modo sbarrato l’acceso a siti, blog, testate online o altre fonti informative che siano solo sospettate di aver violato la disciplina del diritto d’autore.

La richiesta di moratoria da noi avanzata è stata peraltro già accolta e condivisa in sede parlamentare da un’interpellanza urgente presentata alla Camera dei Deputati lo scorso 16 febbraio (allegato n. 2) e da una mozione presentata al Senato della Repubblica il 23 febbraio (allegato n. 3). Riteniamo ingiusto, inopportuno e inappropriato che l'Autorità possa pretendere di regolamentare direttamente ambiti che la Costituzione affida al potere legislativo e al potere giudiziario, che in altri Paesi dell'Unione europea sono stati oggetto di lunghe discussioni parlamentari e con un approccio che, peraltro, come evidenzieremo meglio di seguito, in sede comunitaria è stato nettamente rigettato.

Se è vero che il diritto d’autore e, più in generale, i diritti di proprietà intellettuale costituiscono, infatti, un cardine inamovibile del sistema culturale ed il loro rispetto rappresenta un’esigenza ineliminabile per garantire un adeguato sviluppo del patrimonio culturale, le misure di enforcement di tali diritti devono, tuttavia, sempre essere contemperate con il necessario ed irrinunciabile rispetto di altri diritti fondamentali dei cittadini prima ancora che dei consumatori ed utenti. Ci riferiamo, in particolare, alla libertà di manifestazione del pensiero (anche attraverso strumenti telematici), ad un processo celebrato dinanzi ad un’Autorità giurisdizionale nel rispetto del principio del contraddittorio nonché al diritto alla privacy, come ha inteso ribadire recentemente in forma prescrittiva il legislatore europeo a norma dell’articolo 1 pragrafo 3 bis della Direttiva 2009/140/CE del 25 novembre 2009.

A ben vedere è la stessa Autorità a porre nelle premesse del documento di consultazione in esame le seguenti apprezzabili dichiarazioni di principio: “Sul tema del diritto d’autore online si è sviluppato negli ultimi anni un ampio dibattito, focalizzato principalmente sulle misure più efficaci per contrastare il fenomeno. Tale approccio, che è sempre stato guidato dalla esigenza di tutelare l’”autore” dinanzi al “consumatore”, ha portato all’adozione, in diversi Paesi, di misure di contrasto fondate essenzialmente su divieti e sanzioni. Gli effetti pratici di un siffatto tipo di reazione, tuttavia, sono quantomeno dubbi. Sarebbe infatti opportuno individuare un modello di regolazione che poggi sull’attribuzione del giusto valore anche ai diritti dei consumatori di accedere ai contenuti online, contestualmente però, va da sé, sostenendo gli autori e le associazioni rappresentative dei loro interessi e i soggetti che veicolano i contenuti sul web. In questo senso, qualunque politica o intervento di contrasto della pirateria non può prescindere dalla coeva promozione di misure finalizzate a favorire l’offerta legale di contenuti accessibili ai cittadini: politiche che guardino ad uno solo di questi due aspetti sono destinate a fallire, come dimostra l’inefficacia delle misure tecniche di contrasto alla pirateria”.

E’ anche nostra salda convinzione che il diritto d'autore dovrebbe essere regolamentato in modo da garantire che nella sfera digitale ci sia il giusto equilibrio tra i diversi interessi, altrimenti da strumento di promozione della creatività e di nuovi contenuti esso diverrà un sistema di controllo e censura pervasivo e un ostacolo intollerabile all’accesso alla cultura e all’informazione. Purtroppo, però, con un salto logico di cui è difficile comprendere i motivi fondanti, alle pur apprezzabili ed equilibrate dichiarazioni di principio poste nell’incipit del documento di consultazione non fa seguito nel suo prosieguo alcuna proposta di azione concreta per quanto concerne la promozione del mercato legale e l’eliminazione delle barriere di natura contrattuale che ne rallentano lo sviluppo. Per questi aspetti l’Autorità si limita, con estrema timidezza, a svolgere considerazioni di massima astenendosi dall’ipotizzare misure prescrittive nonostante le prerogative conferitele dalla sua stessa legge istitutiva, in tema di concorrenza e tutela dei consumatori nel mercato delle comunicazioni elettroniche, le consentirebbero ampio spazio di manovra.

Una timidezza e una cautela tanto più incomprensibili e stridenti se confrontate con la stringente quanto invasiva proposta avanzata invece dall’Autorità al paragrafo 3.5 con misure prescrittive per quanto concerne l’ipotizzato procedimento sommario di tutela del diritto d’autore. Per questo motivo, e nostro malgrado, di seguito approfondiremo in primis le ampie criticità di questa parte del documento di consultazione stanti i diversi profili di possibile lesività delle prerogative del Parlamento e di conflitto con il vigente diritto comunitario che esso solleva.

(vedi l'intero documento qui allegato)

 

Adiconsum è un’associazione di consumatori, con oltre 122.000 associati, costituita nel 1987 su iniziativa della CISL. È presente in tutte le Regioni italiane con 283 sportelli di informazione e tutela nelle maggiori città italiane; Agorà Digitale è un'associaizone composta da parlamentari, esperti di diritto, ed attori di mercato delle nuove tecnologie che mira all'introduzione di regolamentazioni delle nuove tecnologie digitali che abbiano i diritti civili, i diritti di cittadinanza e la libertà di innovazione come principi ispiratori; Altroconsumo è una associazione indipendente di consumatori con oltre 330.000 soci in tutta Italia, Membro del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, Membro BEUC, Bureau Européen des Unions de Consommateurs, Membro di Consumers international; Assonet è l'associazione di categoria aderente alla Confesercenti, che raggruppa le attività economiche del settore Information & Comunication Tecnology (ICT), siano esse Piccole e Medie Imprese o Liberi Professionisti; Assoprovider è una associazione di categoria affiliato all’organigramma nazionale di Confcommercio che rappresenta circa 200 ISP (Internet Service Provider); Studio Legale Sarzana e Associati composto attualmente da cinque soci stabili e da diversi consulenti esterni, ha tra i suoi referenti Carlo Sarzana di S.Ippolito, Presidente Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione, già membro del Comitato Interministeriale per la sicurezza informatica e nelle Telecomunicazioni nella P.A, e Fulvio Sarzana di S. Ippolito, Avvocato. E' specializzato nelle tematiche del diritto civile, penale ed amministrativo dell'informatica e delle telecomunicazioni.

 

Pietro Giordano Segretario Nazionale Adiconsum

Luca Nicotra Segretario Nazionale Agorà Digitale

Paolo Martinello Presidente Altroconsumo

Giovanni Prignano Presidente Nazionale Assonet - Confesercenti

Dino Bortolotto Presidente Nazionale Assoprovider

Fulvio Sarzana Studio Legale Sarzana e Associati

http://www.agoradigitale.org/sites/all/files/Microsoft_Word_-_Risposta_congiunta_ad_agcom_24_2_11_-_ad_uso_web.pdf

AllegatoDimensione
Risposta_congiunta_ad_Agcom.pdf263.01 KB

Fonte: http://www.agoradigitale.org/osservazioni-sulla-consultazione-pubblica-66810cons

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