COMUNICATO SU DOCUMENTO CONGIUNTO CONSULTAZIONE PUBBLICA AGCOM
Adiconsum Agorà Digitale Altroconsumo Assonet-Confesercenti Assoprovider-Confcommercio Studio Legale Sarzana e Associati
COMUNICATO
ILLEGITTIME LE COMPETENZE AGCOM DOCUMENTO CONGIUNTO SU CONSULTAZIONE PUBBLICA AGCOM
Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio e Studio Legale Sarzana e Associati hanno oggi presentato alla AgCom un documento congiunto finalizzato alla consultazione pubblica relativa al nuovo regolamento sul diritto d'autore della stessa Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con la delibera n. 668/10/CONS.
I soggetti promotori ravvisano nel regolamento proposto, elementi di forte perplessità sia per il futuro dell’industria dei contenuti audiovisivi, sia per un equilibrato sviluppo economico, sociale, tecnologico e culturale del nostro Paese.
In questi giorni l'interpellanza presentata da 45 deputati dei maggiori scheramenti (Pdl, Lega Nord, Pd, Fli e Udc) hanno ben rilevato la illegittimità delle competenze che Agcom si attribuisce, soprattutto sulla base della nostra Carta Costituzionale e l'annullamento, nelle procedure proposte, dell'intervento dell'autorità giudiziaria.
Il documento, in sintesi, solleva forti dubbi sull'introduzione dei meccanismi automatici per impedire l'accesso ai a siti, blog, testate online o altre fonti informative che siano solo sospettate di aver violato la disciplina del diritto d’autore, prescindendo così da qualsiasi requisito di colpevolezza accertato dell'Autorità giudiziaria. In pratica, gli utenti potrebbero vedersi in tal modo sbarrato l’acceso.
In questo modo parziale, secondo noi, di risolvere il problema del diritto d'autore da parte di una autorità amministrativa indipendente, si lede fortemente e in maniera assolutamente discriminatoria la libertà di manifestazione del pensiero vanificando il diritto al contraddittorio e il diritto alla privacy, come ribadito dal legislatore europeo a norma dell’articolo 1 pragrafo 3 bis della Direttiva 2009/140/CE del 25 novembre 2009.
L’Autorità, con il suo regolamento, diventa “motore” di un procedimento giudiziale “parallelo” che si svolge senza alcuna garanzia procedimentale e senza alcun controllo giurisdizionale, che rischia di violare palesemente i diritti di difesa del cittadino e gli stessi principi di separazione dei poteri che sono alla base del nostro stato di diritto.
L’Autorità, inoltre, non è competente ad emettere provvedimenti nel settore del diritto d’autore i quali spettano solo ed esclusivamente al giudice ordinario, mentre le segnalazioni in materia di prevenzione e di repressione delle fattispecie di immissione di file coperti dal diritto d’autore senza l’autorizzazione del titolare (e le relative azioni nei confronti dei provider) spettano per legge al Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno.
In definitiva il procedimento a tutela del diritto d’autore, come delineato dalla AgCom, appare inaccettabile in quanto incostituzionale, gravemente lesivo del diritto al contraddittorio del consumatore ed in contrasto con il vigente diritto comunitario.
A causa di tutti i profili di grave lesività delle prerogative del Parlamento e di conflitto con il vigente diritto comunitario, le osservazioni contenute nel nostro Documento congiunto vengono contestualmente inviate ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e al Commissario europeo per l’Agenda Digitale.
Ad oggi 3.700 firmatari hanno sottoscritto il nostro appello di qualche settimana fa, tra i quali anche Stefano Rodotà, giurista ed ex garante della privacy. Invitiamo ancora tutti a continuare a sostenerci su www.sitononraggiungibile.it. La libertà di pensiero e il rispetto delle regole è interesse di tutti noi. Nessuno escluso.
Fonte: http://www.agoradigitale.org/comunicato-su-documento-congiunto-consultazione-pubblica-agcom
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