Processo smog: Cittadini ammessi parti civili per conto di comuni e province

Sei cittadini del Veneto hanno assunto il ruolo di sindaci e presidenti di provincia.  Lo ha stabilito, oggi, il tribunale di Venezia, nel corso dell’udienza a carico dell’ex assessore regionale all’ambiente, Giancarlo Conta, indagato per omissioni in atti d’ufficio per non aver impedito a fronte di una situazione di diffusa emergenza smog, nel corso degli anni dal 2005 al 2010, il superamento dei limiti annuali di concentrazione delle polveri fini (Pm 10).
La giudice per l'udienza preliminare Roberta Marchiori ha accettato la costituzione di parte civile di sei residenti nei comuni e province venete e rispettivamente Claudio Bedin per Padova, Franco Fois per Venezia, Elia Lunardelli e Raffaele Ferraro per Treviso, Fiorenzo Donadello per Vicenza e Laura Vantini per Verona. Si tratta di una azione popolare, così definita dalla legge, avviata dall’associazione Veneto Radicale, ed è una prerogativa data ad ogni cittadino che ha la facoltà di sostituirsi all’ente locale qualora questi non intenda tutelarlo da un danno arrecato.
 "I sindaci sono i primi responsabili della salute pubblica e dovrebbero stare sullo stesso piano dell’ex assessore Conta – ha dichiarato Maria Grazia Lucchiari, del Comitato nazionale Radicali Italiani. Sono loro, infatti, che nella gran parte dei comuni veneti non attuano i piani di rientro dall’inquinamento da polveri sottili previsti dalle norme regionali. Ora dovranno decidere se stare dalla parte dei cittadini oppure dalla loro". Il 12 aprile, infatti, lo sapremo, perché il tribunale di Venezia li ha convocati all’udienza preliminare. L’azione popolare è uno strumento innovativo che pone in primo piano il cittadino a tutela dei suoi diritti, ed è evidente che d’ora in poi le amministrazioni locali avranno a che fare con altre iniziative simili.

Fonte: http://venetoradicale.ilcannocchiale.it/post/2602083.html

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