Rita Bernardini: interrogazioni parlamentari su carceri Sanremo-Imperia
Ben lieto che ciò sia apparso nel giorno del Festival! G.Piero Buscaglia
www.riviera24.it, dom. 20-feb-2011. Bernardini/radicali, interrogazioni parlamentari su situazione carceri Imperia e Sanremo: la deputata radicale Rita Bernardini, membro della Commissione Giustizia della Camera, ha depositato 2 interrogazioni parlamentari ai ministri della Giustizia e della Salute, redatte dopo le visite alle strutture d’Imperia e Sanremo da parte d’una delegazione radicale, il 29-30.1.11; testo integrale sul sito Camera Deputati.
[1. IMPERIA] Ai Ministri della giustizia e della salute.
Per sapere, premesso che il 29.1.11 l’interrogante ha visitato il carcere d’Imperia con Irene Testa (Detenuto ignoto), Alessandro Rosasco e Gian Piero Buscaglia (membri del Comitato nazionale di Radicali Italiani), Susanna Mazzucchelli (Radicali Genova); la delegazione è stata accompagnata dal direttore Nicolò Mangraviti;
dalla visita ispettiva è emerso il seguente quadro: nel carcere d’Imperia sono presenti 99 detenuti rispetto a una capienza regolamentare di 78 posti; 57 condannati in via definitiva, gli altri in attesa di giudizio; fra questi, 18 sono imputati; gli stranieri sono il 60% mentre i tossicodipendenti sono circa 40: 27 seguiti dal Sert, 4 in trattamento metadonico; 3 affetti da Hiv; numerosi i casi psichiatrici, circa 10, soprattutto fra gli extracomunitari; 52 agenti di polizia penitenziaria in servizio a fronte d’una pianta organica che nel 2001 ne prevedeva 72, ma 4 agenti sono al nucleo traduzioni, 8 s’occupano dei colloqui, 10 distaccati in altre sedi; 2 gli educatori; 1 solo psicologo;
l’area sanitaria presenta gravi problemi, in primo luogo perché non è previsto un servizio sanitario h24; a ciò s’aggiunge il fatto che il defibrillatore è semi-automatico e che nelle ore notturne scoperte dal presidio, quando non ci sono neppure gli infermieri, gli agenti di turno -non avendo fatto alcun corso- non sono in grado di usar il dispositivo nel caso di un arresto cardio-circolatorio; il Sert dovrebbe esser più presente: soprattutto la psichiatra, infatti, da più di un mese non mette piede nell’istituto;
i detenuti che lavorano non sono più di 15; lo fanno a rotazione e dopo un mese di prestazioni possono contar su un salario di €.100, decurtato di €.50 per le spese di mantenimento in carcere; la scuola d’alfabetizzazione è frequentata da 9 detenuti, la media da 5 il corso di francese da 8 e quello di inglese da 9; chi non ha la fortuna di lavorare, passa 19ore del giorno in cella;
positiva, invece, è la sperimentazione fatta dall’istituto nella sez. dimittendi che ospita 35 detenuti con celle aperte dalle 8.30 alle 15.30; questa custodia attenuata -a detta dei dirigenti del carcere- dà buoni risultati consentendo ai detenuti di far alcune attività come il corso di teatro e pittura, il gruppo di gestione dei conflitti alla presenza d’una psicologa del Sert, o alcune attività sportive (pallavolo);
quanto alla sanità, il passaggio di competenze all’Asl pare non abbia comportato particolari traumi anche perché è stato assorbito tutto il personale della precedente gestione dell’amm. penitenziaria: solo il dirigente sanitario è cambiato;
con la legge 199/2010 sono usciti dal carcere d’Imperia, per beneficiar della pena alternativa della detenzione domiciliare, 6 detenuti, mentre 2 sono in attesa di risposta da parte del magistrato di sorveglianza;
nella sala colloqui c’è ancora il vietatissimo muretto che divide i detenuti negli incontri coi loro familiari; non c’è l’area verde per le visite dei minori;
nell’istituto penitenziario (IM) non vige il regolamento interno previsto dal 2°comma dell’art.32, L.354/1975;
- se sia a conoscenza di quanto scritto in premessa; in che modo intenda attivarsi e in quali tempi per superar i problemi di sovraffollamento del carcere d’Imperia; in che modo intenda ripristinar il fondo per il lavoro in carcere dei detenuti, poiché nelle condizioni attuali solo in pochi hanno la possibilità di svolger un’attività, peraltro poco qualificante, all’interno dell’istituto; in che tempi sarà ripristinato l’organico degli agenti di polizia penitenziaria; cosa s’intenda fare per vigilare affinché sia garantito il diritto alla salute dei detenuti, considerata la presenza di 40 tossicodipendenti e d’una decina di casi psichiatrici; quando sarà ripristinato il servizio sanitario h24 e in che modo s’intenda urgentemente far fronte a eventuali gravi emergenze notturne; in che tempi sarà abbattuto il muretto nella sala colloqui e quando sarà consentito ai bambini d’aver colloqui in un luogo meno deprimente; quando sarà istituita l’area verde; quando saranno ripristinati fondi adeguati per la manutenzione ordinaria e i sussidi da destinar ai detenuti più indigenti; in che tempi sarà sanata la violazione normativa riguardante l’inesistenza di un regolamento interno all’istituto.
[2.SANREMO] Ai Ministri della giustiza e della salute.
Per sapere, premesso che domenica 30.1.11 la 1^firmataria del presente atto ha visitato il carcere di Sanremo nuovo complesso (inaugurato nel ’96) con Irene Testa (Detenuto Ignoto), Alessandro Rosasco e Gian Piero Buscaglia (membri del Comitato nazionale di Radicali italiani) e Susanna Mazzucchelli (Radicali Genova); la delegazione è stata accompagnata dal comandante, commiss. Sergio Orlandi;
dalla visita ispettiva è emerso il seguente quadro: nel carcere di Sanremo sono presenti 355 detenuti rispetto a una capienza regolamentare di 209 posti; 218 condannati in via definitiva, gli altri in attesa di giudizio e, fra questi, 58 imputati; 187 i detenuti stranieri (34 nazionalità diverse); fra i condannati 22 sono i collaboratori di giustizia, 8 gli ergastolani; 70 detenuti tossicodipendenti di cui 8 in terapia metadonica; 6 affetti da Hiv;
gli agenti di polizia penitenziaria effettivamente in servizio sono 156 a fronte d’una pianta organica che nel 2001 ne prevedeva 254; gli educatori previsti in organico sono 6 (4 effettivamente in servizio); nell’istituto opera 1 solo psicologo del Sert mentre un altro è presente solo poche ore al mese;
i detenuti che lavorano sono in tutto solo 40: 30 dipendenti dall’amministrazione che ruotano ogni gg.15, 5 addetti alle lavorazioni di serramenti pagati con fondi provinciali erogati alla cooperativa Galeotta Srl, 5 detenuti semiliberi lavorano in proprio; la quasi totalità dei detenuti passa in cella quasi 19ore, tolte le 4ore d’aria mattutine e pomeridiane e l’ora+1/4 della socializzazione che si svolge dalle 16.45 alle 18; i corsi d’alfabetizzazione e la scuola media occupano 10 detenuti; solo uno degli 8 ergastolani lavora;
nel 2010 nell’istituto sono morti 2 detenuti: uno si chiamava Fernando Paniccia, invalido al 100%, affetto da ritardo mentale, epilettico, semiparalizzato; pesava kg.186, morto nella cella, ucciso probabilmente da un arresto cardiaco; le sue condizioni di salute erano critiche da tempo e, secondo quanto riferito dal comandante, è stato lui a rifiutar il ricovero in ospedale quando, il giorno di Natale 2010, s’è sentito male;
a proposito d’eventi critici, da segnalar 12 casi d’autolesionismo nel 2010, 1 nel 2011, 2 aggressioni contro dipendenti dell’amm. penitenziaria;
quanto alla sanità, il passaggio di competenze all’Asl pare non abbia comportato particolari traumi anche perché è stato assorbito tutto il personale della precedente gestione dell’amm. penitenziaria: solo il dirigente sanitario è cambiato;
con la legge 199/2010, sono usciti dal carcere di Sanremo, per beneficiar della pena alternativa della detenzione domiciliare, 8 detenuti;
benché l’istituto sia di relativa recente costruzione, nella sala colloqui c’è ancora il vietatissimo muretto che divide i detenuti negli incontri coi loro familiari; l’area verde per le visite dei minori deve ancora esser messa a norma;
nell’istituto penitenziario di Sanremo nuovo complesso non vige il regolamento interno previsto dal 2°comma dell’art.32, L.354/1975; il Comandante informa la delegazione che il testo redatto è al vaglio del magistrato di sorveglianza;
- se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa; in che modo intenda attivarsi e in quali tempi per superar i problemi di sovraffollamento del carcere di Sanremo nuovo complesso; in che modo intenda ripristinar il fondo per il lavoro in carcere dei detenuti, poiché nelle condizioni attuali solo un’estrema minoranza di loro ha possibilità di svolger un’attività, peraltro poco qualificante, all’interno dell’istituto; in che tempi sarà ripristinato l’organico degli agenti di polizia penitenziaria, educatori e psicologi; cosa s’intenda fare per vigilare affinché sia garantito il diritto alla salute dei detenuti considerata la presenza di 70 tossicodipendenti e numerosi casi psichiatrici;
in particolare, quali notizie ulteriori dispongano i ministri interrogati sulla morte di Fernando Paniccia, se siano stati messi in atto tutti gli accorgimenti del caso vista la sua condizione d’infermità mentale e se il Ministro della giustizia intenda avviar un’indagine amministrativa interna al carcere per individuar eventuali responsabilità in merito al suo malore, al mancato ricovero seguito e alla sua successiva morte; in che tempi sarà abbattuto il muretto nella sala colloqui e quando sarà consentito ai bambini d’aver colloqui in un luogo meno deprimente; quando sarà istituita l’area verde;
quando saranno ripristinati fondi adeguati per la manutenzione ordinaria, l’acquisto di materiali per la pulizia delle celle e i sussidi per i detenuti più indigenti; in che tempi gli ergastolani del carcere di Sanremo potranno viver una detenzione secondo quanto previsto dalla normativa vigente, cioè scontando la pena in istituti ad hoc, in isolamento notturno, con obbligo di lavoro; in che tempi sarà sanata la violazione normativa riguardante l’inesistenza di un regolamento interno all’istituto.
http://www.riviera24.it/articoli/2011/02/19/104010/bernardini-radicali-due-interrogazioni-parlamentari-su-situazione-carceri-imperia-e-sanremo

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