Testamento biologico bloccato il registro

IL PICCOLO (Isontino) 03/02/2011 – Testamento biologico bloccato il registro

AL COMUNE DI GRADISCA – Negata al radicale Cenni la dichiarazione sul fine vita

GRADISCA – Era stata la prima municipalità del Friuli Venezia Giulia ad avere approvato l’adozione del registro comunale per il testamento biologico. Ma in realtà a Gradisca non è possibile depositare le proprie dichiarazioni anticipate sul fine vita e il trattamento medico da ricevere (o da rifiutare) nelle situazioni in cui dovesse perdere la capacità di esprimere la propria volontà. Non è ancora possibile, perlomeno. Ironia della sorte, a farne le spese per primo è stato proprio uno degli attivisti che la battaglia per il testamento biologico in provincia di Gorizia l’ha portata avanti: Lorenzo Cenni, dell’associazione Trasparenza è partecipazione.

L’esponente radicale, residente nella cittadina della Fortezza, ieri si è presentato allo sportello dell’ufficio anagrafe del Comune di Gradisca per depositare le proprie intenzioni sul fine vita e il trattamento terapeutico, secondo il regolamento approvato dall’assemblea civica del centro isontino nei primi mesi del 2010. Ma si è sentito rispondere “picche” dagli impiegati dell’Ufficio anagrafe. Inoltrando immediatamente all’ente municipale una nota nella quale richiede “motivazione scritta” dell’avvenuto diniego.

Ad anticipare la risposta è la responsabile del Servizio, dottoressa Raffaella Scarparo. «Come ente comunale dobbiamo attenerci a una circolare interministeriale inoltrata ai Comuni nel novembre del 2010 – spiega – che di fatto afferma come nessuna norma di legge abiliti una municipalità a gestire il servizio relativo alle dichiarazioni anticipate di trattamento. Non abbiamo altra scelta che rispettare questa direttiva». La circolare, firmata dai ministri Maroni (Interno), Sacconi (Politiche Sociali) e Fazio (Salute) affermano in effetti come la materia del fine vita rientri «nell’esclusiva competenza del legislatore nazionale» per quanto «non risulti da esso regolata», definendo l’intervento dei Comuni in questa materia «esorbitante» e gli effetti dei suoi eventuali provvedimenti «privi di effetti giuridici».

«In tali materie una legge dello Stato è particolarmente necessaria perché vengono implicate anche altre materie come la tutela della salute, della famiglia e della privacy – prosegue la circolare . nell’ambito delle quali il Comune non può certamente agire in assenza di una disciplina statale. Iniziative del genere rischiano di ingenerare un uso distorto di risorse umane e finanziarie». (l.m.)

Fonte: http://www.radicalifvg.org/wp/2011/02/04/testamento-biologico-bloccato-il-registro/

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