Articolo pubblicato il 02/02/2011 nella sezione Associazioni
Bolognetti: Siamo punto e accapo (Gazzetta del Mezzogiorno, 2 febbario 2011)
"Come sempre i reati ambientali cadono in prescrizione" (Gazzetta del Mezzogiorno, 2 Febbario 2011)
Liquami nei fiumi: "Otto sindaci imputati" (Gazzetta del Mezzogiorno, 1 febbraio 2011)
"I reati risalgono al 2004. e alcuni a sentire gli avvocati sarebbero già prescritti" (F. Amendolara)
Approfondimenti
I comuni lucani e i depuratori (Gazzetta del Mezzogiorno, 19 novembre 2010)
Senise: Storia di invasi e di discariche (Radio Radicale, 18 giugno 2010)
Alla ricerca della fogna perduta (Radio Radicale, 23 maggio 2010)
Storie di medda e di depuratori (inchiesta su Fai Notizia)
Quando Emilio Colombo parlò di acque sporche negli invasi
Correva l’anno 1979. E’ il 23 gennaio e nell’aula di Montecitorio risuona la voce di Emilio Colombo. Colombo, nel corso di un lungo intervento, cita Giustino Fortunato e lo “sfasciume geologico”, ma parla anche della necessità di “opere igieniche” e di acque sporche che finiscono nei fiumi e da lì negli invasi. Queste le testuali parole del Senatore Colombo, così come trascritte negli atti parlamentari della VII legislatura: “Vi sono scarichi di acque sporche che vanno nei corsi d’acqua; questi corsi d’acqua alimentano gli invasi; gli invasi, a loro volta, alimentano la irrigazione…vi è dunque l’esigenza della depurazione, vi è il problema della deviazione di queste acque di rifiuto dai corsi d’acqua che alimentano gli invasi”. Trent’anni dopo, e decine o forse centinaia di milioni di euro dopo, in Basilicata si discute ancora di depuratori non funzionanti, di una rete di depurazione carente, di fogne non collettate e di dighe inquinate. (dal Dossier "La basilicata avvelenata dalla malapolitica)

Fonte: http://lucania.ilcannocchiale.it/post/2593546.html