Sono anni ormai che c’è chi proclama i diritti per gli animali, non ultime le disposizioni italiane in merito alla loro tutela, legge 189/2004. Eppure chi legifera in Europa ha deciso di far fare un salto indietro alla storia imponendo il proprio ignorante antropocentrismo. Proprio pochi giorni fa infatti, è stato portato avanti al Parlamento Europeo un disegno criminale come le modifiche alla direttiva 86/609 CEE, approvate l’8 settembre, che nel 2010 legittima ancora la sperimentazione animale rendendola ancora più atroce.
Cosa cambia con la modifica? Intanto non obbliga ad utilizzare i metodi sostitutivi ai test con gli animali neanche quando possibile, per cui sarà legittimo:
● sperimentare sui primati anche in assenza di gravi motivazioni riguardanti la salute umana (artt. 5, 8 e 55 );
● sperimentare anche su cani e gatti randagi (art. 11);
● riutilizzare l’animale più volte, anche in procedure che provocano intenso dolore,
angoscia e sofferenza ( art. 16) ;
● sperimentare senza anestesia e/o non somministrare antidolorifici ad un animale
sofferente se i ricercatori lo ritengono opportuno (art. 14);
● sperimentare su animali vivi a scopi didattici (art. 5 );
● creare animali geneticamente modificati mediante procedure chirurgiche;
● somministrare scosse elettriche fino a indurre l’impotenza;
● tenere in isolamento totale per lunghi periodi animali socievoli come cani o
primati;
● praticare tracheotomie, cioè l’apertura del torace, senza somministrare
analgesici;
● costringere gli animali al nuoto forzato fino ad esaurimento.
I favori di tale legittimazione provengono dalla falsa credenza che essa possa ancora contribuire alla conoscenza scientifica dell’uomo, in maniera unica ed insostituibile. La normativa inoltre si contraddice in continuazione creando in definitiva una totale anarchia legalizzata. Dettami di infinite regole da seguire per il benessere dell’animale facilmente scavalcabili però, se la ricerca scientifica lo richiede. Il giro d’affari comprende anche l’allevamento di questi malcapitati esseri viventi. In Italia l’unico allevamento di cani “da laboratorio” è il Green Hill di Montichiari (BS). E’ il più grande d’Europa, gestito dalla multinazionale americana Marshall Farm Inc. Ogni mese vengono spediti 250 cani beagle verso la morte nei laboratori a seguito di chissà quale esperimento-sevizia: in questo carcere ve ne sono rinchiusi 2500, che non possono vedere la luce del sole, ne toccare l’erba né respirare all’area aperta. Il beagle viene scelto perché ha un cuore molto forte, non possiede malattie congenite, ha una taglia ideale e ha un temperamento molto dolce e mansueto, fidandosi dell’uomo. Ci domandiamo se sia un nostro diritto poter trattare la vita animale in questo modo. La risposta tuona più violenta della domanda. Di seguito, per conoscenza, è riportata la lista dei 10 europarlamentari eletti nelle circoscrizione Italia Centrale (in totale ne sono stati eletti 16) che hanno votato a favore dell’approvazione della nuova direttiva sulla vivisezione:
1. Angelilli Roberta (PPE -PDL)
2. Antoniozzi Alfredo (PPE -PDL)
3. Bartolozzi Paolo (PPE -PDL)
4. Casini Carlo (PPE -UDC)
5. Gualtieri Roberto (S&D -PD)
6. Morganti Claudio (EFD – LN)
7. Pallone Alfredo (PPE -PDL)
8. Salatto Potito Francesco Pio (PPE -PDL)
9. Sassoli David-Maria (S&D -PD)
10.Scurria Marco (PPE – PDL)