Pannella a SkyTg24 - approfondisci gli argomenti
16 ottobre 2010, ore 20:40 circa - Marco Pannella a SKY TG24
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Lo sciopero della fame, in corso dal 2 ottobre, per ottenere giustizia nelle carceri italiane e per arrivare a ricostruire la tremenda verità storica che si cela dietro lo scoppio della guerra in iraq.
Risposta alla proposta di Beppe Grillo di togliere il diritto di voto a chi abbia compiuto 60 anni.
Dal 2 ottobre scorso Marco Pannella aggiunge anche la forma nonviolenta dello sciopero della fame alla lotta in corso dei Radicali per ottenere giustizia nelle carceri italiane e per arrivare a ricostruire la tremenda verità storica che si cela dietro lo scoppio della guerra in Iraq.
Dal 2 ottobre Marco Pannella è in sciopero della fame.
La battaglia nonviolenta ha due obiettivi:
1. Ottenere Giustizia nella carceri italiane
“La Giustizia e le carceri italiane, diretta riproposizione sociale, morale, istituzionale della Shoah. Riproposizione, anche formale, di una orrenda verità letteralmente accecante, totalmente cieca. Fu (e minaccia di essere) il prevalere storico di un istinto bestiale, assassino e suicida, nella specie umana. Oggi, in un nuovo contesto planetario, scienza e coscienza ci indicano che torniamo a viverlo come evento incredibile, impossibile; un incubo riuscito, dal quale sembrerebbe impossibile svegliare l’umanità, la comunità internazionale”. M. Pannella
2. Arrivare a ricostruire la tremenda Verità storica che c'è dietro lo scoppio della guerra in Iraq
“La ricerca della conoscenza su una tremenda, 'incredibile' verità storica, nascosta e negata in primo luogo proprio – oggi - nel e dal nostro mondo libero, 'occidentale', 'civile', dei 'diritti umani'. Accadde, il 18/19 marzo 2003, che Bush e Blair fecero letteralmente scoppiare la guerra sol perché non scoppiassero in Iraq la libertà e la pace; con l’esilio, oramai accettato, da Saddam." M. Pannella
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La proposta di Beppe Grillo di privare del diritto di voto chi abbia compiuto 60 anni e il botta e risposta con Marco Pannella
Caro Beppe,
grazie davvero della tua risposta. L’ “ah scemo !!!”, però, mi costringi ormai a dovertelo! Se no riskiamo, tutti, di lasciarci portare a sbattere, stavolta te compreso.
Mi confermi (e lascio stare le … azzate dei “mezzi, doppi” pesi dei voti divisi per età! Mi ricordi il divertito deliquio di un tragicomico vecchio, stanco sovrano assoluto, imperante, solissimo e monologante), mi confermi dunque che noi GRILLINI dovremmo sostenere l’obiettivo di togliere il diritto di voto a tutti gli elettori sessantenni e successivi. Ma perché non ti informi un poco, perché non affidi a qualsiasi intermediario il compito di consultarmi ogni tanto?
Con la proposta che confermi, avremmo questi straordinari demenziali effetti:
sin da oggi, toglieremmo diritto di voto a 16 milioni di persone, pari al 31,7% degli attuali elettori; al 26,4% sul totale della popolazione. Fra solo due tornate elettorali, nel 2020, ne elimineremmo 18 milioni, il 29,1% del totale della popolazione, il 35% degli attuali elettori… Ti invio le tabelle Istat, studiatele almeno un poco!
Sono cifre al lordo di tanti altri che anch’essi aboliremmo se le fissazioni tue e di Tonino ottenessero, senza correzioni, soddisfazione: niente più di due legislature (anke se le finisci prima dei 40 anni), niente candidature agli “indagati” (il 70% finisce poi riconosciuto innocente, se non è prima morto alla Tortora, di disperazione o di carcere)…
Ma lasciami dire che dovresti non dimenticare che sei riuscito a far fare la fine ingloriosa ai nostri REFERENDA! Sei riuscito a farli segare dalla Consulta perché del milione e mezzo di firmatari, di validi gliene hai depositati meno di 500.000!
BEPPE! Tu, tu sai che è vero ch’io non voglio e non permetterò che tu ci porti tutti a sbattere, alla fine; ma che ancor più non voglio, non permetterò che stavolta sia anche tu, e per primo, a lasciarci. Potremmo, invece, fare – subito! – una grande riforma storica. Perché non ci vediamo?
Ciao, Marco
PUNTATE PRECEDENTI
Roma, 12 ottobre 2010
Caro Beppe, ma kettedevofà?
sono perfino riuscito, qualche anno fa, a beccarti a Bologna e a farmi ricevere da te in persona. T’ho poi mandato un po’ di lettere, da innamorato, per supplicarti di stabilire una qualche sinergia operativa fra di noi ( ce lo so, che sono osceno :->), convinto – da poro megalomane ormai quasi centenario – che ciò potrebbe rivelarsi davvero esplosivo; come magari ci piacerebbe a tutt’e due. Nada risposta!
Ho poi perfino provato a consigliarti, non m’hai manco filato. Col risultato che ciai solato (da sola!) pure noi e gli altri poveri titolari di quel “milione e mezzo” di firmatari, (e indirizzi mail) che – pare - raccogliesti sui 3 tuoi magnifici, e necessariamente scomparsi, referendum!
Ma oggi torno a scriverti, pubblicamente (i panni noi li laviamo così, vero?), per kiederti: ma proprio vuoi levare il diritto di voto perfino agli adolescenti tuoi coetanei, sessantenni e oltre?
Fammelo sapere, te prego, sennò non ti capisco, e alla fine mi incacchio!
Tuo Marco, 81enne?
——- Original Message ——-
From: Beppe Grillo To: Marco Pannella
Sent: Wednesday, October 13, 2010 7:14 PM
Subject: Re: Lettera con preghiera di risposta urgente a Beppe Grillo
Caro Marco non sarebbe male il voto a punti da16 anni a 35 voto doppio da 35 a 60 semplice oltre non si vota piu …un abbraccio bg ?
ELEZIONI: GRILLO, DOPO I 60 ANNI NON SI VOTI PIU’
(ANSA) - TRIESTE, 11 OTT - Per Beppe Grillo ”dopo i 60 anninon si dovrebbe piu’ votare”. A Trieste, prima di uno spettacolo, il comico genovese e’tornato a parlare di politica per lanciare quello che lui stessoha definito il ‘voto a punti’. ”Tra i 15 e i 60 anni - ha dettoprovocatoriamente Grillo - il voto sia normale, dai 60 anni inpoi non si voti piu”’. Grillo ha precisato che il suo non e’ un attacco agli anziani”ma - ha sottolineato - e’ importante che non siano i vecchi afare le scelte”.
Allegato – le proiezioni Istat sulla popolazione ultrasessantenne in Italia fino al 2050
2010
- popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni in italia (residenti): 15.900.871
- totale popolazione 2010 (da 0 a oltre 100 anni di età): 60.224.114 (maggiorenni: 50.047.156)
- percentuale popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni su totale popolazione: 26,4%
- percentuale popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni su popolazione maggiorenne: 31,7%
2020
- popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni in italia (residenti): 17.977.113
- totale popolazione 2020 (da 0 a oltre 100 anni di età): 61.634.414 (maggiorenni: 51.443.342)
- percentuale popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni su totale popolazione: 29,1%
- percentuale popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni su popolazione maggiorenne: 34,9%
2030
- popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni in italia (residenti): 21.264.216
- totale popolazione 2030 (da 0 a oltre 100 anni di età): 62.128.993 (maggiorenni: 52.380.654)
- percentuale popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni su totale popolazione: 34,2%
- percentuale popolazione con età uguale o maggiore di 60 anni su popolazione maggiorenne: 40,6%
LE GRANDI, STRAORDINARIE INIZIATIVE DI BEPPE GRILLO. FINO AD OGGI.
8 settembre 2007, 1° V-Day
Grillo dapprima propone un disegno di legge di iniziativa popolare per il “parlamento pulito”:
- non candidabilita’ in Parlamento dei c.d. “inquisiti”;
- limite dei due mandati parlamentari;
- “elezione diretta” dei parlamentari (preferenza, non nominati);
ma queste firme, ad oggi, non si sa neppure che fine abbiano fatto.
25 aprile 2008 – 2° V-Day
Si firma per tre referendum sull’informazione:
- contro la legge gasparri sull’emittenza televisiva;
- contro la legge istitutiva dell’ordine dei giornalisti;
- contro i finanziamenti all’editoria.
Grillo annuncia di aver raccolto 1,3 milioni di firme, “quasi due milioni, più milioni e milioni che non sono riusciti a firmare”. “Fare un referendum in un giorno non è mai successo”. L’indomani saranno resi noti i risultati definitivi.
L’11 novembre la Cassazione rende noto che le firme sono meno di 500.000 mila, soglia minima stabilita dalla Costituzione per poter indire i referendum.
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