Sulle droghe all'ONU non ha deciso nulla di nuovo, meglio così

02/05/2016

La sessione speciale delle Nazioni unite dedicata al "controllo mondiale delle droghe" s'è aperta con l'adozione del documento di chiusura. Una "innovazione" che dimostra come sugli stupefacenti all'ONU co-esistano approcci molto diversi.

Le 24 pagine della dichiarazione finale passano in rassegna tutti i problemi connessi alle droghe senza analizzarli alla radice né, soprattutto, offrono approcci sostanzialmente diversi da quelli contenuti in un documento simile adottato nel 2009: riduzione della domanda e dell'offerta, cooperazione internazionale contro il narco-traffico e sviluppo alternativo sono i pilastri su cui si dovrà operare. La riduzione del danno non viene mai nominata in quanto tale, ma i suoi elementi costituenti son presenti.

Unica novità l'introduzione del riconoscimento di una flessibilità interpretativa delle tre convenzioni per consentire depenalizzazione, interventi socio-sanitari innovativi e usi tradizionali. La Giunta internazionale sugli stupefacenti, blocca la flessibilità alla legalizzazione degli usi non medici o scientifici delle sostanze.

Quattro gli schieramenti: critici buona parte degli stati delle Americhe, con Colombia, Messico, Uruguay e Canada a favore di alternative strutturali, gli europei che tenuemente riformano a casa propria ma non s'impuntano all'ONU (assente denuncia dell'uso della pena di morte per reati connessi alle droghe), gli africani pressoché assenti e Russia, mondo arabo e il sud-est asiatico che continuano con la guerra alla droga. Se ne riparla nel 2019

http://www.radicalparty.org/it/content/sulle-droghe-allonu-non-ha-deciso-nulla-di-nuovo-meglio-cos

Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/sulle-droghe-allonu-non-ha-deciso-nulla-di-nuovo-meglio-cos