Le scelte scellerate di questa politica che ignora la scienza

Le scelte scellerate di questa politica che ignora la scienza

Left
3 Set 2016
Filomena Gallo e Marco Cappato

Quando la politica tratta male la scienza, sono guai per la scienza, ma anche per la politica.

Ce ne accorgiamo quando i media levano all'unisono il coro su quante risorse e vite umane si sarebbero risparmiate (e si risparmierebbero per il futuro) se solo fossero ascoltati gli scienziati della terra, insieme ad architetti, ingegneri e urbanisti, e fossero realizzati gli investimenti necessari per mettere in sicurezza intere popolazioni a rischio sismico in Italia. Ma le scelte della politica, e degli stessi media del resto, sono assunte con la logica del brevissimo termine e dell'accumulo immediato di influenza e potere. Il contrario di quanto esigerebbero delle politiche di investimento basate su precise analisi costi-benefici per le nostre generazioni e quelle future.

Il risultato è un deterioramento della credibilità istituzionale, in un circolo vizioso deleterio, che è urgente spezzare.

La crisi delle "democrazie" - sulla quale Marco Pannella suonò l'allarme - è oggi un fatto evidente, con il ritorno di nazionalismi e populismi illiberali persino in Europa e negli Stati Uniti. Una democrazia liberale non può vivere senza affermazione del diritto a conoscere la realtà dei fatti, a discutere le diverse proposte per poi deliberare e valutare i risultati delle scelte. Democrazia e scienza si fondano entrambe sul metodo empirico, rifuggendo ogni dogma. Per arginare la crisi democratica dobbiamo rafforzare la scienza, la libertà di ricerca e di accesso ai suoi benefici, superando i proibizionismi e investendo risorse.Se non lo faremo, la ricerca si sposterà nei Paesi autoritari, privi di controllo democratico e legalità, provocando così la sconfitta delle democrazie nella competizione globale.

L'Associazione Luca Coscioni (soggetto costituente del Partito radicale) è in prima linea nella promozione della libertà di ricerca: staminali embrionali e modifica del genoma animale e vegetale; libertà nel concepire nuova vita, nel curarsi e nel morire; diritti delle persone disabili, eliminando le barriere e rinnovando gli ausili rimborsabili; trasparenza e merito nel finanziare la scienza. In Parlamento, nelle aule di tribunale, diamo forza politica a quel diritto alla scienza che è parte integrante dei diritti umani fondamentali. Questi i temi centrali del XIII Congresso dell'Associazione Luca Coscioni"In difesa dello Stato di diritto democratico? Libertà e scienza!" che si terrà a Napoli dal 30 settembre al 2 ottobre.

Pochi giorni prima del Congresso, ci recheremo all'Onu di Ginevra per presentare un rapporto sulla situazione in Costa Rica, dove la fecondazione assistita è tuttora vietata, e per proporre alle delegazioni Nazionali il rafforzamento del monitoraggio e del rispetto del diritto alla libertà di ricerca scientifica a livello mondiale, sia per i ricercatori che per i cittadini che vogliono beneficiare dei risultati della ricerca.

Il Congresso di Napoli convocato con i co-presidenti dell'associazione Mina Welby, Marco Gentili e Michele De Luca, sarà l'occasione decidere gli obiettivi per il 2017, dalle nuove frontiere della ricerca genetica (la tecnica di modifica genetica CRISPR-CAS9) all'esito del dibattito parlamentare sull'eutanasia, passando per la difesa delle conquiste ottenute, ad esempio sulla fecondazione assistita.

Il metodo è sempre quello di portare ogni singola storia nel cuore della politica. Per questo, la presenza di ciascuno è importante. Democrazia e scienza si fondano sul metodo empirico, rifuggendo ogni dogma. Per arginare la crisi democratica dobbiamo rafforzare la scienza. 

http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/le-scelte-scellerate-di-questa-politica-che-ignora-la-scienza

Fonte: http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/le-scelte-scellerate-di-questa-politica-che-ignora-la-scienza