Padre perdona loro
Nel crepuscolo del 17 febbraio 2016 per strano gioco di luci, tra la luna che faceva capolino dietro candide nubi e le prime lampade che si accendevano in Campo dei fiori, sembrava che Giordano Bruno sorridesse sotto il nero cappuccio rivivendo lo stesso giorno del 1600 quando inquisitori con porpora e croce lo avevano condannato ad ardere vivo, con la mordacchia perché non gridasse sino all’ultimo la libertà di pensiero.
L’altro ieri “autorità” deponevano corone d’alloro davanti al bronzeo monumento e la banda suonava l’Inno d’Italia.
Che emozione per me essere lì con Giuliano Montaldo che parlava alla gente pensosa, dopo averlo già ricordato al mondo col suo splendido film “Giordano Bruno”. La luna tornava a nascondersi: quel frate domenicano bruciato vivo aveva osato cercare il cuore del cosmo e in esso la mente di Dio. Da credente, auspico che un giorno il Papa chieda perdono anche a lui, evangelicamente.
Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/padre-perdona-loro
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