Nonna fa da madre surrogata per la figlia e partorisce la nipote

Nonna fa da madre surrogata per la figlia e partorisce la nipote

La Stampa
8 Gen 2016
Francesco Semprini
Era il 1993, ed eravamo in Italia. L'ostetrica Novella Esposito, impossibilitata a portare a termine una gravidanza, fu la prima italiana a sottoporsi ad una fecondazione in vitro extracorporea che prima di allora aveva solo tre precedenti nel mondo: negli Stati Uniti, in Sud Africa e in Francia. I suoi ovociti, fecondati dal liquido seminale del marito, furono trasferiti nell'utero della madre, Regina Bianchi, che a 42 anni rischiò di diventare la prima mamma-nonna d'Italia. (Per approfondire: Il Legislatore Cieco. I paradossi della Legge 40 sulla fecondazione assistita, di Filomena Gallo e Chiara Lalli)


Nella foto immediatamente successiva al momento del parto ci sono la neonata, la mamma e...la nonna. O meglio la mamma della mamma della neonata, che è anche colei che ha portato avanti la gravidanza e messo al mondo fisicamente la neonata. Per capirci, Kelley McKissack è la mamma della bimba che ha visto alla luce, nel senso che gli embrioni della fecondazione sono i suoi.  

Ma la gravidanza vera e propria è avvenuta nella pancia della mamma di Kelley, Tracey Thompson, 54 anni, legalmente la nonna della bimba. Quest’ultima infatti si è offerta di mettere il proprio utero a disposizione della figlia dopo che quest’ultima aveva avuto tre aborti spontanei, nonostante le cure di fertilità che aveva fatto per procreare. Solo così è potuta nascere Kalcey, il cui nome è una fusione tra il nome della mamma e della nonna, a coronamento del contributo che entrambe hanno dato per metterla al mondo. Come hanno reso noto fonti mediche del Plano Medical Center, Kelley McKissack si è sottoposta ad una serie di cure contro l’infertilità, ma ha avuto solo tre aborti spontanei.  

Assieme a suo marito, aveva ancora quattro embrioni fertilizzati, così, sua madre, Tracey Thompson, si è offerta come madre surrogata, nonostante fosse da sette anni in menopausa. Il suo stato di salute tuttavia era eccellente dicono i medici, e per questo anche non ci ha pensato un attimo per contribuire a vedere realizzato il più grande desiderio della figlia. Gli embrioni le sono stati impiantati nell’aprile scorso, e la gravidanza è andata avanti senza particolari problemi ed ora, hanno detto le stesse fonti, nonna e bimba stanno bene.

Mamma e figlia, entrambe abitanti in una zona rurale del Nevada, sono state sempre vicine durante la gravidanza, e appena dopo il parto ricordano una conversazione che ebbero quando Kelley aveva 13 anni. «Se non posso portare con me il mio bambino lo porteresti tu?», diceva la neomamma da ragazzina. «Certo» le rispondeva la genitrice. «Ma mai - aggiunge ora - avrei pensato di trovarmi in questa posizione». «Nessun altro - aggiunge McKissack - poteva farmi un regalo più grande». 

http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/nonna-fa-da-madre-surrogata-la-figlia-e-partorisce-la-nipote

Fonte: http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/nonna-fa-da-madre-surrogata-la-figlia-e-partorisce-la-nipote