Non ci sentiamo “riappacificati” con la Giustizia fuorilegge

09/02/2016

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha smentito di aver pronunciato a Palermo la frase secondo la quale in Italia “Non c'è più una questione giustizia”. Lo ha fatto sul mio profilo Facebook commentando un mio post che, riportando il succitato titolo di Repubblica.it, si rivolgeva direttamente a lui con un accorato “dimmi che non è vero”.

Inequivocabile e secco, Andrea Orlando mi ha scritto: “Non ho detto questo. Ti mando testo scritto”. Di rimando, gli ho chiesto allora di smentire Repubblica.it (e Corriere.it, che aveva titolato allo stesso modo).

La smentita Orlando non l’ha fatta e l’aria di una pacificazione che attraversa potere esecutivo e potere giudiziario (peraltro mai distinti e separati come democrazia vorrebbe) è ormai insufflata sopra e dentro gli ambienti che contano e respirata a pieni polmoni all’insegna del “tutto va bene, madama la marchesa”.. alla faccia dei milioni di cittadini vittime tanto nel civile quanto nel penale del sistema giudiziario italiano.

Da radicali non ci sentiamo, né vogliamo esserlo, riappacificati rispetto ad una giustizia “fuorilegge” reiteratamente condannata in sede europea per essere irragionevolmente lenta e per non rispettare i diritti fondamentali delle persone private della libertà.

Occorre – come abbiamo detto nelle Corti d’Appello in occasione delle inaugurazioni del nuovo anno giudiziario – che le massime autorità istituzionali italiane, dopo aver riconosciuto pubblicamente le profonde ferite inferte allo Stato di Diritto, si impegnino con forza lealtà ed efficacia ad assicurare il rientro rapido nella legalità costituzionale italiana ed europea.

http://www.radicalparty.org/it/content/non-ci-sentiamo-riappacificati-con-la-giustizia-fuorilegge

Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/non-ci-sentiamo-riappacificati-con-la-giustizia-fuorilegge