Lettera inviata al Ministro Lorenzin su Lea e Nomenclatore per l'assistenza protesica

Lettera inviata al Ministro Lorenzin su Lea e Nomenclatore per l'assistenza protesica

Filomena Gallo, Marco Gentili, Maria Teresa Agati, Marcello Crivellini
10 Ago 2016

Roma, 10 agosto2016

Ill.mo Ministro della Salute Beatrice Lorenzin
In sede

 

Ill.mo Ministro Beatrice Lorenzin,

facciamo seguito alla precedente comunicazione inviata alla luce della nota ufficiale del Ministero Economia e Finanza sull'aggiornamento dei LEA e del Nomenclatore.

Confermiamo che apprezziamo il lavoro svolto, che da anni abbiamo sollecitato insieme anche ad altre associazioni e con i malati. Lavoro che certamente vede maggiori stanziamenti per sistemi avanzati di comunicazione e anche l'importante previsione di “recuperare” e riutilizzare quei dispositivi più costosi che sopravvivono agli utilizzatori, oltre al recepimento di molte delle indicazioni tecniche sul Nomenclatore per l'assistenza protesica da noi fornite in questo ultimo anno.

Nel contempo, però, ribadiamo che dalle notizie emerse abbiamo rilevato che:

  • per la protesica, pur essendo state inserite negli elenchi molte nuove tipologie di ausili corredate da descrizioni aggiornate, sono indicate per tutti gli ausili di serie (quindi anche per quelli che rispondono ai bisogni più complessi o alle situazioni più delicate sul piano riabilitativo) modalità di fornitura che di fatto  impediscono al medico prescrittore e alla persona con disabilità che con lui condivide la scelta di individuare, nella gamma di modelli che oggi sono disponibili sul mercato per ogni tipologia inclusa nel nomenclatore, quello che meglio risponde alle specifiche necessità, dell’assistito. Viene infatti indicato in maniera perentoria e inequivocabile che “la prescrizione… deve riportare le definizioni e i codici identificativi delle tipologie dei dispositivi” mentre la scelta del modello da fornire dovrà avvenire a seguito di “pubbliche procedure d’acquisto espletate secondo le norme vigenti”.  Questo di fatto cancella la buona prassi, consolidata in anni di esperienza riabilitativa, che fa dell'individuazione del modello più idoneo effettuata anche attraverso prove di diversi modelli dal medico specialista, in collaborazione con l’équipe multidisciplinare e con la partecipazione della persona cui l’ausilio è destinato, l’elemento essenziale per una fornitura appropriata ed efficace. Nè è sufficiente il breve accenno all’istituzione del “Repertorio” in quanto priva di concrete indicazioni temporali e di fattibilità. Un Repertorio simile al Prontuario dei farmaci sarebbe invece la vera soluzione perché renderebbe trasparente la gamma di modelli che possono essere erogati (tra i quali si deve quindi poter scegliere) facendo emergere il reale valore di mercato di quanto viene fornito; associato alla “fustella” da apporre su ogni fattura, sarebbe infine il mezzo più efficace per contrastare forniture opache quando non vere e proprie truffe;

  • risulta inoltre che la verifica dell’effettiva disponibilità dei LEA nei territori delle regioni è delegata a un Comitato LEA composto per metà da rappresentanti delle Regioni stesse. Tale procedura appare anomala, poiché chi dovrebbe essere oggetto di controllo si trova a coincidere con chi è chiamato a effettuare quel controllo. Nel corso degli anni i risultati di queste verifiche sono stati paradossali: mentre il punteggio per il rispetto dei LEA è fissato a 225, il Comitato senza alcuna motivazione ha considerato che una regione fosse adempiente anche con un punteggio di 130. In tal modo tutte le regioni, anche quelle in cui le prestazioni che fanno riferimento ai LEA sono palesemente carenti o assenti, vengono considerate in regola, contro il buon senso e soprattutto contro la salute dei cittadini.

Con la presente Ill.mo Ministro

Chiediamo

che alla luce del gran lavoro effettuato si prendano impegni affinché lo stesso sia integrato accogliendo la proposta formulata in tema di Nomenclatore per l'assistenza protesica anche stabilendo impegni a  scadenza sia con inserimento nella prossima legge di stabilità e sia con l'impegno di accogliere un correttivo migliorativo come da noi suggerito ad integrazione dei Lea e Nomenclatore in scadenza a beneficio dei diritti dei cittadini e del loro diritto alla salute. Mentre per il Comitato Lea proponiamo che sia identificato un comitato Lea “super partes” indipendente dalle Regioni, che fissi soglie numeriche di adempimento logiche e trasparenti.

In attesa di riscontro inviamo cordiali saluti

Filomena Gallo, Marco Gentili, Maria Teresa Agati e Marcello Crivellini

rispettivamente Segretario, co-Presidente e membri di Direzione dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, soggetto costituente del Partito radicale

http://www.associazionelucacoscioni.it/comunicato/lettera-inviata-al-ministro-lorenzin-su-lea-e-nomenclatore-lassistenza-protesica

Fonte: http://www.associazionelucacoscioni.it/comunicato/lettera-inviata-al-ministro-lorenzin-su-lea-e-nomenclatore-lassistenza-protesica