La "forza nuova" di Luca Coscioni
Il 20 febbraio 2006, moriva Luca Coscioni. Solo quel giorno gli italiani poterono conoscerne la storia. Dieci anni dopo, continuiamo a pagare il prezzo della negazione di conoscenza, che ha consentito a leggi oscurantiste di sopravvivere fino ad oggi.
Chi si imbatté in Luca rimase colpito dalla forza profetica di quel giovane ricercatore universitario con la Sla, che parlava con il movimento degli occhi e chiedeva libertà di ricerca scientifica. Che chiedeva conoscenza.
Quella "forza nuova" ha continuato ad operare come un fiume carsico, in tutti questi anni, aiutandoci a conseguire obiettivi e vittorie per le battaglie di Luca, che sono le stesse dell’Associazione Luca Coscioni, soggetto costituente del Partito radicale, da lui fondata nel 2002. Smantellamento della Legge 40, proposta di legge su BioTestamento ed Eutanasia, libertà per la ricerca scientifica: sono queste le istanze per cui abbiamo lottato duramente ottenendo grandi risultati. La forza di Luca poi non si è limitata ai confini nazionali: è approdata alla Corte Inter-americana che ha condannato nel 2012 il Costarica per violazione dei diritti umani.
Tra poche settimane per la prima volta nella storia della Repubblica si discuterà in Parlamento di legalizzazione dell’Eutanasia. Tra un mese, la Corte costituzionale deciderà sul divieto contro il quale si batté Luca e che il Parlamento non ha mai toccato: quello di ricerca su embrioni destinati alla distruzione.
La "forza nuova" di Luca Coscioni non si è esaurita perché non era il coraggio isolato di una persona debole o disperata, ma era l`annuncio di un`antropologia fondata sulla libertà individuale invece che su obblighi "di natura", sulla conoscenza invece che sul dogma.
Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/la-forza-nuova-di-luca-coscioni
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