Dopo Bentham
Jeremy Bentham (Londra, 1748-1832), filosofo e giurista. Politico radicale e studioso del Diritto anglo-americano, fu uno dei sostenitori dell'utilitarismo, con la sua teoria del maggior bene possibile per il maggior numero possibile di persone; influenzò lo sviluppo del liberalismo.
Propugnava la libertà personale ed economica, la separazione di stato e chiesa, la parità di diritti per le donne, i diritti degli animali, la fine della schiavitù, l'abolizione di punizioni fisiche, il diritto al divorzio, il libero commercio, la difesa dall'usura, la depenalizzazione della sodomia. Fu a favore delle tasse di successione, di restrizioni sul monopolio, di pensioni e assicurazioni sulla salute. Lasciò il retaggio della sua dottrina morale e politica, e l’istituzione dell’Università di Londra, distinta dalle tradizionali università inglesi di Oxford e Cambridge per il suo carattere rigorosamente laico, tanto che fu subito definita dagli avversari come «l'Università senza Dio».
A questi princìpi radicali Marco Pannella ha aggiunto la disobbedienza civile e la nonviolenza. Alla nonviolenza ha aggiunto l’idea federalista del Manifesto di Ventotene e il Manifesto dei Nobel. Poi ha aggiunto il preambolo allo Statuto del partito. Questo Partito Radicale nonviolento, transnazionale e transpartito, sta portando all’ONU il completamento della carta dei diritti civili: il diritto dei popoli a conoscere la verità sui fatti che sono chiamati a vivere. Questo partito pensa alto e guarda lontano.
Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/dopo-bentham
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