DAT Regione Veneto: Dopo le parole da Alessandra Moretti non arrivano i fatti
DAT Regione Veneto: Dopo le parole da Alessandra Moretti non arrivano i fatti
Di seguito il testo della mail inviata alcuni giorni fa alla Capogruppo PD Alessandra Moretti.
Gentile Alessandra,
sono ormai trascorsi più di sei mesi da quando a fine luglio per la prima volta abbiamo parlato della possibilità di presentare una proposta di legge regionale sul tema delle DAT. A quel primo contatto è seguito un incontro personale ed una serie di scambi di documentazione con la tua collaboratrice che mi avevano fatto sperare in una reale possibilità di sviluppo di un progetto. Con non poca delusione devo però constatare che tutto questo, a quanto mi risulta, non ha portato a nulla di concreto come se, e mi rammarica il doverlo dire, il tema dell'autodeterminazione in materia di trattamenti sanitari per il fine vita non rientrasse tra quelli meritevoli di un prioritario impegno da parte tua e del tuo gruppo. Maggiore è il mio rammarico nel dover constatare questo proprio ora che la Commissione Affari Sociali della Camera ha avviato la discussione sul testamento biologico e, a partire dal 2 marzo, per la prima volta nella storia repubblicana, inizierà la discussione sulla legalizzazione dell'eutanasia. Eventi questi che, se ci fosse la volontà, potrebbero essere d'aiuto per aprire un dibattito anche in Consiglio Regionale.
Nei giorni in cui ricordiamo che 7 anni fa moriva Eluana Englaro, dopo 17 anni di stato vegetativo e di battaglia giudiziaria del padre Beppino, e due anni fa moriva il nostro Paolo Ravasin, malato di SLA che affidò al web il suo testamento biologico, come Associazione Luca Coscioni non possiamo che continuare nel nostro impegno a cercare, anche in Veneto, tutte le vie che ci possano condurre ad aprire un serio confronto sul riconoscimento del diritto all'autodeterminazione e della libertà di scelta in materia di fine vita. Se pur con affievolita speranza mi auguro che una di questa vie si possa trovare, come avevi detto, nel tuo impegno.
Cordiali Saluti.
Franco Fois
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