Con "IrriducibilMente" prende forma l`arte di Welby

Con "IrriducibilMente" prende forma l`arte di Welby

Il Messaggero
9 Ott 2016
Valeria Arnaldi

L`ESPOSIZIONE

Accarezzato da un segno minimale, che pare tracciare forme con la luce. Oppure sottolineato nel contrasto di tinte e profondità. Vilipeso e condannato nel bianco e nero di un campo di concentramento, ma anche sensualmente esposto nei colori allegri di abbracci goduti pelle su pelle. E perfino, sofferente, nelle tonalità sanguigne della crocifissione.

È il corpo, tra materia e forma, vitalità e sua negazione, il tema centrale della ricerca artistica di Piergiorgio Welby, scrittore e attivista, il cui lavoro pittorico, tra linoleografie, matrici, acquerelli, tele, macrofotografie e grafiche prodotte con tecnica Corel, viene presentato per la prima volta al pubblico all`Art Forum Wurth Capena, fino al 21 gennaio, nella mostra "IrriducibilMente: l`attività grafica e pittorica di Piergiorgio Welby". Obiettivo, a dieci anni dalla morte avvenuta il 20 dicembre 2006, raccontare l`uomo oltre la battaglia per l`eutanasia. «Piergiorgio non ha mai parlato di arte per i suoi lavori - racconta la moglie Mina - Li considerava terapia. Ha dipinto o disegnato sempre, io lo aiutavo, ero una sorta di garzone di bottega. Ha realizzato matrici per allenare la mano destra quando ha iniziato a sentirla debole e io eseguivo le stampe su sue indicazioni. Disegnava bozzetti e io portavo quei disegni su tela perché potesse dipingerli. Affinché riuscisse a terminare l`ultima opera, ho spostato la tela rispondendo al movimento dei suoi occhi».

Dagli anni Settanta fino alla morte, sono nati così oltre cento lavori, realizzati con tecniche diverse, che Welby non ha mai voluto esporre - «Solo una volta ne abbiamo mostrati due in una collettiva di quartiere», ricorda Mina ma nei quali ha celebrato l`attrazione per l`esistenza e per gli altri nella vitalità del contatto ma pure nell`immobilità del sonno, a simboleggiare forse l`energia che sentiva costretta nel corpo che progressivamente lo stava abbandonando. Nella lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Welby scrisse: «Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico». Quei momenti sono nelle sue opere, dai nudi femminili al ritratto della moglie, fino alle scene con uccelli. Ma, aggiunse: «Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l`amico che ti delude».

Dolori che ha portato negli autoritratti e nei volti trasfigurati da pensieri ed emozioni, che, uscendo allo scoperto, deformano i lineamenti per far emergere l`anima. Ad arricchire il percorso, i116 dicembre, sarà lo spettacolo "Ocean Terminal" ispirato all`omonimo romanzo di Welby, pubblicato postumo a cura di Francesco Lioce. Tra gli omaggi, il documentario "Love is All" di Francesco Andreotti e Livia Giunti. "Non pensate una vita infelice conclude Mina Welby - ridevamo sempre".

--> Forum Wurth Capena Via della Buona Fortuna 2 Info: 0690103800. Fino al 21 gennaio. Ingresso gratuito. Orari: lunedì-sabato, 10-17 

http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/con-irriducibilmente-prende-forma-larte-di-welby

Fonte: http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/con-irriducibilmente-prende-forma-larte-di-welby