Bagnasco ripudia lo Stato di diritto in favore dello Stato etico

Bagnasco ripudia lo Stato di diritto in favore dello Stato etico

Marco Cappato
26 Set 2016

Dichiarazione di Marco Cappato, promotore della campagna Eutanasia legale e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni 

"Chi decide la linea di confine tra il legittimo e ciò che non lo è in questioni che sono essenzialmente di tipo etico, cioè precedono ogni autorità statale?" domanda il Presidente della CEI Bagnasco a seguito del caso di eutanasia da parte di un minore in Belgio.

Una tale dichiarazione può indurre a ritenere che Bagnasco stia invocando l'uscita dello Stato dalle questioni "etiche", perché sarebbero impossibili da normare con leggi e "procedure". 

In realtà, Bagnasco disconosce il ruolo dello Stato di diritto solo quando le leggi osano attribuire al cittadino, e in particolare al paziente, la piena libertà e responsabilità di scelta. Quando invece, come in Italia, le norme e le procedure sono quelle che minacciano fino a 15 anni di carcere il medico che aiuta il malato terminale a morire, allora Bagnasco non si lamenta dello Stato né delle sue leggi e procedure, proprio perché sono alleati nell'imporre ciò che lui considera "etico".

Il Presidente CEI dimostra una volta di più con queste sue dichiarazioni di ripudiare lo Stato di diritto democratico e liberale (che assume decisioni come quella del Belgio per la legalizzazione dell'eutanasia) e di preferire che si mantenga lo Stato Etico attraverso legislazioni che sono in vigore in Paesi come l'Italia.

http://www.associazionelucacoscioni.it/comunicato/bagnasco-ripudia-lo-stato-di-diritto-favore-dello-stato-etico

Fonte: http://www.associazionelucacoscioni.it/comunicato/bagnasco-ripudia-lo-stato-di-diritto-favore-dello-stato-etico