Rivolta Gandhiana - Obiezione Legale Costruttiva

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Dario Schonberg
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Rivolta Gandhiana – Possibile azione a sollecitare il potere toccandolo nelle tasche.

Non esattamente una Obiezione Fiscale, qualcosa di diverso. Se si può fare...

 

Obiezione Legale Costruttiva

Su tema Rivolta del Congresso Radicali Italiani 2009

 

Mezzi, metodi, tecniche... pensiero e... il fine, il tema congressuale stesso.

Conti solo se sei violento?

Conti, altrimenti che cazzo conti?

Oppure, se tocchi il potere nelle sue tasche... allora sì, s’incazzano davvero?

La Costruttiva è uno stimolo, forse un sollecito, con le apparenze e le forzature di una ingiunzione?

Costruttiva perché lo Stato o l'Istituzione potrebbe metterla in difficoltà, in imbarazzo.

Una forma di protesta non facilmente evitabile, facendo finta di niente?

Incisiva perché andrebbe a toccare il cuore dello stato (quello volgare, per quanto necessario e vitale) e forse lo farebbe pure bene?

Non esattamente sanzionabile o non proprio perentoriamente.

Costruttiva perché Obiezione Legale che potrebbe indurre a riflettere?

Perché potrebbe avere, idealmente, per com’è congegnata, il coltello dalla parte del manico?

Simile ad una class action, per lo spirito, ma solo un'azione politica e pure moralmente aggressiva perché la mette, l'Istituzione, in una posizione difficile?

Costruttiva perché, tutto considerando, tale agire è volto a costruire legalità, responsabilità, senso civile e morale.

Ritenendo lo Stato o l’Ente o chi di autorevolezza nella questione, da solo, non ne sia in grado, non sappia farlo o non ne abbia la volontà necessaria, forse nemmeno volendolo, a tutt’altro interessato?

Dunque, a smuovere, a costringere al fare qualcosa, a prendere posizione, questa Obiezione Legale come proposta: a prendere idealmente per mano chi esita, si nega o si nasconde?

Non esattamente sanzionabile ho scritto sopra.

Perché, com'è l'idea, si paga tutto e rigorosamente si paga, fino all'ultimo centesimo.

Senza esitare e senza fiatare questa la sua forza dirompente?

Tasse, Canone RAI o altro.

Ma si paga non sui conti correnti o nelle modalità previste dallo Stato, dalla RAI o dalle istituzioni del caso.

Si paga su conti correnti appositamente predisposti per tale azione di protesta o di proposta anche, come dice qualcuno.

Quindi si paga, ma non a chi previsto.

Il controllo dal basso, del cittadino, di gruppi di pressione, di associazioni, non semplice da contraddire perché i soldi li dai e non li dai e come la mette la mette?

Chi gestisce i conti correnti su cui a convergere la protesta stessa, a consegnare tutte le ricevute (come ogni altro documento) allo Stato o a chi altri dovrebbero essere versati i denari dovuti, i maledetti sonanti o fruscianti.

Dichiarando: è stato pagato tutto, ma su questi conti correnti, questi i nomi, queste le cifre, i documenti, le prove, i fatti dichiarati (l’altrui imbarazzo?).

Il problema consisterebbe nelle cifre veramente pagate e documentate.

Anche se non direttamente a chi si dovevano, per ragioni che si suppongano valide.

Che siano valide e dimostrabili, argomentandole, naturalmente è importante.

Ma valide veramente, affinché dello Stato sia il problema, l'ansia e l'addivenire ad una possibile soluzione.

Più la ragione è buona, più a stringere lo Stato in una morsa di responsabilità?

Costringendo lo Stato a fare qualcosa (che la sanzione non dovrebbe essere né semplice né automatica, se si hanno buone ragioni).

Importante: che la buona ragione sia a prova di prepotente, facile e pronta confutazione perché... meglio è argomentata la ragione, onesta, saggia, limpida... più il destinatario finale della somma lo tieni per le palle, vero?

Importante: la presenza, la vita di un organismo atto a sconsigliare sprovveduti, ingenui o presuntuosi delle proprie buone ragioni che poi, alla fine, loro nel culo e, a questo autore, la responsabilità d’origine e d’ispirazione del loro non ben motivato gesto?

Organismo, se possibile, anche ad appoggiare, se idealmente sostenibili, le ragioni dell’Obiettore Costruttivo, a dire, accanto a lui: “ Ebbene, come la mettiamo?”

Organismo di sconsiglio o d’appoggio, di disincentivazione o d’incitamento?

Forse, meglio l’organismo terzo e al di sopra delle parti?

A chi gestisce i CC, invece l’appoggio o l’incitamento?

Perché... chi presume l’essere stato offeso, danneggiato, eluso... come e quanto e quali e come distribuiti i torti e le ragioni?

Non come secondo loro e nemmeno come secondo lo Stato o chi altro ne le sue veci.

Come secondo la legge o la pubblica opinione che, se non fa la legge, fa giudizio morale e manifestare può il suo pensiero.

Se non il coltello dalla parte del manico, se non le palle, almeno una buona ragione per portare avanti la questione, con soddisfazione si spera.

E come la metterà lo Stato o l’Ente o l’autorevole nella questione?

L'azione sanzionabile sì e perseguibile, con un atto di indifferente arroganza, e chi la Costruttiva l'ha attuata a subirne le conseguenze?

Senza poter fare altro?

Beh, si può portare il tutto, la questione, in Europa.

A chiedere udienza a più alti tribunali, purché competenti.

Volgendosi pure al Tribunale della Pubblica Opinione (europea).

Se in Italia la situazione la si può gestire in un certo modo, come in Europa?

Avendo pure bravi avvocati a condurre legalmente la questione, credo si possano avere delle chanches di ottenere qualcosa di concreto.

Perlomeno, delle carte buone da giocare, senza sfigurare.

Se ne fregano delle tue ragioni, dei tuoi problemi, del tuo cuore?

Non vuoi fare il terrorista, non sfogarti sui più deboli alla tua portata, non farti del male per la disperazione?

Puoi rompere i coglioni, farlo così e farlo costruttivamente.

Teoricamente, è sufficiente anche un solo singolo atto di versamento di denaro su CC altri, a provocare la reazione dello Stato e una possibile battaglia politica, legale e morale?

I CC alternativi non gestibili dai singoli o dai pochi, tenuti da gruppi o associazioni che condividano e supportino?

Tutto dipende dalla iniziale ragione di tale azione da parte del gruppo o del singolo anche.

A tentare di risolvere problemi, a smuovere lo Stato o le istituzioni dalla loro inerzia.

In tal senso, l'Obiezione Legale è proprio Costruttiva perché costruisce e fa azione, propone, induce a fare o a riflettere.

Se protesti, se ti indigni... se ne fregano?

Hai pure valide ragioni... e se ne fregano?

Conti solo se sei violento?

Conti, anche, se tocchi le tasche nei conti dello stato?

Perché allora sì, si svegliano e ti guardano con attenzione?

Nel come farlo qui proposto, se buona idea, si suppone anche con preoccupazione e qualche timore?

Non solo per voi che leggete, ma anche per altri che abbiano buone ragioni e non riescano a farsi ascoltare, un modo perché possano dire: ecco, adesso sì che conto?

Qualcuno ad aggiungere: ma era proprio necessario ch'io agissi così? (ma è facoltativo)

 

Nota.

Idea risalente al 1989-1990, oppure al 1996-1997 (non lo ricordo più).

Riaffacciatasi alla mente durante il Congresso di Radicali Italiani del 2009.

 

Se non conti un cazzo

 

Perché conti solo se sei violento?

Pure conti se dello Stato le tocchi le tasche?

Allora sì, ti guardano con interesse e attenzione?

Ma perché non farlo prima, se ragione c’è, urgenza a volte e disperazione?

Se non conti un cazzo e tuttavia... con la legge del proprio cuore tu a camminare a fianco del tuo fianco...

Quale risorsa, le tasche a toccare e violenza come a fare a l’indifferenza, l’ignavia o la negligenza dello Stato, violenza come fosse...

L’Obiezione Legale Costruttiva.

Così detta perché a chiedersi ai sensi della Legge, come volta ed intesa a costruire legalità, giustizia, senso civile e morale, il suo contribuire?

Lo Stato costringendo a cercare e trovare le sue responsabilità del caso?

Importante: avercela la buona ragione e non solo il crederlo, immaginarselo, pretenderlo o imporlo ne la propria illusione?

L’Obiettore Costruttivo, di questa dannata ragione, a farsene carico, corpo ed azione, addentro la più generale meditazione.

Importante: la buona ragione che sia bene argomentata, solida, a prova di facile confutazione, se no come lo tieni lo Stato la negligente istituzione... come per le palle?

Certamente, la Costruttiva non la potrai fare da solo (i CC postali o bancari), dovendo appoggiarti a gruppo o associazione.

La Costruttiva come atto di Rivolta, di gruppo o individuale, contro le cose come sono e come vanno e il proprio lasciarsi andare, tanto che cazzo ci puoi fare?

La Costruttiva che lo Stato o l’istituzione non potrà eludere con disgrazia e noncuranza, andando tu a toccargli i coglioni e non facile, l’azione alla pronta e legale reazione, dato che, si suppone, tu l’hai fatta bene, bene, benissimo?

La Costruttiva quale grana, rogna o problema da affrontare solo per chi elude, evita, si nasconde, non affronta e non risulta nel richiamo delle responsabilità?

Importante: agli obiettori costruttivi, qui di suggestione e faciloni nelle proprie ragioni, mal motivati e peggio argomentati, l’autore le respinge e se le assume al contempo le responsabilità proprie, comunque invitando a non andare alle Maldive, in montagna, al bar o sedersi davanti alla televisione perché...

D’alternativo pensare dediti, a chiedersi: quali sono le mie ragioni? Ho torto o ragione sì? Sono nel mezzo del guado? Sono bene argomentato? Potrei esserlo meglio e con maggiore efficacia?

Se ad ogni domanda non c’è risposta, comunque insurrezione sarà di altre e più toste domande?

Buona o cattiva, nel giusto o nell’errore, d’intuizione o presunzione, come saggia o fosse pure folle, dentro l’Obiettore Costruttivo sempre dovrebbe esserci una ragione.

L’Obiezione Legale Costruttiva come fosse una prova di forza tra la legge del proprio cuore e la ritenuta diffusa ingiustizia d’altro agone...

L’Obiettore Costruttivo alla ricerca di se stesso, di Responsabilità, di critiche, di voci interiori o esteriori, dell’altro da sé, della vita forse?

 

 



Dario Schonberg