Poliziotti esistenziali UNO - Prima stesura

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Dario Schonberg
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Il Decalogo della Paparino condizione

Io sono una persona!

 

1) Per principio, in un ambito di controversia, il poliziotto non è autoritaria ragione, ma si parte bene presupponendo l’abbia ( come spesso in lui vive).

Come si dice per l’imputato, innocente fino a prova contraria?

Così sia per il poliziotto: dalla parte del giusto, fino a prova contraria.

Comunque, nelle dispute più dure, le dovute cautele nei casi che l’umano sempre è complesso, intrecciato e stupefacente.

 

2) Il poliziotto è umano e come tutti può sbagliare.

Il fatto di poter umanamente cadere, come fosse il suo diritto di uomo.

Importante, per ogni fatto errore, il sapere e poter prontamente rimediare.

 

3) Il poliziotto ovunque è il suo distintivo e pistola.

L’autorità legale e il potere per esercitarla.

Qui invece, il Paparino è soprattutto cuore e coscienza.

L’autorità consapevole come insita in lui e il dovere interiore del dover fare sempre qualcosa.

Il mondo come fosse il caos infernale in sua attesa.

 

4) Paparino, cuore e coscienza, la legge del proprio cuore?

Come tutto necessita di regole, obblighi di convivenza e necessità altre ed ulteriori, il poliziotto rigorosamente al servizio della legge, in tal senso subordinati sia il cuore che coscienza.

 

5) La legge è rigida, a volte pure cieca, stupida e ignorante.

Pure implacabile la legge, nel suo senso di inesorabile.

Il poliziotto è umano, potrà essere sensibile, ma è la legge.

 

6) Nei casi dubbi che ricadano sotto il suo mandato…

Se Paparino è chiamato ad interpretare la legge, nelle necessità del momento, si lasci pure guidare da cuore e coscienza ( al servizio della legge sempre).

E vada come può andare! che il mondo è torbido e l’umanità è dolore.

Paparino in prima linea sempre e più esposto del prete, del dottore e forse affine al padre in ogni situazione?

 

7) Tuttavia, nel prosieguo di ogni accadimento, la sua umanità sia sempre all’erta, pronta a segnalare ai servizi più competenti il caso in questione, a indirizzare il sofferente nella giusta direzione ( sperando ce l’abbia davvero nella propria agenda particolare tale soluzione).

 

Cool Dato l’indirizzo, data la temporanea soluzione al problema, Paparino non si fermi a questo.

Il poliziotto a segnalare caso e problematica più in alto, volto a cercare il cuore stesso della legge, secondo il proprio cuore e coscienza.

La legge del proprio cuore sempre alla ricerca di se stessa.

 

9) Il poliziotto combatte il Male che vive nell’uomo.

Il Male manifesto ( a volte pure in prevenzione).

Per poterlo fare, deve capire il Male, essere lui stesso il Male, spesso l’anima del Male pure a vivere in lui, il contaminato.

Paparino è simile in tante cose a chi combatte.

Simile, essendo però l’Altro e l’Altrimenti schierato.

In lui, spesso il convivere del figlio di puttana e dell’angelo protettore, pure mantenendo una propria coerenza ( quando ci riesce).

Figlio di puttana/ angelo, quando accade, al cinema piace, il tratto più interessante, coinvolgente?

Certo, è questione anche di facce, di interpretazione, di motivazione e di copione.

 

10) Il poliziotto ha affinità con uno psichiatra, col filosofo, il giornalista: indaga, cerca le verità andando per legali convincimenti nel suo mandato.

Il detective privato, di tutti costoro, la sintesi.

Il privato che sì cuore e coscienza in primo piano e la legge del proprio cuore ( quando ce l’ha).

Del privato, Philip Marlowe la manifestazione più felice?

Paparino, invece, l’espressivo volto del tormento inchiodato al suo distintivo.

Venezia, Dotazione 14/ 8 – S.Elena 11/1/2012.

 

 

 

Dario Schonberg