Poliziotti esistenziali UNO - Prima stesura
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Il Decalogo della Paparino condizione
Io sono una persona!
1) Per principio, in un ambito di controversia, il poliziotto non è autoritaria ragione, ma si parte bene presupponendo l’abbia ( come spesso in lui vive).
Come si dice per l’imputato, innocente fino a prova contraria?
Così sia per il poliziotto: dalla parte del giusto, fino a prova contraria.
Comunque, nelle dispute più dure, le dovute cautele nei casi che l’umano sempre è complesso, intrecciato e stupefacente.
2) Il poliziotto è umano e come tutti può sbagliare.
Il fatto di poter umanamente cadere, come fosse il suo diritto di uomo.
Importante, per ogni fatto errore, il sapere e poter prontamente rimediare.
3) Il poliziotto ovunque è il suo distintivo e pistola.
L’autorità legale e il potere per esercitarla.
Qui invece, il Paparino è soprattutto cuore e coscienza.
L’autorità consapevole come insita in lui e il dovere interiore del dover fare sempre qualcosa.
Il mondo come fosse il caos infernale in sua attesa.
4) Paparino, cuore e coscienza, la legge del proprio cuore?
Come tutto necessita di regole, obblighi di convivenza e necessità altre ed ulteriori, il poliziotto rigorosamente al servizio della legge, in tal senso subordinati sia il cuore che coscienza.
5) La legge è rigida, a volte pure cieca, stupida e ignorante.
Pure implacabile la legge, nel suo senso di inesorabile.
Il poliziotto è umano, potrà essere sensibile, ma è la legge.
6) Nei casi dubbi che ricadano sotto il suo mandato…
Se Paparino è chiamato ad interpretare la legge, nelle necessità del momento, si lasci pure guidare da cuore e coscienza ( al servizio della legge sempre).
E vada come può andare! che il mondo è torbido e l’umanità è dolore.
Paparino in prima linea sempre e più esposto del prete, del dottore e forse affine al padre in ogni situazione?
7) Tuttavia, nel prosieguo di ogni accadimento, la sua umanità sia sempre all’erta, pronta a segnalare ai servizi più competenti il caso in questione, a indirizzare il sofferente nella giusta direzione ( sperando ce l’abbia davvero nella propria agenda particolare tale soluzione).
Dato l’indirizzo, data la temporanea soluzione al problema, Paparino non si fermi a questo.
Il poliziotto a segnalare caso e problematica più in alto, volto a cercare il cuore stesso della legge, secondo il proprio cuore e coscienza.
La legge del proprio cuore sempre alla ricerca di se stessa.
9) Il poliziotto combatte il Male che vive nell’uomo.
Il Male manifesto ( a volte pure in prevenzione).
Per poterlo fare, deve capire il Male, essere lui stesso il Male, spesso l’anima del Male pure a vivere in lui, il contaminato.
Paparino è simile in tante cose a chi combatte.
Simile, essendo però l’Altro e l’Altrimenti schierato.
In lui, spesso il convivere del figlio di puttana e dell’angelo protettore, pure mantenendo una propria coerenza ( quando ci riesce).
Figlio di puttana/ angelo, quando accade, al cinema piace, il tratto più interessante, coinvolgente?
Certo, è questione anche di facce, di interpretazione, di motivazione e di copione.
10) Il poliziotto ha affinità con uno psichiatra, col filosofo, il giornalista: indaga, cerca le verità andando per legali convincimenti nel suo mandato.
Il detective privato, di tutti costoro, la sintesi.
Il privato che sì cuore e coscienza in primo piano e la legge del proprio cuore ( quando ce l’ha).
Del privato, Philip Marlowe la manifestazione più felice?
Paparino, invece, l’espressivo volto del tormento inchiodato al suo distintivo.
Venezia, Dotazione 14/ 8 – S.Elena 11/1/2012.