Poliziotti esistenziali DUE - Prima stesura

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Dario Schonberg
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Frank Keller existential Association

Statuto

Un poliziotto è sempre in servizio, anche quando dorme

 

1) Il poliziotto non è al di sopra delle parti.

Esplicitamente, lo è di parte: il braccio operativo di quanto si ritiene sia il Bene, il giusto, il rigore, riassunti nel senso dell’Ordine ai fini della Legge in vigore.

 

2) La verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.

La sua meta, il fine cui il kellerman tende.

A lui affidata la fase preparatoria a tanto traguardo.

L’accertamento e la documentazione dei fatti, come li si desume dalle indagini fatte.

A porre, nel cuore e nella coscienza d’ogni tribunale, le possibilità del poter equamente considerare, valutare, soppesare, l’approfondire in aula, il distribuire ragioni e torti come la corte ritiene in propria professionalità, nell’addivenire a giusta sentenza.

Come lo dirà la sentenza, forse lo si dovrà anche alla caparbietà di paparino.

 

3) Il poliziotto è a caldo.

Il Paparino nel suo umore, sempre sul chi vive, è nel vivo dell’azione e come rapido ed efficiente lo si vuole, non c’è tempo per riflettere esattamente al giusto chi, quale e come che ci si penserà poi.

Sì, in un secondo tempo, il kellerman più cauto e sensibile.

Però, sempre il ferro va battuto finché è caldo.

Il giudice seguirà nel freddo più gelido, esaminando con ogni prudenza le prove a lui sottoposte.

Se a caldo si soffre, ci si agita e si sbaglia pure, nel freddo la meditazione e la saggezza.

 

4) Democrazia, Trasparenza, e Responsabilità in ogni poliziotto sempre.

Lui è la Legge.

La Legge, ne l’agire secondo la legge, in nome della Legge.

Il suo operato comunque sottoposto al criterio vigile della Legge.

La non-violenza, l’Ideale più ideale per ogni agire sociale, politico o spirituale, nel poliziotto si dica e lo si dice: di difficile coesistenza e collaborazione.

Quando si richiede rapidità, decisione, tempismo, la non-violenza è utopia semplicemente non sostenibile.

Non per chi combatte il Male, realtà armata di ogni arma possibile.

 

5) Il poliziotto potrà essere duro o dolce, rozzo o sensibile, affrettato o incredibilmente sul meditato, è il braccio armato della Legge.

E’ costantemente in Prima Linea.

Cuore, coscienza e pistola, il Paparino almeno.

Spesso non c’è altro tra la vittima e il Male.

 

6) Come ogni senso della vita dimora nell’opposto o nella meta della propria ricerca, per Paparino il suo senso abita nel Male.

Lì, a scavare e scavare ancora il suo pensiero fisso.

Al giornalista, al filosofo o lo psichiatra, l’affine?

E solo scavando nel Male, sporcandosi e contaminandosi, soffrendo la sua particolare condizione e comunque vivendo, è che il kellerman redigerà la legge del proprio cuore dentro a se stesso.

La legge in ognuno personale, per Paparino pagata a caro prezzo nella lotta per la vita interiore, interna al suo mandato professionale.

Nel proprio cuore, pagine a caratteri dolenti scolpite.

 

7) Chi è? Come vive? Cosa pensa? Ha dell’amore nel suo cuore? Per chi e quanto amore?

Quali i suoi problemi, la sua vita, le difficoltà nel cammino dell’esistenza, mai semplice e più che mai in Paparino.

A ragione, si dice: ogni uomo è un mondo a parte.

Va analizzato con cautela, sensibilità, dedizione e sempre della meditazione.

Il poliziotto è una categoria umana considerata a parte come a prescindere?

Come la si può dire pure la sua esigenza professionale.

Paparino è un duro e basta e se ne frega o è il duro sensibile nel suo inferno esistenziale.

La condanna per Paparino già emessa al suo indossare la divisa, il gesto, il cuore fiero e poi negli anni come?

L’unico sollievo nell’avere accanto altri cuori di pari tormento e afflizione, a propria comprensione.

 

Cool Là dove il Male è il sistema, tirannie varie e assortite, il poliziotto ne è lo strumento di mantenimento.

Là dove il sistema comunque è democrazia, sia pure in fase di sua Malattia, sia per il poliziotto che per il suo antagonista del momento, per impegno, volontà, fantasia o ingegno, sempre è possibile per chiunque in chiunque risolvere e addivenire al giusto, in fatta giustizia.

Se la democrazia tutto il lecito consente, lo permette al Male come al Bene, ne la legge del più forte legale.

Se il sistema è valido e funziona, Paparino potrà anche essere soddisfatto e orgoglioso del suo lavoro, sia pure nella solitudine.

Se il sistema è malato, se non è addirittura il Male esplicito, per il poliziotto “ Il che fare?” è il problema vissuto ogni giorno ad ogni angolo della vita.

Rimanere nel sistema e tamponare, rimediare nel possibile a quanto il Male praticamente impone e vive sulle vite altrui?

Uscire dal sistema e denunciare quanto non si potrebbe o non si vorrebbe dire, a rischio della propria tranquillità, della casa, della pace in famiglia e della propria vita anche?

Il dilemma di sempre e d’ognuno là dove la Malattia su tutte el vite scrive e incide.

Comunque, in noi sempre il problema giace accanto alla possibile soluzione.

 

9) La Frank Keller accetta, aspetta, anela adesioni convinte, corroboranti il tenore del suo cuore e partecipi alle sue inclinazioni di senso, di finalità e di presenza al mondo, comprensive il suo affanno, pure segreto a volte.

I soci ne siano gli agenti di polizia, quale la loro appartenenza e ambito.

I sostenitori ne siano i simpatizzanti che capiscono, condividono e vorrebbero idealmente stringere la mano al Frank Keller d’ogni polizia del mondo.

I sostenitori al suo compito, a volte sofferto, altre subito nelle piaghe del sistema.

 

10) Qui, nella FKEA, i soci siano coloro in possesso del prestigioso senso di governo di noi stessi e della propria condizione in ogni situazione, mai il senso del dominio che tanto nuoce in ogni sensibilità e in chiunque.

Pure nell’autore che, per questo e a prescindere, ce l’ha col genere umano.

Qui, nella FKEA, i sostenitori siano di contegno, di audacia pure e per senso della misura, comunque di sostegno ai Keller di tutto il mondo negli ufficiali duri giorni del mondo stesso.

Di sostegno, sotto ogni cielo e da/ per ogni cuore ( l’autore pure).

 

Sono vent’anni esatti che vedo un mucchio di gente, dico di essere della polizia e sai cosa capita? Non sono più una persona!” Al Pacino in “ Sea of love”.

Qui, la nostra aspirazione si dice “ Io sono persona! essendo cuore, idee e coscienza.”

 Venezia, Dotazione 14/ 8 – S.Elena 14/1/2012.

 

 

Dario Schonberg