L'Internazionale del non-violento Terrore

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Dario Schonberg
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   L’Internazionale del non-violento Terrore

 

   Per ipotesi d’associazione, figlia del Congresso di Tirana 2002. Non terroristi, solo una banda di incorreggibili irriverenti rompicoglioni, volti a smuovere i culi del potere, a portare libertà, responsabilità e dignità là dove latitano.

   Democrazia, Trasparenza, Responsabilità, i pilastri fondamentali.

   La non – violenza l’armamento.

   Tutto Alla Luce del Sole.

   Spina nel fianco o mano tesa ad ogni popolo, uomo o nazione.

   Pensata da chi non è affatto non-violento.

   A seguire, se interessati, per ordine, i testi (DEFINITIVI e pubblicati in un libro, tema la guerra in Iraq e altro) relativi a

La Dichiarazione d’Intenti, Lo Statuto, Il Comitato politico,

Lettera al cuore del Terrore, Il Decalogo, L’Atto di Costituzione,

 

   La Dichiarazione d’Intenti del non-violento Terrore

 

               Nel cuore del pensiero della foresta di Birnam *

 

                                                                 Noi, Terrore.

                                                                 Non-violento Terrore.

Come mai Terrore s’era detto prima sulla Terra! Noi Terrore e...

Badate, dettosi alla luce del sole! e con voce alta e distinta,

nobile l’animo, sincere le parole, conseguenti (si spera)

                                                                 i fatti,

                                                                 Noi non-violento Terrore!

Là dove l’urgenza di verità si leva e si dice ed urla! di pace, di giustizia

e di democrazia la sana e non procrastinabile sensata esigenza,

là dove, invece, i compromessi, le convenienze, i tutti interessi?

   E per quieto vivere, lì ci si ferma?... Dunque là,

                                                                 Noi, Terrore ci diciamo.

Sottoposti alle leggi del caso, ma ai poteri... Noi come non sottomessi.

                                                                 Perché Noi oseremo!

Noi che la alzeremo la testa e, Terrore, guarderemo di solidi intenti

il Problema negli occhi, ne stimoleremo le dannate cifre

e frugheremo soluzioni ne l’umano agire ch’è umano sempre.

                                                                 Noi oseremo, dunque.

Poiché è in potere e in dote del Terrore incutere se stesso.

                                                                 Noi che molesteremo sì

i potenti, i prepotenti o gli indifferenti come, i tiranni anche sì insidieremo

nel loro vizioso invece terrore che, a voi, feroce diviene e tante verità piaga?

Noi, d’inquieto Terrore inconsueto, Noi nel loro profondo... lì,

                                                                 Noi Terrore, Noi saremo.

E ci coltiveremo pure in tal senso, maniacali, folli come? così dediti

e le penseremo tutte! ed altre ne escogiteremo! ai fini indocili del Terrore,

perché siamo volontà e Terrore lo siamo, ma... Noi, non-violento Terrore,

                                                                 Noi altrimenti.

Questa nostra condizione, come fosse puro piacere! a Noi, dagli dei senso donato.

Ne gli altrui cuori, la cognizione portata, guidata, consegnata, affidata e...

Cuori d’uomo, tutti come bisognosi di nostro Terrore o... di nostro sostegno?

Contro l’umanissimo ed ottuso e vile terrore a chi volto, a l’opprimere teso.

Il terrore (sì, in minuscolo), se non contrastato, il terrore dai poteri forti ma...

                                                                 di cuore privo?

Cuore, la nostra dotazione, quale dovere e col talento d’un insolito mestiere?

Noi che là dove ci muoverà l’intuito o un urlo disperato nella notte

                                                                 dell’anima...

      Oh coscienza! che ti dibatti e ti tormenti e ti dilanii

e vivi e scopo hai! e senso e significato hai! e dove tu vai, pensiero sarai?

E nostra sia, sempre, la responsabilità ne l’elargire Terrore ai poteri tutti.

In loro? Ansia, angoscia?... inquietudine, insonnia!... Noi, a rottura di palle?

Ecco: in chi queste interferenze proprio non le ama e le condanna...

A dire, semplicemente: Noi, il Terrore, il Titano che come da sempre temevate?

A chi proclama: affari interni! cazzi nostri! oppure... si alza ed invita

a non disturbare il manovratore che pure ci mette ingegno ed impegno...

La Legge del cielo e delle cose, sopra di noi? La Legge dentro a Questi Noi.

La Legge del nostro Grande Grande Grande Cuore! a cui daremo tutto l’ascolto.

Diritti e doveri! certo, con possibilità ed opportunità eguali per tutti.

      Libertà di pensiero, di parola, di fede, di voto.

Libertà soggette a libera dolce o dura repressione di poteri sempre all'arcione?

E liberi, Noi Terrore, nel responsabilmente ribattere a la sì consueta reazione.

La libertà è il cuore e l’anelito dell’uomo che fa l'Uomo.

      La democrazia il suo compimento.

La responsabilità sia ne la coscienza, desta ed attenta sempre.

      E tutto, comunque e sempre, sia in discussione.

Perché... l’uomo, l’umanità in continuo divenire vive, speranze.

                                                                 Sursum corda!

                                                                 Benvenuti nel Terrore, quindi.

E che dato nobile Terrore, non gratuito, non immotivato, non come...

Terrore giusto sia, desto, severo e grande Terrore non solo di nome.

I fatti che vanno per il mondo, giurisprudenza infondono e seminano

nella vita dell’uomo e, comunque sia l’uomo, là fanno il nostro animo?

E levati dunque, o cuore! in nome di chi impossibilitato è

da sì discutibile ragione o, difficoltà, tiene nel dissentire o al dirsi e...

                                                                 O Terrore, tu,

presidia il suo fianco, sostienilo, infondigli coraggio e conforto.

In via di principio, sii al fianco di chi le elezioni le perde.

          In via di principio, chiunque egli sia!

Pure potendo considerare, come nobile e degno, chi le elezioni le vince.

O Terrore! che, in passato, eri simile e diverso eri ed oggi... così, ti volgi?

La Legge del nostro cuore ci dice e pensa ed ancora pensa e...

      A volte/ spesso, la prende per mano la coscienza?

Noi interferiremo! Noi molesteremo! Noi romperemo i coglioni!

      Là dove più la si sente, di Questi Noi, l’esigenza.

                                                                 Noi, il non-violento Terrore.

 

* Dal Macbeth di William Shakespeare.

   La foresta di Birnam che si muova incontro ad ogni Dunsinane.

 

   Centro, cuore e regola del non-violento Terrore

 

               STATUTO

 

      Quale nozione d’origine, primo impatto o preambolo/ non ha testa o partito o interessi personali, il Terrore non li ha, pur tutti, obiettivamente e razionalmente, in sé avendone.

      L'interesse generale sia la democrazia in onda su cuori e menti d'ogni idea, età e colore o fede.

      L’interesse generale sia la discussione e la consapevole e reciproca confutazione in condizione di dialogo libero, responsabile e pure ideale.

      Non a spendersi per i propri pascoli sentiti o gli altrui a l’adocchiare, l’attività di questo gruppo, presumibilmente vario, libero e composito per le idee qui riunite.

      L’agire sia per l’uomo della Terra per definizione, i suoi problemi, il suo futuro, per l’uomo nel senso della vita e nel suo significato.

   Che gli aderenti li si vuole e li si spera quali instancabili e talentuosi rompicoglioni.

                                                                                In fede, il Terrore.

 

 

1)   Respirare a fondo, la legge il nostro copione di ferro in evidenza, a recitare la propria onesta e rigorosa parte e, bene, alto ed inequivocabile, scandire il proprio dire affinché tutti possano sentire, intuire o intendere, senza stravolgere, estrapolare, confondere o diversamente giocare, sul tavolo della vita della politica o delle convinzioni sociali o religiose, altrimenti il nostro libero e qui convenuto Grande Grande Grande Cuore.

      Usi, abusi e soprusi, a non potersi celare dietro maschere che nei molti sono e sempre resistono o, in loro consumato mestiere, giustificarsi e così ottenere generico confronto, forse riuscendo con perizia a decapitare, arginare o contenere le altrui fondate ragioni, se tali.

      E comunque le cose a continuare come vivono e come sono?

      Il Terrore a questo contrastare, a questo esistere.

      Democrazia, Trasparenza, Responsabilità, i pilastri fondamentali del nostro malessere che, nonostante tutto, resiste, tiene duro e va sull’iniziativa (esplicitamente rompicoglioni).

 

 

2)   Nessun governo rovesciare, nemmeno il più sanguinario.

      Questa, la dichiarata professata intenzione.

      Solo la libertà e la possibilità normale, in qualche luogo evento a dirsi pure sensazionale, del poter dire, dichiarare, confutare e, d’alternative, proporre quel che il nostro cuore sente.

      Noi ne la nostra responsabilità già detta, come in altri e in chiunque cercata, stimolata, sollecitata.

      Noi, a chiedere, pretendere, esigere risposte a problemi irrisolti e spesso protratti per altrui ignavia, negligenza o indifferenza, se non addirittura interessata gestione del potere e delle sue chiavi.

      Noi supponendo di rappresentare l’Interesse Generale in più ampia concezione.

      Nell’Educazione del potere, l’Ideale sintetizzando, il Terrore qui nel tale dichiararsi.

      Educazione per forma e regole, inducendo e favorendo sostanza di contenuti.

      2/ A

      I tiranni, più o meno o anche vagamente efferati, indurre a scendere le scale del potere, al rimettersi in gioco nel vero e sincero giudizio elettorale, peraltro rispondendo rigorosamente alla legge del personale operato nel tempo del proprio potere, quale che sia stato il prodotto di tale esercizio dello stesso.

      2/ B

      I governi in regola, a criticare ed incalzare affinché degni siano del proprio rango.

      Onori associati agli oneri sempre e l’ascolto doveroso delle altrui tutte giuste argomentazioni.

      Responsabile il cittadino, responsabile il potere, qui noi in chiave di confronto.

      2/ C

      Svegliare le opposizioni! se dormono o sonnecchiano nel loro inspiegabile latitare?

      Le opposizioni, quale l’idea o le loro proposte, il sale e vaccino d’ogni democrazia.

      2/ D

      Democrazie d’ogni sorta, d’ogni cuore e d’ogni Terra, vita o respiro...

      Le giovani adolescenti, esitanti o timorose de la maturità, affinché si diano una mossa.

      Le sagge o le vegliarde, affinché la mano tendano e si spendano nelle ossa.

 

 

3)   I germi vitali della democrazia?

      Avvizziti, in crisi d’identità, sperperati nella corruzione, nell’irresponsabile indifferenza o mera gestione del potere fine a se stessa o per pubblicamente inconfessabili interessi...

      Il nostro intento, una scossa elettrica di senso al ridestarsi alla vita di chi come morto dentro, privo di motivazioni, carente di sostegno dentro e al di fuori del suo cuore, d’ideale smarrito.

      Noi, d’invito alla pubblica partecipazione della vita.

      Noi a riattizzare i fuochi come spenti e mai spenti, solo sopiti e, forse, di quieta disperazione?

      I morti viventi che più non credono e nulla più sentono, più non vivendo e non sapendo che altro o come fare?

      Noi ad interessare l’uomo che interessare si vuole, ma esita e l’attimo della vita lo perde?

      Noi disponibili a l’uomo disponibile.

      Di sostegno a l’uomo pronto ad essere lui sostegno.

      D’incitamento a chi d’essere incitato anela, nel suo vivacchiare di sé inconsapevole.

      Di vita a l’uomo che aspira e tende ad essere vita.

      La non-violenza il nostro non esclusivo grimaldello per ogni cuore chiuso e rintanato in se stesso, nel suo interesse, quale che sia l’agio e relativo suo benessere.

 

 

4)   La meta ultima del Terrore, non la democrazia stabile ed ovunque onnipresente, quanto il continuo e perenne stato di allerta, poiché è nel continuo oscillare d’ogni cosa che l’uomo si dice e più si rivela.

      L’equilibrio che, se è tale, mai è definitivo, pur nella sua arrogante presunzione.

      La sostanza della Democrazia ne la costanza e vigile attenzione d’ognuno.

      Lo sguardo de la coscienza, quale la sua opinione, interesse o ragione, sguardo d’insonne.

 

 

5)   Il Terrore sia, legalmente e doverosamente, soggetto a confutazione.

      Dovunque e comunque Terrore sia, sia! che le sue ragioni le propone e non le impone.

      Come ogni confutazione, legalmente e doverosamente, soggetta sia a Terrore.

 

 

6)   Nel Terrore, il suo volto di poetica indole, la ricerca di noi stessi.

      Noi, negli altri? Gli altri, chiunque essi siano... in Questi Noi.

      Dialetticamente, noi uomini! noi tutto! a noi sempre dentro.

      Il cuore la chiave di ogni situazione ed interpretazione, la conoscenza la sua argomentazione del caso nel caso.

 

 

7)   Il segreto del non-violento Terrore? Fare tutto apertamente, in assoluta Trasparenza.

      L'esaltazione dura e pura della democrazia, il Terrore.

      Il limite del Terrore: il Libro della Legge (e che limite lo sia egualmente per tutti).

      Limite, laddove comunque l’ingegno s’ingegna e s’impegna, legge innovando.

 

 

8)   Il senso della vita del Terrore: il seminare speranza e possibilità, di verità indizi e piste di qualità da seguire nell’ignoto o nella desolazione dell’anima ( a volte) in tanto fiore?

      Landa desolata landa che tuttavia, nel sottosuolo, di quali meraviglie d’attesa d’un minatore della provvidenza che a scavare si cimenti e scavare ancora che...

      Di vuoto, d’orrore e d’angoscia l’altro terrore, di sterile rabbia e folle disperazione terrore che era ed ancora è, di banale e violento fraseggio e gesto che la attira l’attenzione e pure smuove, ma di quale argomentazione?

      Se per l’altro terrore o Terrore questo, Ragione vive e pulsa ne l’animo umano, conducendolo non si sa dove e con quale esito, noi a dire che Ragione debba avere rispetto e considerazione, attenzione e possibile soluzione che sempre possibile si dice, se l’uomo lo vuole.

      Noi siamo il problema, in noi la soluzione.

      Il fare qualcosa! qualsiasi cosa fare, purché vero fare sia, senza pregiudizio o ipocrisia.

      A fare qualcosa, prima che sia troppo tardi.

      A rimediare un cuore per ogni sofferta e dolente Ragione, prima che cancrena sopravvenga, portando a sé appresso l’altro terrore che... sì smuove e quand’è che convince?

      Se si perde nell’ambito della legge, si perde relativamente.

      Se si vince al di fuori della legge, si vince relativamente.

      Noi Terrore siamo armati di non-violenza e, di essa, come fortificati dentro.

 

 

9)   L’accesso al Terrore avvenga tramite una semplice iscrizione ad esso.

      Dal Terrore si esca alla scadenza di tale iscrizione (se non si intende rinnovare).

      L’accesso al Terrore sia gratuito ed incoraggiato (da essi, il Terrore onorato) per cittadini di terre dove, l’opposizione o l’esercizio della propria libera opinione, venga represso con la prigione se non, a volte, nel sangue.

      Il Comitato Politico del Terrore vigilerà su tale accesso affinché vie preferenziali al Terrore, sostegno e concorso, abbiano luogo, ove ve ne fosse necessità.

 

 

10) Strumentalizzazioni del Terrore possono aver luogo.

      L’iscrizione al Terrore è aperta a tutti, ma il Comitato Politico abbia la facoltà di bacchettare sulle dita, con etica ferocia, le chiare sconvenienze.

      Che ogni iscritto al Terrore si consideri libero e in diritto di Terrore, Terrore ad  incutere.

      Condizione che Terrore sia alla luce del sole e di sé responsabile, secondo le qui dette norme e regole e buon senso al servizio della democrazia, dell’uomo e della vita pubblica.

      Il Terrore non è fine a se stesso.

      Il Terrore è un sorriso alla libertà dei popoli tutti.

      Spina nel fianco o mano tesa ad ogni uomo, popolo o nazione.

      La Democrazia è uguali diritti e doveri per tutti, come le possibilità e le opportunità.

      La legge il copione di ferro cui attenersi, sia pure in atto di Disobbedienza.

      Democrazia, Trasparenza, Responsabilità? d’irriducibile dirsi sempre.

               E quel che può, accada! accada pure.

 

   Il Comitato Politico del non-violento Terrore

 

Il Comitato Politico del Terrore sia

   sul Terrore a vigilare desto

                              affinché

usi personali del Terrore non abbiano vita,

strumentalizzazioni, secondi fini, manovre nell’oscurità.

Comunque, consentendo il Terrore ad ogni iscritto.

Inoltre, sua sia la volontà, il dovere, l’impegno

nell’appoggiare, sostenere, stimolare il Terrore

   a levarsi là dove la bisogna di Terrore:

in cuori d’uomini, d’uomini cuori di tutti i soprusi.

   Il Terrore non è mai fine a se stesso.

Il Terrore è un sorriso alla libertà dei popoli tutti.

Al Comitato Politico, il compito di esprimersi,

nei casi controversi, quale istituto e luogo e limite dove,

                              del Terrore,

su mezzi, tecniche, mete, argomenti o loro interpreti,

ogni qualsivoglia aspirazione di loro contestazione

cimentarsi lo voglia nel legittimo/ sacro diritto di confutazione.

Terrore all’uomo sì donato, peraltro in amore per la verità.

   A dire: Libertà, Verità, Parola! a dire vita.

Il Comitato Politico non è un tribunale delle ragioni

quanto il seno materno a cui addivenire ed alleviare,

                              del Terrore,

i dubbi, i refusi della vita, le dolenti note che dentro dicono

e vaghezze che sempre in essere sono e sempre saranno.

 

Necessitando di un tale territorio nel cuore del Terrore stesso,

il Comitato Politico autorizzato sia a tutto dirimere

   alla fondamentale condizione che,

in esso più che in qualunque altro consesso,

di Democrazia, di Trasparenza, di Responsabilità,

                                   assillo vi sia e libero agone.

 

Il Comitato Politico povero di ombre e di segreti privo,

   veli, misteri e remote umane,

più a loro agio nella notte dell’uomo e nel suo cuore

                                   che nel cuore del Terrore.

 

   Lettera al cuore del non-violento Terrore

 

Qui, è al cuore del Terrore che mi volgo, così scrivendo,

d’inquieta e responsabile alternativa a le guerre tutte

                                   le guerre fottute del mondo,

guerra alle guerre portando, ai poteri, ai loro soprusi o negligenze,

inefficienze, impotenze che siano o bolse e fiacche opposizioni come,

                                   d’ostilità e di sprone,

                                   al contempo,

                                   ad essere altro Alto Ideale.

 

   O Terrore, tu, di Tirana 2002, l’ispirato ed allora taciuto (ancorché vaga idea e non l’Ideale ideale come ora), sì di Tirana 2002 il fiero figlio e possibile braccio, armato di non-violenza e di analisi sui fatti, elaborazioni, riflessioni e conseguenti iniziative, Terrore armato.

   Il motto eloquente: Democrazia, Trasparenza, Responsabilità.

   Parole chiare, esplicite e non passibili di malevoli interpretazioni nei pregiudizi e nelle difese d’ingiusti cuori di potere forti e come di potere senza cuore.

   Io che sono in attesa o Terrore, della tua a noi venuta.

   Tu, fondato su pilastri non facilmente discutibili.

   Tu, ispirato da istinto balzano, tra il satirico ed il rigore morale de l’indole, istinto oscillante alla grande?

   Tirana e notte d’albergo e come insonne il mio cuore e cuore onorato dal tuo onere ed ora onere del mio dichiarato onore.

   Tu che a dirti saresti quale intonato Inno alla Democrazia.

   Tu che non il potere il tuo fine, quanto il suo controllo.

   D’ambizione, l’Educazione del potere nella sua forma e le sue regole, inducendo alla sostanza dei contenuti.

   Tu che se intenzionato fossi ad accedere al potere, per il tuo onesto e lodevole contributo dare...

   Tu che non farlo, non farlo! se privo di validi argomenti di governo o di governo le motivazioni, limitandoti ad essere Terrore che, saggio, onesto e sincero ed efficiente Terrore è meglio di un qualunque maldestro governo?

   Dunque, non il potere dei poteri forti, quanto il vero potere della critica vera, obiettiva e costruttiva, per quanto comunque soggettiva.

   Il potere più grande, immortale come fosse e di vero potere il suo senso, è quello del tuo Cuore Grande Grande Grande.

   Chi al potere sale, d’ambizione sua e fatto nel suo fatto, non tu volto al rovesciarlo, quanto a l’inchiodarlo sulla sua croce dove lui da solo nel posarvisi, inchiodato che sia nei termini del suo mandato.

   Spina nel fianco e mano tesa ad ogni uomo, popolo o nazione.

   Tu, soggetto a libera confutazione e libero, tu Terrore, di confutare ogni confutazione a te consegnata ed al tuo cuore affidata.

   Sei un atto d’amore per la libertà delle idee in ogni uomo, in libertà d’espressione e responsabile agire in loro nome.

   La foresta di Birnam * a muoversi contro ogni Dunsinane * di questo mondo d’ogni genere d’uomo abitato, strato per strato.

   Ogni parola, gesto o azione, potenziale giurisprudenziale si potrà dire nei casi, nel verso che viene dal tuo cuore, o Terrore.

   Perché di fronte a poteri ebbri, folli o più stupidi e, nel non fortuito caso, pure saggi, benvenuto sii o Terrore, di non-violenza armato e fortificato Terrore.

   Uomini e potere che, poi, nei giorni... “ Il mio regno per un cavallo?” *

   Democrazia, Trasparenza, Responsabilità.

   Onore ed onere e suggestione di tanto Terrore?

   Se dai Terrore, Terrore, equamente, sii pronto a ricevere in dono.

   Ogni Terrore, del proprio, responsabile ne sia sempre e comunque e, sottoposto ad altro Terrore, d’ogni Terrore, Terrore a risponderne.

   Uomini che del potere ne salgono le scale e mai più, nel loro idealmente, mai più loro a discenderle?

   A volte, uomini e poteri, nella loro arrogante e non sufficientemente confutata gestione del potere in loro, come ad impazzire causa la mancanza di sincero, doveroso, onesto e vero Terrore?

   Il Terrore prezioso nel dare misura e forza e vigore e risorsa e sprone e spunti di riflessione e dirittura morale ed ulteriori semi di democrazia.

   Quello si alza e si muove e, di tutto e di tutti, nel suo disporne, l’ambizione? vieni o Terrore.

   E quell’altro, che fa all’opposizione? batte la fiacca? vieni o Terrore.

   Che c’è sempre chi s’è addormentato o, nel proprio, troppo interessato e... vieni! vieni o Terrore.

   Democrazia, Trasparenza e Responsabilità, quali condizioni ed irrinunciabili fondamenta.

   La sincerità... beh, si suppone, che come sia il vano interiore d’un dato cuore... chi lo può onestamente dire?

   Terrore, tu tale a dirti che, idealmente, in ognuno vivere dovrebbe il nocciolo del genuino ed indomabile Terrore.

   Non sarà mai una soluzione il Terrore, quanto il sale ed il possibile senso della Democrazia nella libertà dei popoli tutti.

   Alla luce del sole! alla luce del sole!

   Demo/ Traspa/ Respo/ per dire risparmiando.

   E così Terrore sia.

   Noi, non possiamo inibire in noi il Terrore, solo controllarlo, regolamentarlo, tutelarlo e consegnargli equilibrio, senso e misura ulteriori ad ogni ulteriore prova nel suo preteso ed insito rigore.

   Il Terrore è l’Ideale, lo spirito del proprio libero e critico dire e non una misera clava per mezzi od uomini di primo o di secondo fine, quali che siano le loro ambizioni.

   Qui da noi, vive ed eccelle pure, uno dal facile paragone con Gesù Cristi e Napoleoni e d’ogni altro ridicolo o più patetico autodefinirsi e, nel suo dirsi, sì a proporsi?

   Qui da noi, dove tanto vive ed eccelle pure, il bisogno, l’urgenza di sano e rigoroso Terrore a portare senso e misura là dove pare non ve ne sia traccia e non il minimo indizio?

   Il problema: come andare a segno, in meta, ne l’altrui cuore, senza ferire le libertà altrui?

   Ingiustamente e colpevoli, noi a ferire?

   Che se sei troppo riguardoso o timido o elegante di versi e di termini o d’educazione...

   Com’è che se ne fottono?

   In quale cesso dirottata la opinione vera e sincera che donare all’uomo volevi, per amore delle verità e d’ogni uomo?

   Se sei troppo esplicito o troppo attivo e pure incisivo, il potere a farti il culo, se ci riesce che spesso ci riesce?

   Ma allora... come?

   Il Terrore chiede Rispetto e Considerazione, la sua dignità di Terrore offrendo ad ogni interessato cuore, a poteri di sorta, ad ogni umore vivo nel mondo.

   Birnam esiste ed esisterà sempre in funzione di ogni Dunsinane (che Dunsinane sola, a volte, senso può donare a Birnam di volta).

   Ai dominatori di situazioni, agli arroganti, agli orgogli vuoti, alle ambizioni, ai potenti di ogni potere nel proprio potere...

   I Signori o Coglioni della Terra che siano...

   Il Terrore sia con voi! a camminare nel vostro superbo cuore, come a voi si conviene.

   Voi, in voi come?

   Terrore a stimolare ed accendere o ravvivare il nerbo della spina dorsale d’ogni dirittura morale, nel suo dirsi a gli altri ed al mondo.

   Dunque, Vaffanculo! a chi del potere ne abbia una concezione in funzione ed uso personale.

   Vaffanculo! a chi pure al potere asceso, in modo violento, cruento o incruento, e che pur avendo buona la prima battuta, di oneste motivazioni e pure valide le argomentazioni, poi che cazzo fa? più non le discende del potere le scale?

   Vaffanculo! a chi crede che il governo sia un lavoro come un altro e che sì, lo è veramente e tale, un fottuto lavoro, ma responsabilità, presenza interiore e verità e trasparenza questo compito richiede e... nella carenza di spirito o di senso di governo... parla tu o Terrore! e che tutto il tuo umore sia in te e con te.

   O Terrore, tu che forse, in un giorno brutto a sapersi e da viversi, di grandezza o di potenza del tuo Grande Grande Grande Cuore e in sua ebbrezza, tu a non voler più accettare, accogliere o esaminare altrui sensi di Terrore?

   Se ti escluderai, se l’accesso al tuo cuore lo negherai...

   Che Terrore del cavolo sarai?

   Democrazia, Trasparenza, Responsabilità! sempre e comunque.

   Pilastri senza di cui non vi sarebbe Terrore degno di rispetto o considerazione o saluto.

   E chiunque potrebbe essere Terrore, a te o Terrore?

   Disponendo di motivazioni e validi argomenti, che la sincerità poi... chi la può onestamente recensire?

   Di terroristi, ben argomentati e di non-violenza armati, sempre la bisogna in questo mondo che va come cazzo gli pare?

   Ogni uomo, uomo nel dirsi: devo, devo, assolutamente devo renderne conto.

   O terrorista, d’Ideale Ambizione tale, il tuo cuore sia con te.

   Non l’ideologia del Terrore, quanto lo spirito suo d’animo nobile e puro.

   Di questo Terrore! di verità e d’intenso, più vero e significante del terrore altro, più vago e più disperato e sterile terrore, qui: io, d’ispirato Terrore.

   De l’essere terrorista, nei termini di questo meraviglioso Terrore, ne sarei orgoglioso, io che i testi li scrivo affinché altri, più abili e sicuri di fiato, di parola e di battuta, i testi altri a viverli nel vortice dei vortici del mondo.

   Io che, dentro di me, tendo a l’ineccepibile, sia pure modesto e lento lentissimo Lavapiatti io essendo e che, ineccepibile, proprio non mi sento.

   Di puro, sacrosanto ed Ideale Terrore, qui v’è paziente impaziente attesa.

   Terrore, tale a dirti ai Signori o Coglioni della Terra, se lo sono e come lo sono, in verità potendo tutti sempre essere Altro, avendone possibilità e scegliendolo.

   Alla luce del sole!

   In base a queste miti/ miti per niente considerazioni, benvenuto tra noi o Terrore!

   Terrore di tutt’altro animo e tempra, di dignità e di spessore, Terrore di non-violenza armato e, dentro Terrore, sì fortificato.

   Sursum corda!

 

* Birnam e Dunsinane, dal “ Macbeth” di William Shakespeare.

* Dal finale del “ Riccardo III” di William Shakespeare.

 

   Le dieci attenzioni del non-violento Terrore

 

   Io Terrore, il perché di Questo Me

 

1)   Da dove e perché io vengo?

      Chi e perché io sono?

      Dove e perché è che stiamo andando?

      Nell’andare, con che spina dorsale e di quale dirittura morale?

 

 

2)   Democrazia, Trasparenza, Responsabilità.

      Altrimenti, come potrebbe dirsi onesto il Terrore?

      Onesto con gli altri, simpatizzanti o antipatizzanti che siano e... con se stesso onesto?

 

 

3)   La non-violenza, in ambito politico, religioso (o loro affini), la rigorosa pratica.

      A non suscitare oltraggiosi entusiasmi a questo particolare ed ambizioso Terrore.

      Lealtà, prodezza, altruismo, sincerità, del Terrore la saporita anima.

 

 

4)   Poiché il Terrore non è fine a se stesso, quanto un atto d’amore per la libertà e la libera espressione nel proprio sensibile sentire d’ognuno (oltre che sorriso verso i popoli e l’uomo tutto).

      In siffatto sentire...

      Il Terrore sia, sempre e comunque, in tutto e per tutto indagabile nel suo cuore.

      Chiunque a constatarlo, a verificarlo.

      Come soggetto sia a libera e severa confutazione, il Terrore già reclamandola da par suo.

      Il Terrore, in cotanta posizione... così, sarà Terrore sincero e vero Terrore?

 

 

5)   Dovunque il Terrore conduca, prevedibili o no le sue conseguenze sull’uomo, il Terrore le ammetta, le accetti e le reclami forte! e di più ancora! tutte le sue responsabilità.

      Il Terrore responsabile comunque, il suo fiero Ideale di nobile Terrore.

      Terrore di fatto e di nome, onori ed oneri tutto il suo cognome?

 

 

6)   Perché vive Terrore e... l’altro terrore (come da dizionario).

      L’Io-Terrore, d’insolito-non-insolito pensiero e d’intenso senso in ogni cuore,

                                                                                      si spera.

 

 

7)   Lungimirante, lo sguardo sempre oltre, avanti al suo indocile passo e, possibilmente e come saggiamente, avanti di più passi ancora! passi che...

      A prevedere, il Terrore, il suo influire su cose, vite e pensieri dell’uomo.

      Perché... cosa e come e quanto comporta il Terrore nell’uomo?

 

 

8)   Il Terrore è persona! ed è il suo cuore (più o meno organizzato) pronto a levarsi e dichiararsi, di non-violenza e di responsabilità armato.

      A levarsi, ad alzare la testa! contro ogni abuso e sopruso il dichiararsi, d’animo desto e pronto.

      A parere del Terrore, s’intenda, l’abuso come il sopruso eventuale del momento.

 

 

9)   O Terrore! tu, sì proprio tu, non puntare al potere, se privo di moventi all’uomo validi o beneauguranti e sinceri e, pure, ben argomentati.

      Il potere più grande, quello del tuo Grande Grande Grande Cuore, già è in te e, anche se per gli altri non conta un cazzo, ecco: conta per te.

                                                                                      In verità, questo conta, vero?

 

 

10) La vita non dedicarla al potere che il tuo cuore rivela ed emana e, a volte, la vita lo lancia sul mondo questo potere, con indecente susseguente belligeranza?

      La vita spendila per il tuo cuore stesso e la ricerca sia nell’inoltrarsi nelle sue come infinite strade, da straordinarie ed inaudite risorse strade abitate se...

      Se cercare lo sai e tempo, per questo anelito, e vocazione tu hai.

      Se gli altri solo possono vedere il potere nel tuo cuore e, ad esso, suggestionati si volgono...

      Tu pensa al tuo cuore, senza di cui non vi sarebbe potere alcuno.

      Il tuo cuore e non il suo potere, il nido del Terrore nel cuore aperto al mondo.

 

      L’Internazionale del non-violento Terrore

 

                                         Alla luce del sole!

      Associazione politica indipendente da qualunque partito *

 

Come ironici ed aggressivi, qui, i dati stati di non-violenta aggregazione.

Tra satira e disagevoli se non amare realtà, anime le più simili e più diverse?

                    Noi qui, addentro un Atto di Costituzione.

Là dove sempre il Primo Potere non è tanto il banale scettro d’occasione

      non è, quanto, d’ognuno, ‘n ognuno, il proprio grande cuore?

      In libero e convinto ed organizzato radunarsi, d’impeti poetici:

cuori datisi ai sensi di libertà, di responsabilità severe come di critiche feroci.

Di libertà, di responsabilità, ovunque l’urgenza della semina nel loro ansimare?

Il diritto e il dovere, in noi! come il piacere del proprio individuale volere.

                                             Alla luce del sole!

                    L’Internazionale del non-violento Terrore.

Democrazia, Trasparenza, Responsabilità, i nostri fondamentali pilastri di senso.

Spina nel fianco o mano tesa ad ogni popolo, uomo o nazione? Le realtà a sceglierci,

a sollecitarci, a prenderci per mano, a deciderci come, Noi il non-violento Terrore.

                    Anime e stati d’animo d’imperterrita evoluzione.

                                             In stati di aggregazione,

                    alla luce del sole! d’aitanti come, volti sia

ai poteri fuori norma che con i documenti in regola e tesi a le opposizioni pure?

Opposizioni che stentano o vivacchiano... Noi Terrore, a che l’uomo funzioni.

                    Armati di non-violenza e critico lo spirito forte.

                    Spirito filosofico, politico e, a volte, dite: bisbetico?

                                   Parole e nobiltà d’animo e fatti

                    di non-violenza e di severa responsabilità armati,

      senza tregua o respiro contro chi l’altro lo opprime e lo reprime

                    nel tempo, nel corpo o nella sua mente solamente?

                    A rendere ogni trono di sangue trono traballante.

Ad indurre al rimettersi in gioco chi al potere ascese e, poi, lì rimase,

                    al discendere le scale! del potere le fottute scale.

Al rimettersi in gioco, elezioni libere elezioni! e potere liberamente partecipato,

      secondo la clausola democratica di salute più generale.

      E chi del potere legittimamente gode e si rode e trama e soffre,

                                   nella sua pur corretta ambizione,

in stati di democrazia effettiva o anche relativa o di salute precaria,

chiunque egli sia... Noi che nemmeno l’autentico tiranno intenzionati a...

Rovesciare non lo si vuole e non v’è intenzione! e perché dovremmo?

Noi, intenti a l’inchiodarlo alla sua croce su cui, da solo! ebbe a posarvisi.

Noi, a suggerirgli il vero, l’onore e l’onere delle sue tutte responsabilità

      invero notevoli, tremende e, spesso, in condizione di reclamo?

Peraltro, nel mondo diffuso richiamo di ragioni ragionevoli? Sovente e...

Noi, su promesse non mantenute, giochi di stato e grandi manovre e luci ed ombre?

Spina nel fianco o mano tesa ad ogni popolo, uomo o nazione? Qui, Noi a dirci:

                    l’Internazionale del non-violento Terrore,

                    armati di non-violenza e critico lo spirito forte

                              e parole e nobiltà d’animo e fatti,

      senza tregua e senza respiro, al fondo, ogni uomo nel profondo?

Le democrazie stanche, annoiate, indifferenti o troppo giovani solamente

      o in fase di involuzione o fottuti stati di facile degenerazione...

Le ipocrite, le fanciulle, le sagge vegliarde, le deperite e le come scaltrite,

      a contestarle, l’accarezzarle, stimolarle... l’incalzante Terrore.

E come già delineato, all’incitare ogni opposizione di sorta, del Terrore l’intento,

                                             affinché dica ( e bene la reciti)

la responsabilità grave insita nel potere del necessario suo e fondamentale assale.

Il dovere che, quando il suo mancare… fiacca opposizione! e sia l’incalzante Terrore?

      A fianco, mano nella mano, pungolo, stimolo ideale?

      Spina nel fianco o idea tesa ad ogni popolo, uomo o nazione,

                    l’Internazionale del non-violento Terrore.

Associazione politica indipendente, dai sensi di libertà e di coscienza a dipendere.

Al loro esplicito servizio, onorato onere e, d’ulteriore oneroso onore, megafono

per diritti e doveri, responsabilità, opinioni e critiche feroci e libero sia il consenso.

                                             Come il dissenso, libero sia.

                                                                        Perché...

Non io devo!... Io voglio! ecco, se voglio e... tutti vorremmo, a volte, potendo?

      Libero il corpo e libera la mente e, forse, libero pure il tempo?

                                             Noi, in stati di aggregazione.

Volti non tanto al contrastare le effimere chimere d’umane sovranità temporanee,

quanto... l’ognuno, su di sé solo e su nessun altro (da strafatto?), il peso del comando.

                    Armati di non-violenza e critico lo spirito forte

                              e parole e nobiltà d’animo e fatti

                    là dove, sempre e comunque, il primo o l’ultimo potere

                              il Cuore è e non lo scettro d’occasione

poiché, il potere che di mero potere vive e di null’altro l’arido suo cuore,

                    dite: quale senso quale?! Tale vile derelitto potere

che condotto sia (non d'obbligo, ma come) dinnanzi a lo specchio della salute?

Il potere che potere è, potere lo sia, in ultima analisi e definitiva ragione,

a condizione che rimettersi in gioco sappia o... costretto da l’agire sia?

secondo la clausola detta democratica. E l’incalzante Terrore s’avvia

                    là dove, di libertà, v'è sete, esigenza, urgenza.

Di opinione, di voto, di seme, di fede, di preferenze sessuali, la libertà di scelta

                    che, fatta la propria scelta, sua attivazione sia.

                                                                        Vita o morte o altra sorte.

 

               Il Terrore si leva e si chiama, si reclama in voi, il Terrore.

               Si raduna, s’ingegna e si impegna, si riassume il Terrore.

                                             Stati di aggregazione?

                    L’Internazionale del non-violento Terrore.

                         Alla luce del sole! Alla luce del sole!

      Associazione di puri stimoli e pungoli, d’inviti e temerari solleciti.

      Democrazia, Trasparenza, Responsabilità, i fondamentali sempre.

                    Armati di non-violenza e critico lo spirito forte

      e parole e nobiltà d’animo e fatti, impliciti come e conseguenti.

      Spina nel fianco o mano tesa ad ogni popolo, uomo o nazione.

               Ne l’associazione, l’impulso dell’umana evoluzione.

                                                                        Per la salute intima

                                                                        dell’uomo?

                                                                        La libertà per ogni uomo.

                                                                        La libertà ne la sua responsabilità.

 

 

 

   L’Internazionale del non-violento Terrore

 

   Per ipotesi d’associazione, figlia del Congresso di Tirana 2002. Non terroristi, solo una banda di incorreggibili irriverenti rompicoglioni, volti a smuovere i culi del potere, a portare libertà, responsabilità e dignità là dove latitano.

   Democrazia, Trasparenza, Responsabilità, i pilastri fondamentali.

   La non – violenza l’armamento.

   Tutto Alla Luce del Sole.

   Spina nel fianco o mano tesa ad ogni popolo, uomo o nazione.

   Pensata da chi non è affatto non-violento.

   A seguire, se interessati, per ordine, i testi (DEFINITIVI e pubblicati in un libro, tema la guerra in Iraq e altro) relativi a

La Dichiarazione d’Intenti, Lo Statuto, Il Comitato politico,

Lettera al cuore del Terrore, Il Decalogo, L’Atto di Costituzione,

 

   La Dichiarazione d’Intenti del non-violento Terrore

 

               Nel cuore del pensiero della foresta di Birnam *

 

                                                                 Noi, Terrore.

                                                                 Non-violento Terrore.

Come mai Terrore s’era detto prima sulla Terra! Noi Terrore e...

Badate, dettosi alla luce del sole! e con voce alta e distinta,

nobile l’animo, sincere le parole, conseguenti (si spera)

                                                                 i fatti,

                                                                 Noi non-violento Terrore!

Là dove l’urgenza di verità si leva e si dice ed urla! di pace, di giustizia

e di democrazia la sana e non procrastinabile sensata esigenza,

là dove, invece, i compromessi, le convenienze, i tutti interessi?

   E per quieto vivere, lì ci si ferma?... Dunque là,

                                                                 Noi, Terrore ci diciamo.

Sottoposti alle leggi del caso, ma ai poteri... Noi come non sottomessi.

                                                                 Perché Noi oseremo!

Noi che la alzeremo la testa e, Terrore, guarderemo di solidi intenti

il Problema negli occhi, ne stimoleremo le dannate cifre

e frugheremo soluzioni ne l’umano agire ch’è umano sempre.

                                                                 Noi oseremo, dunque.

Poiché è in potere e in dote del Terrore incutere se stesso.

                                                                 Noi che molesteremo sì

i potenti, i prepotenti o gli indifferenti come, i tiranni anche sì insidieremo

nel loro vizioso invece terrore che, a voi, feroce diviene e tante verità piaga?

Noi, d’inquieto Terrore inconsueto, Noi nel loro profondo... lì,

                                                                 Noi Terrore, Noi saremo.

E ci coltiveremo pure in tal senso, maniacali, folli come? così dediti

e le penseremo tutte! ed altre ne escogiteremo! ai fini indocili del Terrore,

perché siamo volontà e Terrore lo siamo, ma... Noi, non-violento Terrore,

                                                                 Noi altrimenti.

Questa nostra condizione, come fosse puro piacere! a Noi, dagli dei senso donato.

Ne gli altrui cuori, la cognizione portata, guidata, consegnata, affidata e...

Cuori d’uomo, tutti come bisognosi di nostro Terrore o... di nostro sostegno?

Contro l’umanissimo ed ottuso e vile terrore a chi volto, a l’opprimere teso.

Il terrore (sì, in minuscolo), se non contrastato, il terrore dai poteri forti ma...

                                                                 di cuore privo?

Cuore, la nostra dotazione, quale dovere e col talento d’un insolito mestiere?

Noi che là dove ci muoverà l’intuito o un urlo disperato nella notte

                                                                 dell’anima...

      Oh coscienza! che ti dibatti e ti tormenti e ti dilanii

e vivi e scopo hai! e senso e significato hai! e dove tu vai, pensiero sarai?

E nostra sia, sempre, la responsabilità ne l’elargire Terrore ai poteri tutti.

In loro? Ansia, angoscia?... inquietudine, insonnia!... Noi, a rottura di palle?

Ecco: in chi queste interferenze proprio non le ama e le condanna...

A dire, semplicemente: Noi, il Terrore, il Titano che come da sempre temevate?

A chi proclama: affari interni! cazzi nostri! oppure... si alza ed invita

a non disturbare il manovratore che pure ci mette ingegno ed impegno...

La Legge del cielo e delle cose, sopra di noi? La Legge dentro a Questi Noi.

La Legge del nostro Grande Grande Grande Cuore! a cui daremo tutto l’ascolto.

Diritti e doveri! certo, con possibilità ed opportunità eguali per tutti.

      Libertà di pensiero, di parola, di fede, di voto.

Libertà soggette a libera dolce o dura repressione di poteri sempre all'arcione?

E liberi, Noi Terrore, nel responsabilmente ribattere a la sì consueta reazione.

La libertà è il cuore e l’anelito dell’uomo che fa l'Uomo.

      La democrazia il suo compimento.

La responsabilità sia ne la coscienza, desta ed attenta sempre.

      E tutto, comunque e sempre, sia in discussione.

Perché... l’uomo, l’umanità in continuo divenire vive, speranze.

                                                                 Sursum corda!

                                                                 Benvenuti nel Terrore, quindi.

E che dato nobile Terrore, non gratuito, non immotivato, non come...

Terrore giusto sia, desto, severo e grande Terrore non solo di nome.

I fatti che vanno per il mondo, giurisprudenza infondono e seminano

nella vita dell’uomo e, comunque sia l’uomo, là fanno il nostro animo?

E levati dunque, o cuore! in nome di chi impossibilitato è

da sì discutibile ragione o, difficoltà, tiene nel dissentire o al dirsi e...

                                                                 O Terrore, tu,

presidia il suo fianco, sostienilo, infondigli coraggio e conforto.

In via di principio, sii al fianco di chi le elezioni le perde.

          In via di principio, chiunque egli sia!

Pure potendo considerare, come nobile e degno, chi le elezioni le vince.

O Terrore! che, in passato, eri simile e diverso eri ed oggi... così, ti volgi?

La Legge del nostro cuore ci dice e pensa ed ancora pensa e...

      A volte/ spesso, la prende per mano la coscienza?

Noi interferiremo! Noi molesteremo! Noi romperemo i coglioni!

      Là dove più la si sente, di Questi Noi, l’esigenza.

                                                                 Noi, il non-violento Terrore.

 

* Dal Macbeth di William Shakespeare.

   La foresta di Birnam che si muova incontro ad ogni Dunsinane.

 

   Centro, cuore e regola del non-violento Terrore

 

               STATUTO

 

      Quale nozione d’origine, primo impatto o preambolo/ non ha testa o partito o interessi personali, il Terrore non li ha, pur tutti, obiettivamente e razionalmente, in sé avendone.

      L'interesse generale sia la democrazia in onda su cuori e menti d'ogni idea, età e colore o fede.

      L’interesse generale sia la discussione e la consapevole e reciproca confutazione in condizione di dialogo libero, responsabile e pure ideale.

      Non a spendersi per i propri pascoli sentiti o gli altrui a l’adocchiare, l’attività di questo gruppo, presumibilmente vario, libero e composito per le idee qui riunite.

      L’agire sia per l’uomo della Terra per definizione, i suoi problemi, il suo futuro, per l’uomo nel senso della vita e nel suo significato.

   Che gli aderenti li si vuole e li si spera quali instancabili e talentuosi rompicoglioni.

                                                                                In fede, il Terrore.

 

 

1)   Respirare a fondo, la legge il nostro copione di ferro in evidenza, a recitare la propria onesta e rigorosa parte e, bene, alto ed inequivocabile, scandire il proprio dire affinché tutti possano sentire, intuire o intendere, senza stravolgere, estrapolare, confondere o diversamente giocare, sul tavolo della vita della politica o delle convinzioni sociali o religiose, altrimenti il nostro libero e qui convenuto Grande Grande Grande Cuore.

      Usi, abusi e soprusi, a non potersi celare dietro maschere che nei molti sono e sempre resistono o, in loro consumato mestiere, giustificarsi e così ottenere generico confronto, forse riuscendo con perizia a decapitare, arginare o contenere le altrui fondate ragioni, se tali.

      E comunque le cose a continuare come vivono e come sono?

      Il Terrore a questo contrastare, a questo esistere.

      Democrazia, Trasparenza, Responsabilità, i pilastri fondamentali del nostro malessere che, nonostante tutto, resiste, tiene duro e va sull’iniziativa (esplicitamente rompicoglioni).

 

 

2)   Nessun governo rovesciare, nemmeno il più sanguinario.

      Questa, la dichiarata professata intenzione.

      Solo la libertà e la possibilità normale, in qualche luogo evento a dirsi pure sensazionale, del poter dire, dichiarare, confutare e, d’alternative, proporre quel che il nostro cuore sente.

      Noi ne la nostra responsabilità già detta, come in altri e in chiunque cercata, stimolata, sollecitata.

      Noi, a chiedere, pretendere, esigere risposte a problemi irrisolti e spesso protratti per altrui ignavia, negligenza o indifferenza, se non addirittura interessata gestione del potere e delle sue chiavi.

      Noi supponendo di rappresentare l’Interesse Generale in più ampia concezione.

      Nell’Educazione del potere, l’Ideale sintetizzando, il Terrore qui nel tale dichiararsi.

      Educazione per forma e regole, inducendo e favorendo sostanza di contenuti.

      2/ A

      I tiranni, più o meno o anche vagamente efferati, indurre a scendere le scale del potere, al rimettersi in gioco nel vero e sincero giudizio elettorale, peraltro rispondendo rigorosamente alla legge del personale operato nel tempo del proprio potere, quale che sia stato il prodotto di tale esercizio dello stesso.

      2/ B

      I governi in regola, a criticare ed incalzare affinché degni siano del proprio rango.

      Onori associati agli oneri sempre e l’ascolto doveroso delle altrui tutte giuste argomentazioni.

      Responsabile il cittadino, responsabile il potere, qui noi in chiave di confronto.

      2/ C

      Svegliare le opposizioni! se dormono o sonnecchiano nel loro inspiegabile latitare?

      Le opposizioni, quale l’idea o le loro proposte, il sale e vaccino d’ogni democrazia.

      2/ D

      Democrazie d’ogni sorta, d’ogni cuore e d’ogni Terra, vita o respiro...

      Le giovani adolescenti, esitanti o timorose de la maturità, affinché si diano una mossa.

      Le sagge o le vegliarde, affinché la mano tendano e si spendano nelle ossa.

 

 

3)   I germi vitali della democrazia?

      Avvizziti, in crisi d’identità, sperperati nella corruzione, nell’irresponsabile indifferenza o mera gestione del potere fine a se stessa o per pubblicamente inconfessabili interessi...

      Il nostro intento, una scossa elettrica di senso al ridestarsi alla vita di chi come morto dentro, privo di motivazioni, carente di sostegno dentro e al di fuori del suo cuore, d’ideale smarrito.

      Noi, d’invito alla pubblica partecipazione della vita.

      Noi a riattizzare i fuochi come spenti e mai spenti, solo sopiti e, forse, di quieta disperazione?

      I morti viventi che più non credono e nulla più sentono, più non vivendo e non sapendo che altro o come fare?

      Noi ad interessare l’uomo che interessare si vuole, ma esita e l’attimo della vita lo perde?

      Noi disponibili a l’uomo disponibile.

      Di sostegno a l’uomo pronto ad essere lui sostegno.

      D’incitamento a chi d’essere incitato anela, nel suo vivacchiare di sé inconsapevole.

      Di vita a l’uomo che aspira e tende ad essere vita.

      La non-violenza il nostro non esclusivo grimaldello per ogni cuore chiuso e rintanato in se stesso, nel suo interesse, quale che sia l’agio e relativo suo benessere.

 

 

4)   La meta ultima del Terrore, non la democrazia stabile ed ovunque onnipresente, quanto il continuo e perenne stato di allerta, poiché è nel continuo oscillare d’ogni cosa che l’uomo si dice e più si rivela.

      L’equilibrio che, se è tale, mai è definitivo, pur nella sua arrogante presunzione.

      La sostanza della Democrazia ne la costanza e vigile attenzione d’ognuno.

      Lo sguardo de la coscienza, quale la sua opinione, interesse o ragione, sguardo d’insonne.

 

 

5)   Il Terrore sia, legalmente e doverosamente, soggetto a confutazione.

      Dovunque e comunque Terrore sia, sia! che le sue ragioni le propone e non le impone.

      Come ogni confutazione, legalmente e doverosamente, soggetta sia a Terrore.

 

 

6)   Nel Terrore, il suo volto di poetica indole, la ricerca di noi stessi.

      Noi, negli altri? Gli altri, chiunque essi siano... in Questi Noi.

      Dialetticamente, noi uomini! noi tutto! a noi sempre dentro.

      Il cuore la chiave di ogni situazione ed interpretazione, la conoscenza la sua argomentazione del caso nel caso.

 

 

7)   Il segreto del non-violento Terrore? Fare tutto apertamente, in assoluta Trasparenza.

      L'esaltazione dura e pura della democrazia, il Terrore.

      Il limite del Terrore: il Libro della Legge (e che limite lo sia egualmente per tutti).

      Limite, laddove comunque l’ingegno s’ingegna e s’impegna, legge innovando.

 

 

8)   Il senso della vita del Terrore: il seminare speranza e possibilità, di verità indizi e piste di qualità da seguire nell’ignoto o nella desolazione dell’anima ( a volte) in tanto fiore?

      Landa desolata landa che tuttavia, nel sottosuolo, di quali meraviglie d’attesa d’un minatore della provvidenza che a scavare si cimenti e scavare ancora che...

      Di vuoto, d’orrore e d’angoscia l’altro terrore, di sterile rabbia e folle disperazione terrore che era ed ancora è, di banale e violento fraseggio e gesto che la attira l’attenzione e pure smuove, ma di quale argomentazione?

      Se per l’altro terrore o Terrore questo, Ragione vive e pulsa ne l’animo umano, conducendolo non si sa dove e con quale esito, noi a dire che Ragione debba avere rispetto e considerazione, attenzione e possibile soluzione che sempre possibile si dice, se l’uomo lo vuole.

      Noi siamo il problema, in noi la soluzione.

      Il fare qualcosa! qualsiasi cosa fare, purché vero fare sia, senza pregiudizio o ipocrisia.

      A fare qualcosa, prima che sia troppo tardi.

      A rimediare un cuore per ogni sofferta e dolente Ragione, prima che cancrena sopravvenga, portando a sé appresso l’altro terrore che... sì smuove e quand’è che convince?

      Se si perde nell’ambito della legge, si perde relativamente.

      Se si vince al di fuori della legge, si vince relativamente.

      Noi Terrore siamo armati di non-violenza e, di essa, come fortificati dentro.

 

 

9)   L’accesso al Terrore avvenga tramite una semplice iscrizione ad esso.

      Dal Terrore si esca alla scadenza di tale iscrizione (se non si intende rinnovare).

      L’accesso al Terrore sia gratuito ed incoraggiato (da essi, il Terrore onorato) per cittadini di terre dove, l’opposizione o l’esercizio della propria libera opinione, venga represso con la prigione se non, a volte, nel sangue.

      Il Comitato Politico del Terrore vigilerà su tale accesso affinché vie preferenziali al Terrore, sostegno e concorso, abbiano luogo, ove ve ne fosse necessità.

 

 

10) Strumentalizzazioni del Terrore possono aver luogo.

      L’iscrizione al Terrore è aperta a tutti, ma il Comitato Politico abbia la facoltà di bacchettare sulle dita, con etica ferocia, le chiare sconvenienze.

      Che ogni iscritto al Terrore si consideri libero e in diritto di Terrore, Terrore ad  incutere.

      Condizione che Terrore sia alla luce del sole e di sé responsabile, secondo le qui dette norme e regole e buon senso al servizio della democrazia, dell’uomo e della vita pubblica.

      Il Terrore non è fine a se stesso.

      Il Terrore è un sorriso alla libertà dei popoli tutti.

      Spina nel fianco o mano tesa ad ogni uomo, popolo o nazione.

      La Democrazia è uguali diritti e doveri per tutti, come le possibilità e le opportunità.

      La legge il copione di ferro cui attenersi, sia pure in atto di Disobbedienza.

      Democrazia, Trasparenza, Responsabilità? d’irriducibile dirsi sempre.

               E quel che può, accada! accada pure.

 

   Il Comitato Politico del non-violento Terrore

 

Il Comitato Politico del Terrore sia

   sul Terrore a vigilare desto

                              affinché

usi personali del Terrore non abbiano vita,

strumentalizzazioni, secondi fini, manovre nell’oscurità.

Comunque, consentendo il Terrore ad ogni iscritto.

Inoltre, sua sia la volontà, il dovere, l’impegno

nell’appoggiare, sostenere, stimolare il Terrore

   a levarsi là dove la bisogna di Terrore:

in cuori d’uomini, d’uomini cuori di tutti i soprusi.

   Il Terrore non è mai fine a se stesso.

Il Terrore è un sorriso alla libertà dei popoli tutti.

Al Comitato Politico, il compito di esprimersi,

nei casi controversi, quale istituto e luogo e limite dove,

                              del Terrore,

su mezzi, tecniche, mete, argomenti o loro interpreti,

ogni qualsivoglia aspirazione di loro contestazione

cimentarsi lo voglia nel legittimo/ sacro diritto di confutazione.

Terrore all’uomo sì donato, peraltro in amore per la verità.

   A dire: Libertà, Verità, Parola! a dire vita.

Il Comitato Politico non è un tribunale delle ragioni

quanto il seno materno a cui addivenire ed alleviare,

                              del Terrore,

i dubbi, i refusi della vita, le dolenti note che dentro dicono

e vaghezze che sempre in essere sono e sempre saranno.

 

Necessitando di un tale territorio nel cuore del Terrore stesso,

il Comitato Politico autorizzato sia a tutto dirimere

   alla fondamentale condizione che,

in esso più che in qualunque altro consesso,

di Democrazia, di Trasparenza, di Responsabilità,

                                   assillo vi sia e libero agone.

 

Il Comitato Politico povero di ombre e di segreti privo,

   veli, misteri e remote umane,

più a loro agio nella notte dell’uomo e nel suo cuore

                                   che nel cuore del Terrore.

 

   Lettera al cuore del non-violento Terrore

 

Qui, è al cuore del Terrore che mi volgo, così scrivendo,

d’inquieta e responsabile alternativa a le guerre tutte

                                   le guerre fottute del mondo,

guerra alle guerre portando, ai poteri, ai loro soprusi o negligenze,

inefficienze, impotenze che siano o bolse e fiacche opposizioni come,

                                   d’ostilità e di sprone,

                                   al contempo,

                                   ad essere altro Alto Ideale.

 

   O Terrore, tu, di Tirana 2002, l’ispirato ed allora taciuto (ancorché vaga idea e non l’Ideale ideale come ora), sì di Tirana 2002 il fiero figlio e possibile braccio, armato di non-violenza e di analisi sui fatti, elaborazioni, riflessioni e conseguenti iniziative, Terrore armato.

   Il motto eloquente: Democrazia, Trasparenza, Responsabilità.

   Parole chiare, esplicite e non passibili di malevoli interpretazioni nei pregiudizi e nelle difese d’ingiusti cuori di potere forti e come di potere senza cuore.

   Io che sono in attesa o Terrore, della tua a noi venuta.

   Tu, fondato su pilastri non facilmente discutibili.

   Tu, ispirato da istinto balzano, tra il satirico ed il rigore morale de l’indole, istinto oscillante alla grande?

   Tirana e notte d’albergo e come insonne il mio cuore e cuore onorato dal tuo onere ed ora onere del mio dichiarato onore.

   Tu che a dirti saresti quale intonato Inno alla Democrazia.

   Tu che non il potere il tuo fine, quanto il suo controllo.

   D’ambizione, l’Educazione del potere nella sua forma e le sue regole, inducendo alla sostanza dei contenuti.

   Tu che se intenzionato fossi ad accedere al potere, per il tuo onesto e lodevole contributo dare...

   Tu che non farlo, non farlo! se privo di validi argomenti di governo o di governo le motivazioni, limitandoti ad essere Terrore che, saggio, onesto e sincero ed efficiente Terrore è meglio di un qualunque maldestro governo?

   Dunque, non il potere dei poteri forti, quanto il vero potere della critica vera, obiettiva e costruttiva, per quanto comunque soggettiva.

   Il potere più grande, immortale come fosse e di vero potere il suo senso, è quello del tuo Cuore Grande Grande Grande.

   Chi al potere sale, d’ambizione sua e fatto nel suo fatto, non tu volto al rovesciarlo, quanto a l’inchiodarlo sulla sua croce dove lui da solo nel posarvisi, inchiodato che sia nei termini del suo mandato.

   Spina nel fianco e mano tesa ad ogni uomo, popolo o nazione.

   Tu, soggetto a libera confutazione e libero, tu Terrore, di confutare ogni confutazione a te consegnata ed al tuo cuore affidata.

   Sei un atto d’amore per la libertà delle idee in ogni uomo, in libertà d’espressione e responsabile agire in loro nome.

   La foresta di Birnam * a muoversi contro ogni Dunsinane * di questo mondo d’ogni genere d’uomo abitato, strato per strato.

   Ogni parola, gesto o azione, potenziale giurisprudenziale si potrà dire nei casi, nel verso che viene dal tuo cuore, o Terrore.

   Perché di fronte a poteri ebbri, folli o più stupidi e, nel non fortuito caso, pure saggi, benvenuto sii o Terrore, di non-violenza armato e fortificato Terrore.

   Uomini e potere che, poi, nei giorni... “ Il mio regno per un cavallo?” *

   Democrazia, Trasparenza, Responsabilità.

   Onore ed onere e suggestione di tanto Terrore?

   Se dai Terrore, Terrore, equamente, sii pronto a ricevere in dono.

   Ogni Terrore, del proprio, responsabile ne sia sempre e comunque e, sottoposto ad altro Terrore, d’ogni Terrore, Terrore a risponderne.

   Uomini che del potere ne salgono le scale e mai più, nel loro idealmente, mai più loro a discenderle?

   A volte, uomini e poteri, nella loro arrogante e non sufficientemente confutata gestione del potere in loro, come ad impazzire causa la mancanza di sincero, doveroso, onesto e vero Terrore?

   Il Terrore prezioso nel dare misura e forza e vigore e risorsa e sprone e spunti di riflessione e dirittura morale ed ulteriori semi di democrazia.

   Quello si alza e si muove e, di tutto e di tutti, nel suo disporne, l’ambizione? vieni o Terrore.

   E quell’altro, che fa all’opposizione? batte la fiacca? vieni o Terrore.

   Che c’è sempre chi s’è addormentato o, nel proprio, troppo interessato e... vieni! vieni o Terrore.

   Democrazia, Trasparenza e Responsabilità, quali condizioni ed irrinunciabili fondamenta.

   La sincerità... beh, si suppone, che come sia il vano interiore d’un dato cuore... chi lo può onestamente dire?

   Terrore, tu tale a dirti che, idealmente, in ognuno vivere dovrebbe il nocciolo del genuino ed indomabile Terrore.

   Non sarà mai una soluzione il Terrore, quanto il sale ed il possibile senso della Democrazia nella libertà dei popoli tutti.

   Alla luce del sole! alla luce del sole!

   Demo/ Traspa/ Respo/ per dire risparmiando.

   E così Terrore sia.

   Noi, non possiamo inibire in noi il Terrore, solo controllarlo, regolamentarlo, tutelarlo e consegnargli equilibrio, senso e misura ulteriori ad ogni ulteriore prova nel suo preteso ed insito rigore.

   Il Terrore è l’Ideale, lo spirito del proprio libero e critico dire e non una misera clava per mezzi od uomini di primo o di secondo fine, quali che siano le loro ambizioni.

   Qui da noi, vive ed eccelle pure, uno dal facile paragone con Gesù Cristi e Napoleoni e d’ogni altro ridicolo o più patetico autodefinirsi e, nel suo dirsi, sì a proporsi?

   Qui da noi, dove tanto vive ed eccelle pure, il bisogno, l’urgenza di sano e rigoroso Terrore a portare senso e misura là dove pare non ve ne sia traccia e non il minimo indizio?

   Il problema: come andare a segno, in meta, ne l’altrui cuore, senza ferire le libertà altrui?

   Ingiustamente e colpevoli, noi a ferire?

   Che se sei troppo riguardoso o timido o elegante di versi e di termini o d’educazione...

   Com’è che se ne fottono?

   In quale cesso dirottata la opinione vera e sincera che donare all’uomo volevi, per amore delle verità e d’ogni uomo?

   Se sei troppo esplicito o troppo attivo e pure incisivo, il potere a farti il culo, se ci riesce che spesso ci riesce?

   Ma allora... come?

   Il Terrore chiede Rispetto e Considerazione, la sua dignità di Terrore offrendo ad ogni interessato cuore, a poteri di sorta, ad ogni umore vivo nel mondo.

   Birnam esiste ed esisterà sempre in funzione di ogni Dunsinane (che Dunsinane sola, a volte, senso può donare a Birnam di volta).

   Ai dominatori di situazioni, agli arroganti, agli orgogli vuoti, alle ambizioni, ai potenti di ogni potere nel proprio potere...

   I Signori o Coglioni della Terra che siano...

   Il Terrore sia con voi! a camminare nel vostro superbo cuore, come a voi si conviene.

   Voi, in voi come?

   Terrore a stimolare ed accendere o ravvivare il nerbo della spina dorsale d’ogni dirittura morale, nel suo dirsi a gli altri ed al mondo.

   Dunque, Vaffanculo! a chi del potere ne abbia una concezione in funzione ed uso personale.

   Vaffanculo! a chi pure al potere asceso, in modo violento, cruento o incruento, e che pur avendo buona la prima battuta, di oneste motivazioni e pure valide le argomentazioni, poi che cazzo fa? più non le discende del potere le scale?

   Vaffanculo! a chi crede che il governo sia un lavoro come un altro e che sì, lo è veramente e tale, un fottuto lavoro, ma responsabilità, presenza interiore e verità e trasparenza questo compito richiede e... nella carenza di spirito o di senso di governo... parla tu o Terrore! e che tutto il tuo umore sia in te e con te.

   O Terrore, tu che forse, in un giorno brutto a sapersi e da viversi, di grandezza o di potenza del tuo Grande Grande Grande Cuore e in sua ebbrezza, tu a non voler più accettare, accogliere o esaminare altrui sensi di Terrore?

   Se ti escluderai, se l’accesso al tuo cuore lo negherai...

   Che Terrore del cavolo sarai?

   Democrazia, Trasparenza, Responsabilità! sempre e comunque.

   Pilastri senza di cui non vi sarebbe Terrore degno di rispetto o considerazione o saluto.

   E chiunque potrebbe essere Terrore, a te o Terrore?

   Disponendo di motivazioni e validi argomenti, che la sincerità poi... chi la può onestamente recensire?

   Di terroristi, ben argomentati e di non-violenza armati, sempre la bisogna in questo mondo che va come cazzo gli pare?

   Ogni uomo, uomo nel dirsi: devo, devo, assolutamente devo renderne conto.

   O terrorista, d’Ideale Ambizione tale, il tuo cuore sia con te.

   Non l’ideologia del Terrore, quanto lo spirito suo d’animo nobile e puro.

   Di questo Terrore! di verità e d’intenso, più vero e significante del terrore altro, più vago e più disperato e sterile terrore, qui: io, d’ispirato Terrore.

   De l’essere terrorista, nei termini di questo meraviglioso Terrore, ne sarei orgoglioso, io che i testi li scrivo affinché altri, più abili e sicuri di fiato, di parola e di battuta, i testi altri a viverli nel vortice dei vortici del mondo.

   Io che, dentro di me, tendo a l’ineccepibile, sia pure modesto e lento lentissimo Lavapiatti io essendo e che, ineccepibile, proprio non mi sento.

   Di puro, sacrosanto ed Ideale Terrore, qui v’è paziente impaziente attesa.

   Terrore, tale a dirti ai Signori o Coglioni della Terra, se lo sono e come lo sono, in verità potendo tutti sempre essere Altro, avendone possibilità e scegliendolo.

   Alla luce del sole!

   In base a queste miti/ miti per niente considerazioni, benvenuto tra noi o Terrore!

   Terrore di tutt’altro animo e tempra, di dignità e di spessore, Terrore di non-violenza armato e, dentro Terrore, sì fortificato.

   Sursum corda!

 

* Birnam e Dunsinane, dal “ Macbeth” di William Shakespeare.

* Dal finale del “ Riccardo III” di William Shakespeare.

 

   Le dieci attenzioni del non-violento Terrore

 

   Io Terrore, il perché di Questo Me

 

1)   Da dove e perché io vengo?

      Chi e perché io sono?

      Dove e perché è che stiamo andando?

      Nell’andare, con che spina dorsale e di quale dirittura morale?

 

 

2)   Democrazia, Trasparenza, Responsabilità.

      Altrimenti, come potrebbe dirsi onesto il Terrore?

      Onesto con gli altri, simpatizzanti o antipatizzanti che siano e... con se stesso onesto?

 

 

3)   La non-violenza, in ambito politico, religioso (o loro affini), la rigorosa pratica.

      A non suscitare oltraggiosi entusiasmi a questo particolare ed ambizioso Terrore.

      Lealtà, prodezza, altruismo, sincerità, del Terrore la saporita anima.

 

 

4)   Poiché il Terrore non è fine a se stesso, quanto un atto d’amore per la libertà e la libera espressione nel proprio sensibile sentire d’ognuno (oltre che sorriso verso i popoli e l’uomo tutto).

      In siffatto sentire...

      Il Terrore sia, sempre e comunque, in tutto e per tutto indagabile nel suo cuore.

      Chiunque a constatarlo, a verificarlo.

      Come soggetto sia a libera e severa confutazione, il Terrore già reclamandola da par suo.

      Il Terrore, in cotanta posizione... così, sarà Terrore sincero e vero Terrore?

 

 

5)   Dovunque il Terrore conduca, prevedibili o no le sue conseguenze sull’uomo, il Terrore le ammetta, le accetti e le reclami forte! e di più ancora! tutte le sue responsabilità.

      Il Terrore responsabile comunque, il suo fiero Ideale di nobile Terrore.

      Terrore di fatto e di nome, onori ed oneri tutto il suo cognome?

 

 

6)   Perché vive Terrore e... l’altro terrore (come da dizionario).

      L’Io-Terrore, d’insolito-non-insolito pensiero e d’intenso senso in ogni cuore,

                                                                                      si spera.

 

 

7)   Lungimirante, lo sguardo sempre oltre, avanti al suo indocile passo e, possibilmente e come saggiamente, avanti di più passi ancora! passi che...

      A prevedere, il Terrore, il suo influire su cose, vite e pensieri dell’uomo.

      Perché... cosa e come e quanto comporta il Terrore nell’uomo?

 

 

8)   Il Terrore è persona! ed è il suo cuore (più o meno organizzato) pronto a levarsi e dichiararsi, di non-violenza e di responsabilità armato.

      A levarsi, ad alzare la testa! contro ogni abuso e sopruso il dichiararsi, d’animo desto e pronto.

      A parere del Terrore, s’intenda, l’abuso come il sopruso eventuale del momento.

 

 

9)   O Terrore! tu, sì proprio tu, non puntare al potere, se privo di moventi all’uomo validi o beneauguranti e sinceri e, pure, ben argomentati.

      Il potere più grande, quello del tuo Grande Grande Grande Cuore, già è in te e, anche se per gli altri non conta un cazzo, ecco: conta per te.

                                                                                      In verità, questo conta, vero?

 

 

10) La vita non dedicarla al potere che il tuo cuore rivela ed emana e, a volte, la vita lo lancia sul mondo questo potere, con indecente susseguente belligeranza?

      La vita spendila per il tuo cuore stesso e la ricerca sia nell’inoltrarsi nelle sue come infinite strade, da straordinarie ed inaudite risorse strade abitate se...

      Se cercare lo sai e tempo, per questo anelito, e vocazione tu hai.

      Se gli altri solo possono vedere il potere nel tuo cuore e, ad esso, suggestionati si volgono...

      Tu pensa al tuo cuore, senza di cui non vi sarebbe potere alcuno.

      Il tuo cuore e non il suo potere, il nido del Terrore nel cuore aperto al mondo.

 

      L’Internazionale del non-violento Terrore

 

                                         Alla luce del sole!

      Associazione politica indipendente da qualunque partito *

 

Come ironici ed aggressivi, qui, i dati stati di non-violenta aggregazione.

Tra satira e disagevoli se non amare realtà, anime le più simili e più diverse?

                    Noi qui, addentro un Atto di Costituzione.

Là dove sempre il Primo Potere non è tanto il banale scettro d’occasione

      non è, quanto, d’ognuno, ‘n ognuno, il proprio grande cuore?

      In libero e convinto ed organizzato radunarsi, d’impeti poetici:

cuori datisi ai sensi di libertà, di responsabilità severe come di critiche feroci.

Di libertà, di responsabilità, ovunque l’urgenza della semina nel loro ansimare?

Il diritto e il dovere, in noi! come il piacere del proprio individuale volere.

                                             Alla luce del sole!

                    L’Internazionale del non-violento Terrore.

Democrazia, Trasparenza, Responsabilità, i nostri fondamentali pilastri di senso.

Spina nel fianco o mano tesa ad ogni popolo, uomo o nazione? Le realtà a sceglierci,

a sollecitarci, a prenderci per mano, a deciderci come, Noi il non-violento Terrore.

                    Anime e stati d’animo d’imperterrita evoluzione.

                                             In stati di aggregazione,

                    alla luce del sole! d’aitanti come, volti sia

ai poteri fuori norma che con i documenti in regola e tesi a le opposizioni pure?

Opposizioni che stentano o vivacchiano... Noi Terrore, a che l’uomo funzioni.

                    Armati di non-violenza e critico lo spirito forte.

                    Spirito filosofico, politico e, a volte, dite: bisbetico?

                                   Parole e nobiltà d’animo e fatti

                    di non-violenza e di severa responsabilità armati,

      senza tregua o respiro contro chi l’altro lo opprime e lo reprime

                    nel tempo, nel corpo o nella sua mente solamente?

                    A rendere ogni trono di sangue trono traballante.

Ad indurre al rimettersi in gioco chi al potere ascese e, poi, lì rimase,

                    al discendere le scale! del potere le fottute scale.

Al rimettersi in gioco, elezioni libere elezioni! e potere liberamente partecipato,

      secondo la clausola democratica di salute più generale.

      E chi del potere legittimamente gode e si rode e trama e soffre,

                                   nella sua pur corretta ambizione,

in stati di democrazia effettiva o anche relativa o di salute precaria,

chiunque egli sia... Noi che nemmeno l’autentico tiranno intenzionati a...

Rovesciare non lo si vuole e non v’è intenzione! e perché dovremmo?

Noi, intenti a l’inchiodarlo alla sua croce su cui, da solo! ebbe a posarvisi.

Noi, a suggerirgli il vero, l’onore e l’onere delle sue tutte responsabilità

      invero notevoli, tremende e, spesso, in condizione di reclamo?

Peraltro, nel mondo diffuso richiamo di ragioni ragionevoli? Sovente e...

Noi, su promesse non mantenute, giochi di stato e grandi manovre e luci ed ombre?

Spina nel fianco o mano tesa ad ogni popolo, uomo o nazione? Qui, Noi a dirci:

                    l’Internazionale del non-violento Terrore,

                    armati di non-violenza e critico lo spirito forte

                              e parole e nobiltà d’animo e fatti,

      senza tregua e senza respiro, al fondo, ogni uomo nel profondo?

Le democrazie stanche, annoiate, indifferenti o troppo giovani solamente

      o in fase di involuzione o fottuti stati di facile degenerazione...

Le ipocrite, le fanciulle, le sagge vegliarde, le deperite e le come scaltrite,

      a contestarle, l’accarezzarle, stimolarle... l’incalzante Terrore.

E come già delineato, all’incitare ogni opposizione di sorta, del Terrore l’intento,

                                             affinché dica ( e bene la reciti)

la responsabilità grave insita nel potere del necessario suo e fondamentale assale.

Il dovere che, quando il suo mancare… fiacca opposizione! e sia l’incalzante Terrore?

      A fianco, mano nella mano, pungolo, stimolo ideale?

      Spina nel fianco o idea tesa ad ogni popolo, uomo o nazione,

                    l’Internazionale del non-violento Terrore.

Associazione politica indipendente, dai sensi di libertà e di coscienza a dipendere.

Al loro esplicito servizio, onorato onere e, d’ulteriore oneroso onore, megafono

per diritti e doveri, responsabilità, opinioni e critiche feroci e libero sia il consenso.

                                             Come il dissenso, libero sia.

                                                                        Perché...

Non io devo!... Io voglio! ecco, se voglio e... tutti vorremmo, a volte, potendo?

      Libero il corpo e libera la mente e, forse, libero pure il tempo?

                                             Noi, in stati di aggregazione.

Volti non tanto al contrastare le effimere chimere d’umane sovranità temporanee,

quanto... l’ognuno, su di sé solo e su nessun altro (da strafatto?), il peso del comando.

                    Armati di non-violenza e critico lo spirito forte

                              e parole e nobiltà d’animo e fatti

                    là dove, sempre e comunque, il primo o l’ultimo potere

                              il Cuore è e non lo scettro d’occasione

poiché, il potere che di mero potere vive e di null’altro l’arido suo cuore,

                    dite: quale senso quale?! Tale vile derelitto potere

che condotto sia (non d'obbligo, ma come) dinnanzi a lo specchio della salute?

Il potere che potere è, potere lo sia, in ultima analisi e definitiva ragione,

a condizione che rimettersi in gioco sappia o... costretto da l’agire sia?

secondo la clausola detta democratica. E l’incalzante Terrore s’avvia

                    là dove, di libertà, v'è sete, esigenza, urgenza.

Di opinione, di voto, di seme, di fede, di preferenze sessuali, la libertà di scelta

                    che, fatta la propria scelta, sua attivazione sia.

                                                                        Vita o morte o altra sorte.

 

               Il Terrore si leva e si chiama, si reclama in voi, il Terrore.

               Si raduna, s’ingegna e si impegna, si riassume il Terrore.

                                             Stati di aggregazione?

                    L’Internazionale del non-violento Terrore.

                         Alla luce del sole! Alla luce del sole!

      Associazione di puri stimoli e pungoli, d’inviti e temerari solleciti.

      Democrazia, Trasparenza, Responsabilità, i fondamentali sempre.

                    Armati di non-violenza e critico lo spirito forte

      e parole e nobiltà d’animo e fatti, impliciti come e conseguenti.

      Spina nel fianco o mano tesa ad ogni popolo, uomo o nazione.

               Ne l’associazione, l’impulso dell’umana evoluzione.

                                                                        Per la salute intima

                                                                        dell’uomo?

                                                                        La libertà per ogni uomo.

                                                                        La libertà ne la sua responsabilità.

 

 

Dario Schonberg