IX Congresso di Radicali Italiani

24 risposte [Ultimo messaggio]
Mario STADERINI
Ritratto di m.staderini
User offline. Last seen 3 years 7 weeks ago. Offline

Cara compagna, caro compagno,

il IX Congresso di Radicali Italiani è convocato dal 29 ottobre al 1° novembre a Chianciano terme, presso il Centro Congressi Excelsior.

Come sai, non si tratta per noi di un appuntamento da “consumare” come un rito, con inerzia, ma dell’occasione per decidere, guardandoci negli occhi, le priorità politiche del Movimento, individuando gli strumenti di cui dotarci per le nostre lotte radicali. Non è certo un momento facile, né entusiasmante: una partitocrazia sempre più priva di volontà e capacità di affrontare i problemi delle persone e il rischio di nuove elezioni che non sarebbero, ancora una volta, democratiche, marciano di pari passo con la cancellazione nostra – e, più di tutti, di Marco – da ogni mezzo di comunicazione.

L’urgenza di riconquistare condizioni di legalità e di democrazia, di ripristinare lo Stato di diritto nel nostro Paese, è l’obiettivo che guida le nostre azioni, mentre i partiti – comprese le nuove “opposizioni ufficiali” – sono tutti pronti ad accettare come inevitabili le elezioni anticipate, ovvero quanto di più antipopolare e antidemocratico possa accadere al Paese. Ancora una volta i grandi temi della Riforma delle istituzioni, dell’economia, del lavoro, della giustizia, dell’ambiente resterebbero fuori dall’agenda politica e di governo: si voterebbe nelle stesse condizioni di negazione dei diritti civili e politici dei cittadini che rendono la “democrazia reale” italiana tra le più a rischio di involuzioni totalitarie e golpiste.

Alle ultime elezioni Regionali, la nostra azione ha permesso, almeno ad una parte di opinione pubblica, di conoscere per la prima volta la realtà criminale dei procedimenti elettorali, denunciata per decenni solo da noi Radicali. È un patrimonio costruito con rigore, spesso al prezzo della nostra esclusione, ma che oggi ci consente, ad esempio, di far tremare in Lombardia il sistema di potere costruito intorno a Formigoni. Allo sfascio probabile ancora una volta opponiamo la scommessa di una rivoluzione democratica e liberale. Non partiamo da zero: su nostra iniziativa è nata la Lega per l’uninominale, primo passo per una riforma non solo elettorale ma della politica, che ponga al centro la persona assicurando uno stretto rapporto tra eletto e territorio. In questa direzione si collocano anche la campagna per l’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati – divenuta realtà, grazie agli sforzi di tanti compagni, in molti enti locali ed entrata ormai a far parte del dibattito pubblico – e i successi ottenuti rispetto alla pubblicità della vita del Parlamento, dei suoi atti, delle consulenze e dei contratti sino a ieri occultati.

 

In questi mesi abbiamo provato ad alimentare i focolai di rivolta ghandiana che esistono nel Paese. A L’Aquila, dove a luglio si è tenuto il nostro Comitato nazionale, dall’incontro con i cittadini e le istituzioni è scaturito il contributo radicale per trasformare quella tragica vicenda in un’occasione nazionale di riscossa democratica. Con Gaoussou Ouattarà e gli altri compagni ci siamo fatti carico di un rinnovato impegno per i diritti delle persone immigrate, dai tempi dei permessi di soggiorno alle condizioni di lavoro e cittadinanza. Insiemi ai cristiani evangelici abbiamo marciato per l’affermazione di quella libertà religiosa cui il Vaticano si oppone ferocemente. In queste ore, poi, stiamo chiamando a raccolta lavoratori precari, parasubordinati e appartenenti alle professioni non ordinistiche rispetto ad un sistema pensionistico ingiusto, che si traduce in un vero e proprio furto legalizzato ai loro danni.

 

Quelli ricordati sono solo alcuni dei fronti nei quali Radicali Italiani ha potuto impegnarsi, forte solamente del contributo e della determinazione delle persone che nel 2010 hanno voluto iscriversi e contribuire. Crediamo non sia poco, e tuttavia questo non basta e non può che essere solo un inizio rispetto a quello che dovremmo e potremmo fare. 

Per questo il tuo impegno per la partecipazione al Congresso, la capacità di riversarvi idee, informazioni, analisi, proposte, diventano ancora una volta decisivi rispetto a quanto sarà possibile fare e gli obiettivi a cui dovremo, altrimenti, rinunciare. 

Ci sarà Marco Pannella, che sabato 2 ottobre ha iniziato uno sciopero della fame a oltranza con due obiettivi: affrontare il problema della giustizia italiana, a cominciare dalla condizione delle carceri italiane, fatiscenti e sempre più sovraffollate, e far emergere finalmente la verità sulla guerra in Irak, quando fu impedita la pace che sarebbe stata invece possibile con l’esilio di Saddam. Ci sarà Emma Bonino, impegnata con i compagni di Non c’è Pace senza giustizia nel tentativo di conquistare alle Nazioni Unite la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili. Ci saranno i parlamentari radicali, con il patrimonio di iniziative messe in campo in questi due anni e mezzo di legislatura. Ci saranno anche esperti e militanti antiproibizionisti, grazie ai quali aggiorneremo la conoscenza dei costi prodotti dal fallimento del proibizionismo e rilanceremo la lotta per la legalizzazione di tutte le droghe, contro la criminalità politica e comune.

Siamo convinti che la brace radicale possa costituire la speranza per il divampare di una rivoluzione liberale e democratica, capace di spazzar via, finalmente, la cenere della partitocrazia. Per questo ti aspettiamo al Congresso.

Un caro abbraccio,

Mario Staderini, Michele De Lucia, Bruno Mellano

 

www.staderini.it